Enel, l’innovazione crea valore arrivando anche dallo spazio con il progetto Pioneer

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Non c’è solo Musk che guarda allo Spazio come nuova frontiera dell’evoluzione tecnologica. La space economy coinvolge anche Enel, multinazionale (ma italianissima) energetica che fa dell’innovazione costante una delle sue direttive strategiche.

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In particolare il Gruppo elettrico si sta muovendo nel settore della “Earth Observation” con l’obiettivo di sfruttare le immagini satellitari ed estrarre valore dalle informazioni che contengono. Un progetto decisamente suggestivo che valorizza un legame, quello tra Spazio e settore energetico, che parte dalla metà del secolo scorso. In Italia, tra i protagonisti della nuova sfida della Earth Observation c’è Enel che grazie al suo modello di innovazione aperta ha avviato progetti che mettono l’osservazione satellitare avanzata al servizio della catena del valore del segmento energetico. Il modello dell’innovazione aperta concilia sostenibilità ambientale, sociale ed economica: Enel può contare su un team multidisciplinare e internazionale dedicato proprio all’innovazione e fortemente integrato con le diverse funzioni del business. Un modello che punta alla creazione di valore concreto che promuove lo sviluppo di idee d’avanguardia e rafforza la collaborazione con i migliori partner esterni.

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I PIANI

In tema di frontiere tecnologiche, il futuro sembra essere già arrivato. L’analisi delle immagini satellitari consente di monitorare infrastrutture come gli impianti rinnovabili, la rete di illuminazione pubblica, i cantieri e più in generale la rete elettrica in tutta Italia. Avere a disposizione immagini satellitari fedeli, anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, può abilitare robot collaborativi per intervenire autonomamente ad esempio nella pulizia dei pannelli fotovoltaici. Ma anche per controllare le dighe, verificare la crescita della vegetazione in prossimità delle reti di distribuzione e monitorare l’ambiente, in un momento in cui gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti. L’analisi delle immagini satellitari è uno strumento prezioso anche per le previsioni meteorologiche, la sicurezza delle persone e degli impianti di generazione e distribuzione. Enel è poi impegnata nello sviluppo di sistemi di forecast meteo sempre più affidabili e precisi: i dati satellitari diventano, quindi, alleati strategici per la sicurezza, la resilienza e l’esercizio del sistema elettrico. La macchina al servizio dell’uomo, la tecnologia al fianco della sostenibilità ambientale: ne escono idee sorprendenti come l’impianto fotovoltaico galleggiante realizzato nell’Innovation Lab di Catania, un centro all’avanguardia in Europa dedicato alle tecnologie innovative rinnovabili e alle soluzioni di accumulo energetico, elementi fondamentali per il percorso di transizione energetica di Gruppo. I vantaggi del fotovoltaico sull’acqua, ad esempio, sono molteplici, vanno dall’importante riduzione dell’occupazione del suolo alla velocità dell’installazione e dello smantellamento, dalla riduzione dell’evaporazione e quindi il risparmio dell’acqua fino al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente e delle attività produttive. Non solo. Tra gli interventi più innovativi che Enel sta portando avanti per la creazione di un sistema di accumulo di energia di nuova generazione, ci sono i progetti che sfruttano le batterie esauste dei veicoli elettrici: si tratta di Pioneer, nato dalla collaborazione tra ADR-Aeroporti di Roma, Enel e Fraunhofer Institute, e co-finanziato dalla Commissione europea con gli Innovation fund. L’obiettivo è realizzare entro il 2025 uno tra i più grandi sistemi di stoccaggio energetico con batterie second life ibride a livello europeo, presso l’aeroporto internazionale di Fiumicino: un progetto di alta tecnologia e da grandi numeri che utilizzerà più di 700 pacchi batteria di tre differenti case automobilistiche, con una capacità complessiva di 10 MWh, che accumuleranno e gestiranno l’energia rinnovabile prodotta da un impianto fotovoltaico da circa 30 MW. Considerando l’aumento del mercato globale dell’accumulo di energia, con la diffusione dei veicoli elettrici, diventa essenziale riuscire a realizzare sistemi sostenibili per lo smaltimento e il riutilizzo delle batterie giunte a fine ciclo.

I FONDI

Il progetto Pioneer ha ottenuto un finanziamento di oltre 3 milioni di euro dal Fondo per l’Innovazione climatica della Commissione europea e permetterà così di ottimizzare le risorse energetiche dell’aeroporto. Questo nuovo sistema di accumulo permetterà di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 dell’aeroporto di Fiumicino con evidenti benefici per la riduzione dell’inquinamento ambientale e dei conti economici. Lo scalo di Fiumicino diventa quindi protagonista della transizione energetica, non solo attraverso Pioneer ma anche grazie a “Solar Farm”: il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo realizzato in uno scalo europeo e tra i più estesi a livello globale all’interno di un confine aeroportuale. La nuova infrastruttura, progettata da Aeroporti di Roma e realizzata da Enel in collaborazione con Circet, tramite appalto integrato affidato a seguito di una gara pubblica europea, si estende per quasi 2.5 km ed è composta da circa 55mila pannelli in silicio monocristallino. Consentiranno allo scalo di produrre annualmente energia elettrica per più di 30 milioni di kWh. Si tratta di un primo, grande passo che porterà lo scalo ad avere a regime, nei prossimi 5 anni, una potenza installata di 60 MWp con l’installazione di ulteriori farm. Una capacità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane.





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