Sprar di Roma “ufficio di collocamento” di pusher: 27 arresti in Italia, Albania e Spagna

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di Giorgio Brescia





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Un’operazione antidroga di livello internazionale condotta dall’Arma dei carabinieri sta facendo emergere, in Italia, il ruolo di uno Sprar come centro di stoccaggio degli stupefacenti nella Capitale. Sono 27 gli arresti in un intervento condotto, oltre che nel nostro Paese, in Albania e Spagna, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Documentato, tra l’altro, come il Centro Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, ora Centro di Accoglienza Straordinaria) di Roma di via della Riserva Nuova fosse stato utilizzato come luogo di stoccaggio e ripartenza delle partite di stupefacenti e di reclutamento di migranti nigeriani, titolari di permesso di soggiorno provvisorio in attesa della definizione del relativo status. Lo Sprar come un ufficio di collocamento dei soldati del narcotraffico.

I ventisette sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione, porto di armi da fuoco e intestazione fittizia di beni in concorso mediante induzione in errore di pubblici ufficiali.

Il provvedimento messo in esecuzione dai carabinieri dispone il carcere per 20 persone e gli arresti domiciliari per altre 7 persone, a conclusione di una indagine partita dagli accertamenti dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Parioli, coadiuvati dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga.

L’inchiesta ha accertato che un gruppo di estrazione albanese importava ingenti quantitativi di marijuana direttamente da Valona in Albania. La droga veniva poi smistata, grazie all’alleanza con organizzazioni di matrice nigeriana, in Italia e in Europa, grazie ad un sistema collaudato ed efficiente che si avvaleva di mezzi di trasporto pubblici.

Alcuni degli arresti eseguiti questa mattina a Valona e nella provincia di Barcellona sono il frutto della collaborazione instaurata con le polizie locali grazie al contributo della Direzione Centrale della Polizia Criminale, in particolare del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e Interpol.


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