Strategici per il sistema e fondamentali per la popolazione che invecchia e vede crescere i malati cronici. I farmacisti italiani vivono una fase di evoluzione del proprio ruolo, sempre più integrato nell’organizzazione del Servizio sanitario nazionale (Ssn), grazie a un’offerta maggiore di prestazioni e servizi diagnostici.
I cambiamenti della professione e il suo inserimento nel territorio sono i temi al centro della XII edizione di FarmacistaPiù, il Congresso nazionale dei farmacisti italiani, in programma a Bologna dall’11 al 13 aprile, organizzato dalla Fondazione Francesco Cannavò, in collaborazione con Summeet Srl. L’appuntamento quest’anno coinciderà con Cosmofarma, una delle principali manifestazioni fieristiche dedicate al mondo della farmaceutica.
Il contributo dei farmacisti
Già oggi i farmacisti sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nel rilancio della sanità territoriale. Il presidente della Fondazione Francesco Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri, intervenuto nella conferenza a Roma per la presentazione del Congresso, sottolinea come la farmacia renda più vicini al cittadino i servizi erogati dalla sanità. “Ciò consente di migliorare le performance dell’assistenza sanitaria ospedale-territorio, riducendo le liste d’attesa e gli accessi impropri al pronto soccorso” ha spiegato. L’attività di screening, l’esecuzione di test diagnostici o le vaccinazioni disponibili nelle farmacie rappresentano per Lettieri una tappa di un percorso avviato che sta “diventando strutturale all’interno di un sistema sanitario che evolve”.
Un elemento di equità
Chi è convinto che il Congresso sarà importante per il confronto che si aprirà sull’innovazione tecnologica e sulla prossimità è il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo: “La direzione è ormai tracciata – ha dichiarato a margine dell’evento di presentazione -. Il confronto ci permetterà di discutere sui temi ed eventualmente avanzare nuove proposte per i provvedimenti legislativi”. Il presidente evidenzia la funzione della farmacia che rappresenta oggi un elemento di equità nell’offerta sanitaria, dal momento che “è distribuita in modo capillare e assicura a tutti ciò di cui hanno bisogno”.
Linguaggio unico nel sistema
Di aggiornamento professionale, “sempre essenziale per soddisfare le esigenze di salute del cittadino”, ha parlato il presidente della Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar), Eugenio Leopardi. Il contributo delle farmacie può essere decisivo nell’offerta di salute in Italia, a condizione però “che si sviluppi – sottolinea Leopardi – un linguaggio informatico univoco sul territorio nazionale, cosa che oggi non è affatto scontata, con molti sistemi che non si parlano tra loro e che rendono impossibile il trasferimento di dati e informazioni tra le diverse realtà sanitarie italiane”.
Punto di riferimento per il settore
Per il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli, l’appuntamento di FarmacistaPiù si propone come un punto di riferimento per il dialogo tra i diversi attori del sistema salute: “Un confronto nel quale mettere a fuoco gli obiettivi ma anche trovare le istanze da portare avanti”. Quella del farmacista, secondo Mandelli, sta soffrendo le conseguenze della pandemia da Covid-19, in relazione al bilanciamento che ciascuna persona compie fra impegno lavorativo e tempo libero.
“Quello che possiamo fare – ha osservato - è rendere la nostra professione più attrattiva. Credo che il cambiamento che la Federazione ha messo in atto nel programma di formazione dei farmacisti all’università sia importante. Il farmacista formato in ambito accademico per fare cose diverse è il segnale di un cambiamento rilevante. Stiamo cercando di trasformare il farmacista in una figura meno legato alla chimica e più vicina alla assistenza socio-sanitaria. C’è – ha concluso – grande entusiasmo e consapevolezza del ruolo che tutta la professione è chiamata a svolgere e sono certo che la tre-giorni congressuale di aprile offrirà nuovi stimoli per consolidare il percorso di crescita portato avanti con successo negli ultimi quindici anni”.
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