di M.R.
«Il governo sta per varare un decreto specifico contro il caro energia e potrà beneficiarne anche Ast». Questo avrebbe detto il ministro Pichetto Fratin alla governatrice umbra Proietti che lo ha incontrato a Roma.
Lo scenario Si avvicina la fine di febbraio e, rispetto alle trattative Ast per l’accordo di programma chiesto da Arvedi tre anni fa, l’unica certezza è che il cavaliere non sottoscriverà nessuna intesa senza una soluzione per ridurre il costo della bolletta energetica e i sindacati sono pronti alla mobilitazione casomai il patto non vedesse ancora la luce. E mentre il Comune procede nelle verifiche ambientali (la polizia locale è tornata in Ast questa settimana dopo il primo blitz del sindaco Bandecchi), intanto per la fine del mese, a partire da giovedì, la proprietà del sito di viale Brin ha annunciato un nuovo stop dell’area a caldo. L’esercizio dei forni sarà alternato e i lavoratori potranno comunque scegliere di entrare nello stabilimento durante il proprio turno.
La Regione Umbria La giunta di Palazzo Donini tuttavia non sembra voler rimanere a guardare cosa accadrà, stando con le mani in mano. La governatrice Proietti anzi ha incontrato il ministro Pichetto Fratin e, ai tecnici del dicastero, oltre ad illustrare la posizione presa dalla giunta in merito alle concessioni idroelettriche (alla scadenza la Regione a guida Proietti intende mantenere per sé e per le aziende energivore umbre una consistente quota parte di energia prodotta dagli impianti idroelettrici ternani) ha posto sul tavolo altre due ipotesi tecniche per abbattere i costi dell’energia che, negli ultimi due mesi, hanno subito una significativa impennata.
Caro energia Proprio l’energia è il tema caldo in discussione in questi giorni alla Camera, per mozioni presentate dalle minoranze, concernenti iniziative per contrastare il rincaro dei costi per famiglie e imprese. In aula, la deputata umbra Emma Pavanelli del M5s, che ha già chiesto lumi sulle eventuali proroghe delle concessioni dell’idroelettrico, che farebbero saltare i piani della Regione a guida Proietti, ha richiamato il Governo alle responsabilità sulla partita Arvedi Ast.
Pavanelli «Penso, ad esempio, all’acciaieria di Terni – ha sottolineato la pentastellata -, una delle realtà industriali più importanti della mia regione, ma non solo, anche strategica dal punto di vista del sistema industriale nazionale. Qui l’aumento esorbitante dell’energia sta mettendo a rischio la continuità produttiva e l’occupazione». Sullo sfondo l’annuncio da parte del Ministro Giorgetti. Ma l’attenzione è tutta sull’incontro Pichetto Fratin-Proietti che si è concentrato in particolare sul tema del costo dell’energia per l’azienda siderurgica in rapporto a quanto spendono i competitor dell’acciaio a livello internazionale e che è, come dichiarato dalla stessa Ast, ostativo per la firma dell’Accordo di Programma la cui stesura, come hanno dichiarato al ministero (riferisce in una nota la Regione), risale addirittura al 2019.
Proietti da Pichetto Fratin La presidente ha ricordato che l’azienda, insieme alla Regione e alle parti sociali, sono in attesa della convocazione del tavolo tecnico che dovrebbe avvenire a cura del ministero dell’Industria e Made in Italy. A proposito del prezzo agevolato dell’energia, che è incredibilmente salito in poche settimane per imprese e famiglie, il ministro ha informato che il Governo sta improntando un decreto ad hoc e se questo provvedimento andrà in porto anche la situazione dell’Ast ne gioverebbe. «Le sorti dell’azienda ternana – ha affermato la presidente Proietti – sono priorità della nostra azione politica, consapevoli che si tratta di una partita che non è solo umbra, ma nazionale ed europea. La Regione sta facendo la sua parte e intende farla fino in fondo, ma potrà esercitare le prerogative sulla concessione solo dal 2029, mentre per riprendere prima possibile la produzione nel reparto a caldo occorre un’azione immediata ed incisiva sull’energia ma anche la piena disponibilità della proprietà e dell’azienda a mantenere quanto promesso».
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