Villa Mimosa, Campione 2.0: ‘Sos a Uif e chiarezza su proprietà societaria’

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Le dichiarazioni a Gioconews.it del sindaco Roberto Canesi prima e poi la replica scritta dell’amministrazione comunale non placano le polemiche, a Campione d’Italia e anche oltre, in merito alla vendita di Villa Mimosa, un tempo destinata a ospitare un casinò per la clientela cinese dal nome di Dragon, alla societè Euro Tecnica e Sviluppo. 

In una nuova interrogazione urgente a risposta scritta al sindaco, i consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini ricordano infatti le dichiarazioni alla stampa non solo di Canesi, ma anche dell’amministratore delegato di Euro Tecnica e Sviluppo Carlo Valeriano Pasquinetti, e chiedono al primo cittadino “se corrisponde a verità l’affermazione del signor Carlo Valeriano Pasquinetti apparsa sulla stampa secondo la quale il sindaco di Campione d’Italia è a conoscenza del nominativo della persona fisica che in ultima istanza è proprietaria o controlla la aggiudicataria Euro Tecnica e Sviluppo Srl di Campione d’Italia; se, in caso affermativo, tale nominativo sia stato ufficialmente registrato in atti comunali (pur anche soggetti a riservatezza) e se sia stato portato o meno a conoscenza di uno o più dirigenti comunali, del segretario generale e dell’Osl Luca Corvi” e, non ultimo, “se il Comune di Campione d’Italia, e per esso il suo sindaco, abbiano effettuato o meno una segnalazione Sos (segnalazione operazioni sospette Ndr) all’Uif (Unità di informazione finanziaria Ndr) della Banca d’Italia in relazione alla procedura di compravendita dello stabile Villa Mimosa e in che data”.

LA COMUNICAZIONE DEI CONSIGLIERI – In attesa di un “riscontro urgente”, i due consiglieri hanno, da parte loro, inviato una comunicazione alla Uif nella quale riepilogano i fatti e allegano la documentazione relativa. In essa, rilevano che “sembrano ricorrere nel caso gli estremi dell’indicatore di anomalia definito come segue dal provvedimento del 12 maggio 2023 dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif per la segnalazione di operazioni sospette ai fini antiriciclaggio: ‘Il soggetto diverso da persona fisica cui è riferita l’operatività è caratterizzato da assetti proprietari, manageriali e di controllo artificiosamente complessi ovvero opachi e intende svolgere operatività che, per caratteristiche o importi, risulta inusuale, illogica o incoerente’”.
Il dubbio, scrivono, “è reso ancor più consistente dal rilievo che le successive e fra loro contrastanti dichiarazioni alla stampa del sindaco di Campione d’Italia e del signor Carlo Valeriano Pasquinetti sembrano testimoniare che comunque il beneficiario finale dell’operazione, inteso come persona fisica, non è ancora stato individuato, generandosi così anche il dubbio sulla provenienza dei fondi utilizzati per il versamento all’amministrazione comunale del primo pagamento (10 percento del prezzo)”.
Verda e Marchesini ritengono pertanto “opportuno trasmettere agli organi in indirizzo la presente comunicazione e la documentazione di supporto, per le eventuali iniziative di competenza”.

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LA NOTA DEI CONSIGLIERI – Nella risposta all’interrogazione su Villa Mimosa il sindaco Canesi aveva anche fatto delle osservazioni critiche sull’operato dei due consiglieri. A esse fanno riferimento in una nuova nota Verda e Marchesini, che ricordano che “il compito di una minoranza consiliare, lo abbiamo detto, è anche quello di controllare l’operato della maggioranza e questo spiace al sindaco di Campione d’Italia che infatti, in una sua recente risposta ad un’altra nostra interrogazione, ci tira le orecchie” invitandoli “a voler preliminarmente procedere a una verifica corretta e adeguata dei fatti presso gli uffici comunali, così da evitare, ancora una volta, a inviare a testate giornalistiche valutazioni ed esternazioni circa infondate irregolarità amministrative, che derivano da una non puntuale verifica e accertamento preliminare dei fatti, che dovrebbe rientrare non solo nei diritti, ma anche dei doveri imposti al consigliere comunale. E ciò al fine di evitare di gettare inutile e gratuito pregiudizio sull’intero territorio e sulle sue attività, che, diversamente, il consigliere dovrebbe comunque cercare di salvaguardare, salvo ovviamente che questo atteggiamento poco ortodosso – che evita un aperto e trasparente dibattito in sede consiliare – non discenda da semplici e (mi sia consentito) deprecabili esigenze di pura visibilità elettorale/pubblica”.

A tale proposito i consiglieri assicurano: “Non siamo minimamente spaventati da queste paternalistiche affermazioni, che sembrano avere anche qualche sfumatura che ci appare minacciosa. Quindi continueremo nelle nostre iniziative per far chiarezza su una gestione amministrativa comunale che ci sembra comprovatamente opaca.
L’interesse che noi difendiamo è quello dei cittadini campionesi tutti, non solo del 40 percento dei votati che ci ha eletto qualche anno fa. E, purtroppo, ormai quasi ogni giorno ci imbattiamo in circostanze che li pregiudicano e che sono frutto dell’amministrare del sindaco Canesi, infatti stiamo lavorando su due nuovi fronti: quello delle recenti assunzioni di personale alla casa da gioco con modalità tutte da approfondire e che comunque hanno penalizzato gli aspiranti residenti campionesi rimasti disoccupati dopo il fallimento del 2018, e quello delle altre due vendite immobiliari del Comune, Villa Franchini e Comparto Tennis”.
Su queste due cessioni “ci stiamo informando a fondo e già le prime risultanze sembrano preoccupanti”. 







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