Dal 23 al 25 febbraio 2025, la città di Bologna ospiterà un evento d’eccezione che unisce il mondo del vino a quello della sostenibilità: la Slow Wine Fair. Questa manifestazione, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Slow Food, rappresenta un’importante vetrina per le produzioni vinicole che rispettano l’ambiente e si prendono cura delle comunità locali. Tra i protagonisti di quest’anno c’è il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, pronto a farsi portavoce della propria tradizione vitivinicola e della sua identità unica.
Il consorzio tutela vini d’abruzzo e le cantine presenti
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo avrà uno spazio dedicato all’interno della manifestazione, nello stand consortile , dove trentasette cantine della regione metteranno in mostra il loro impegno per un vino buono, pulito e giusto. Sarà un’opportunità imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore di esplorare una gamma di vini che riflettono non solo la qualità delle materie prime ma anche la cultura di un territorio che valorizza il suo patrimonio naturale. Ogni vino esposto racconta una storia, quella di agricoltori che, con passione e dedizione, lavorano per preservare un’arte antica e fondamentale per l’economia abruzzese.
L’evento non è solo una fiera, ma un incontro di idee e pratiche. Le cantine non si limiteranno a presentare i propri prodotti; sarà possibile anche degustare le varie etichette, offrendo ai visitatori un assaggio autentico di ciò che questa terra ha da offrire. L’interazione diretta con i produttori permetterà di scoprire le tecniche vinicole utilizzate e le peculiarità di ciascun vino, in un contesto che celebra l’importanza della sostenibilità ambientale attraverso pratiche agricole responsabili.
La masterclass sul cerasuolo d’abruzzo: esplorando il futuro del vino
Uno dei momenti clou della Slow Wine Fair 2025 sarà la masterclass intitolata “Cerasuolo d’Abruzzo, il vino del futuro?“, fissata per lunedì 24 febbraio alle ore 14. Questo incontro si concentrerà su uno dei vini più rappresentativi della regione, il Cerasuolo, una tipologia di rosato che sta guadagnando sempre più notorietà sia a livello nazionale che internazionale. Durante la masterclass, esperti del settore analizzeranno le caratteristiche distintive di questo vino, evidenziando sia la sua tradizione che l’approccio contemporaneo alla vinificazione.
Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha parlato della necessità di allinearsi con i principi di Slow Wine, sottolineando come la sostenibilità debba essere al centro dell’agricoltura moderna. Il Cerasuolo, con il suo profilo aromatico unico, non è solo un simbolo di qualità, ma rappresenta anche una risposta alle sfide del cambiamento climatico e delle esigenze del mercato. La masterclass sarà quindi un’importante occasione per scoprire come il Cerasuolo possa diventare un modello per la sostenibilità nel mondo del vino.
Un’edizione speciale per la slow wine fair
La Slow Wine Fair 2025 si preannuncia come un evento ricco di novità e spunti di riflessione. Quest’anno, il focus sulla sostenibilità sarà esteso a tutta la filiera produttiva, dalla vigna al confezionamento, fino alla distribuzione. L’obiettivo è quello di dimostrare che il vino può essere prodotto in modo etico e responsabile, senza compromettere la qualità. Ogni passaggio della filiera sarà messo sotto la lente d’ingrandimento per evidenziare l’importanza di scelte consapevoli e pratiche sostenibili.
Un’altra componente interessante dell’edizione 2025 è la contemporaneità con SANA Food, un nuovo concept dedicato alla sana alimentazione. Questa sinergia tra vino e cibo sano promette di offrire ai visitatori un’esperienza coinvolgente e immersiva, favorendo scambi tra produttori di vino, operatori del settore alimentare e consumatori. Il connubio tra l’alta qualità dei vini abruzzesi e un approccio alla nutrizione sostenibile potrebbe aprire la strada a nuove tendenze nel panorama enogastronomico.
Con una programmazione così intensa e un approccio attento alla sostenibilità, la Slow Wine Fair 2025 rappresenta un momento cruciale per chi desidera approfondire la connessione tra vino, ambiente e comunità.
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