Ad-tech 2025: le sfide chiave e le strategie per affrontare l’evoluzione della pubblicità digitale, di Amélie Grenier-Bolay di PubMatic
Il mercato dell’advertising sta attraversando un momento di profonda trasformazione, trainato dall’evoluzione tecnologica e dai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.
In questo scenario in costante evoluzione, il programmatic si conferma un pilastro fondamentale per il futuro della pubblicità digitale. Tuttavia, per sfruttarne appieno le potenzialità, il settore deve affrontare diverse sfide chiave che richiedono un approccio strategico e lungimirante.
Trend che definiranno il panorama dell’ad-tech e della pubblicità digitale nel 2025
In questo articolo, esploreremo i principali trend che definiranno il panorama dell’ad-tech nel 2025, analizzando le criticità da superare e le strategie da adottare per garantire un ecosistema di pubblicità digitale efficiente, trasparente e sostenibile. Dalla misurazione e standardizzazione delle metriche alla transizione verso il programmatic nella Connected TV, passando per l’ottimizzazione della supply chain e l’attenzione crescente alla sostenibilità, delineeremo una roadmap per affrontare con successo le sfide del futuro e cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione del programmatic advertising.
- Misurazione e Standardizzazione: La mancanza di metriche standard tra piattaforme tradizionali e programmatic rappresenta un ostacolo per le campagne di pubblicità cross-platform. È necessaria una collaborazione all’interno dell’industry per sviluppare sistemi di misurazione unificati applicabili sia alla TV, che alle piattaforme digitali.
- Trasparenza e Fiducia nei Dati: la qualità e la trasparenza dei dati sono cruciali. Il settore deve adottare pratiche standardizzate per la gestione dei dati e strumenti di misurazione trasparenti atti a migliorare i modelli di attribuzione e garantire una reportistica accurata sia dal lato degli investimenti pubblicitari, che delle performance.
- Integrazione tra Sistemi Tradizionali e Programmatic: l’integrazione delle “valute” pubblicitarie della TV tradizionale con il programmatic richiede una collaborazione che bilanci l’innovazione con le infrastrutture esistenti, assicurando al contempo efficienza e qualità dei contenuti.
- Scalabilità e Frammentazione del Mercato: La frammentazione dell’ecosistema del programmatic rende difficile la scalabilità. Le aziende devono investire in soluzioni tecnologiche che facilitino la condivisione dei dati e l’integrazione, superando le incoerenze locali e le complessità normative.
- Supply Chain Optimization (SPO) e Curation: l’adozione diffusa dell’SPO (Supply Path Optimization), porterà molteplici benefici: una supply chain del programmatic più snella e trasparente; inoltre, eliminando gli intermediari non necessari, migliorerà il controllo della spesa pubblicitaria. Questo permetterà un acquisto in programmatic più efficace, garantendo agli inserzionisti un accesso più efficiente all’inventory premium. Inoltre, la Curation consentirà agli acquirenti di accedere a inventory di alta qualità, prive di frodi e brand-safe, migliorando il targeting, l’efficacia degli annunci, con una riduzione dei costi superflui a fronte di una reach più ampia.
- Transizione della CTV al Programmatic: Il passaggio dagli insertion order (IO) tradizionali al programmatic nella Connected TV (CTV) è cruciale per il futuro della pubblicità televisiva. Sebbene i modelli basati su IO e programmatic coesisteranno nel breve termine, per rimanere competitivi, i broadcaster devono adottare soluzioni in programmatic. Questa transizione offrirà un miglior targeting, maggiore copertura delle target audience e un controllo più efficace della frequenza sugli editori CTV. Al tempo stesso, permetterà agli advertiser di sfruttare appieno l’efficienza del programmatic senza compromettere la qualità dei contenuti. Con la crescita della CTV, i broadcaster dovranno adattarsi, integrando la pubblicità programmatica senza perdere il valore premium dei loro contenuti.
- Sostenibilità: L’Ad-Tech dovrà ridurre il proprio impatto ambientale ottimizzando l’efficienza dei data center e investendo in infrastrutture sostenibili e fonti di energia rinnovabile. La trasparenza sulla carbon footprint delle campagne digitali diventerà sempre più centrale, spingendo il settore a misurare e rendicontare le proprie emissioni. Con l’attenzione crescente di brand e consumatori verso la sostenibilità, l’Ad-Tech dovrà adottare pratiche responsabili lungo tutta la supply chain, che comporteranno diversi benefici, come la riduzione degli sprechi, l’ottimizzazione della delivery, un miglioramento generale dell’efficienza dei processi del programmatic e, non ultimo, il rafforzamento della fiducia dei consumatori.
di Amélie Grenier-Bolay, Country Manager Italy & MENA, PubMatic
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link