Il Consiglio regionale della Basilicata, ha approvato dopo un lungo e articolato dibattito, la relazione del presidente della Giunta Bardi sul Piano strategico regionale, con i voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Bardi, Casino, Fanelli, Galella, Leone, Morea, Napoli, Picerno, Tataranno, contrari i consiglieri Araneo, Chiorazzo, Verri e Vizziello, astenuti i consiglieri Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza e Marrese.
A seguito della relazione presentata dal Presidente della Regione, Vito Bardi, lo scorso dicembre, si è tornati a parlare oggi del Piano Strategico regionale della Basilicata. I consiglieri hanno avuto modo di esprimere le proprie posizioni sugli indirizzi e sugli obiettivi programmatici del documento, evidenziando la necessità di un confronto costruttivo, con proposte e idee che coinvolgano sia la maggioranza che l’opposizione, benché, come ha affermato la minoranza, il Piano strategico avrebbe dovuto già essere stato approvato, dando maggiore centralità al Consiglio stesso per governare adeguatamente i processi.
Durante il dibattito, tra i temi affrontati il gap infrastrutturale da colmare, la crisi industriale e il delicato futuro di Stellantis, il problema ambientale, con la battaglia contro qualsiasi intenzione di allocare in Basilicata il deposito di scorie nucleari, l’implementazione di progetti no oil, l’uso delle royalties da parte dei Comuni, il rilancio del turismo e lo sviluppo economico complessivo della regione. E ancora, si è discusso di sanità, scuola, formazione, turismo, agricoltura, mobilità, ambiente, cultura, industria, sviluppo sostenibile transizione energetica.
Alcune tematiche della piattaforma di partenza, illustrata dal Presidente Bardi, sono stati condivise nei principi generali da parte dell’opposizione, che ha tuttavia sollevato critiche circa l’accuratezza di alcuni dati presenti nel documento governativo, evidenziando errori iniziali che potrebbero compromettere l’affidabilità delle previsioni. La maggioranza, dal canto suo, ha sottolineato il cambiamento di rotta che la Basilicata ha compiuto dopo le gravi difficoltà legate all’emergenza pandemica, alla crisi degli scenari internazionali e all’emergenza idrica, situazioni che hanno ostacolato l’attuazione del precedente piano strategico.
Pur nel dissenso riguardo alla situazione passata e alle criticità attuali, emerge una forte volontà di tutte le forze politiche di collaborare per il bene dei lucani, con l’obiettivo di fare del Consiglio regionale un vero luogo di confronto costante e di proposte per gli interessi di tutti i cittadini della Basilicata. In chiusura, i consiglieri Lacorazza (Pd) e Napoli (FdI) hanno presentato due distinti documenti di indirizzo per la redazione del Piano strategico regionale. Il primo è stato approvato all’unanimità, mentre il documento di Napoli resterà a disposizione del Governo regionale.
L’impegno richiesto alla Giunta regionale con il documento a firma di Lacorazza è di “Valutare i seguenti indirizzi: che il Piano parta da una analisi di contesto che analizzi quanto accaduto dal 2000 a oggi, a cominciare da una valutazione che attenga alla gestione e utilizzo delle risorse naturali (in particolare petrolio e acqua); che la redazione del Piano avvenga secondo missioni, assi e azioni che abbiano corrispondenza tra strumenti di programmazione, risorse disponibili e tempi di realizzazione; che si specifichi come il Piano concorra in termini concreti e misurabili, determinando strumenti di valutazione di impatto alla neutralità climatica in linea con le vigenti Direttive Europee e Nazionali; che il Piano incroci gli indicatori statistici di ASviS e ISTAT così da rendere misurabile e monitorabile l’andamento della Regione Basilicata, rispettivamente ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) che compongono l’Agenda 2030 e le disuguaglianze territoriali del benessere secondo il sistema BES; che si indichi, anche se per linee generali, la relazione tra spesa corrente ed entrate correnti per capire l’andamento del bilancio regionale; che si indichi, a esempio, i maggiori aggregati di spesa (forestazione – questione TIS/RMI, Piani Sociali di zona, Università, FUAL ecc.) e le entrate derivanti in particolare dalle royalties del petrolio e acqua; che si indichi una traiettoria di riforma della Governance coerente con la Strategia, la Pianificazione e la Programmazione regionale. Infine si chiede di valutare in tempi rapidi il Piano di Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile di cui allo stato attuale solo le Regioni Basilicata e Calabria risultano sprovviste”.
A fine dibattito, la replica del Presidente della Giunta, Vito Bardi, che si è detto pronto ad esaminare, in un percorso costruttivo, i suggerimenti e le proposte che giungeranno da parte dei consiglieri regionali.
In una nota fatta circolare al termine dei lavori, Lacorazza e Cifarelli del pd , Marrese di BP, si dichiarano soddisfatti dell’esito dei lavori. “Siamo agli indirizzi, e non al Piano Strategico Regionale. Per arrivare al piano ci vorranno circa 4 mesi e in questo tempo forze politiche e sociali, attori istituzionali e politici potranno dare il loro contributo e solo alla fine si potrà valutare una scelta definitiva. Il nostro voto di astensione all’avvio della procedura è motivato dall’accoglimento della nostra proposta che segna una traiettoria importante per il confronto che si articolerà nei prossimi mesi”.
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