Politica – Gli ambientalisti replicano al sindaco: “Noi non abbiamo bloccato nulla, magari avessimo questo potere, non capisco perché gli operai si sono fermati. Appare strumentale e di basso spessore etico attribuire i notevoli ritardi a noi. Sembra strano che, qualche giorno dopo averci accordato 15 giorni per liberare l’area, abbiano effettuato l’intervento con amministratori, area tecnica, polizia municipale….e tanto di blogger a portata di mano”
Il blitz della polizia municipale alla villa comunale di Cassino, atta a verificare lo stato di degrado in cui versa una sponda del fiume Gari, ha fatto da detonatore a nuove accese polemiche, tra il sindaco della città, Enzo Salera e gli ambientalisti Edoardo Grossi e Angelo Spallino.
Grossi non ha per nulla gradito le parole del sindaco che, ha “accusato” gli ambientalisti di aver fermato i lavori di riqualificazione della villa comunale: “Apprendiamo dalla stampa -ha detto Grossi -che il Sindaco minaccia carte bollate: perché con questa storia dei rifiuti interrati hanno di fatto bloccato i lavori di rifacimento dell’intera villa”, dice alla stampa il primo cittadino. Noi non abbiamo bloccato nulla, magari avessimo questo potere, non capisco perché gli operai si sono fermati. Perché sono fermi i lavori nella villa comunale? Qualcuno ha intimato loro di fermarsi? E infatti i lavori non si sono mai fermati, anche adesso stanno lavorando”.
Poi lo sfogo:” In 40 anni non abbiamo mai fatto allarmismo, tutte le segnalazioni fatte erano fondate e poste sotto sequestro o bonificate. Le accuse che ci vengono mosse dall’amministrazione di allarmismo, procurato allarme, sono infondate. Eppure la politica (di qualsiasi colore) e i cittadini, sanno che se segnaliamo una criticità non è mai stato allarmismo, in questi 40 anni. Basterebbe ricordare i sei più grandi sequestri fatti a Cassino e Sant’Elia Fiumerapido: Nocione, Spineto, Via Varlese, Via Garigliano, via Albaneta, Via Lenze e tutte le altre decine e decine di sequestri a tutela della salute pubblica! Procura allarme chi non fa nulla per tutelare la salute dei cittadini e sembra che la Corte Europea dei diritti umani, con la sentenza di qualche giorno fa, sia stata abbastanza chiara”
Più articolato l’intervento di Angelo Spallino che in merito al blitz della municipale ha parlato di “agguato con la complicità inconsapevole, spero, dell’assessore Pontone”. Poi spiega: “Premetto che non sono mai stato presidente del glorioso Kayak Club Cassino fondato da veri pionieri nel 1975. Dal 1985 sono stato animatore di questa attività come direttore sportivo.ma ho sempre preferito la funzione di tessitore di rapporti umani ed affettivi con le centinaia di giovani che ho messo in canoa per la prima volta.per questo ho sempre cercato che la sede fosse vicino al laghetto.abbiamo vinto la classifica nazionale fra i club giovanili.nel 1991 siamo stati ospiti di Uno mattina.i bambini della canoa hanno poi mietuto vittorie (45 titoli italiani e medaglie ai campionati mondiali di canoa fluviale).
Ma veniamo al punto. Questo lo aveva capito anche la Giunta Scittarelli che, dopo forte resistenza, ha trasferito le nostre strutture nel luogo attuale.a sue spese con uomini e mezzi del comune.correva l’anno 2002. Da 18 mesi non frequentiamo la sede nautica perchè cantiere. Il sottopasso è stato alla mercè di tanti frequentatori notturni della Villa Comunale.non possiamo essere accusati di nulla. Sembra strano che, qualche giorno dopo averci accordato 15 giorni per liberare l’area, abbiano effettuato l’intervento con amministratori, area tecnica, polizia municipale….e tanto di blogger a portata di mano.
Sono dal 1990 presidente della sezione del Cassinate di Italia Nostra e non ho mai trascurato di tutelare,anche come medico, la salute dei cittadini. Non potevo chiudere gli occhi certamente di fronte al dubbio che fossero stati interrati dei rifiuti.proprio in un luogo di particolare interesse naturalistico e destinato alla fruizione ricreazionale di bambini ed adulti. Ma il sospetto, corredato da fotografie inquietanti e prontamente comunicato alla Amministrazione non ha avuto seguito.
Quanto è accaduto dopo è responsabilità esclusiva di chi non ha adottato subito atti intelligenti: far rimuovere subito la terra nel piccolo spazio attenzionato di appena 100 metri quadri.avendo anche a disposizione uomini, autorita’ e mezzi per farlo. Si e’ preferito assumere il ruolo di difensore di ufficio e di contrapposizione feroce con gli ambientalisti.
Quanto accaduto dopo e’ conseguenza di azioni poco intelligenti.Infine appare strumentale e di basso spessore etico attribuire i notevoli ritardi nella ultimazione dei lavori agli ambientalisti ed ai canoisti. Anche questa potrebbe essere una iniziativa boomerang per il comune: avremo occasione di chiedere di accertare perche’ lavori da ultimare nel maggio 2024 sono ancora in corso.
La kermesse rifiuti si rifiuti no e’ iniziata a fine dicembre 2024 , l’intimazione a lasciare l’area del Kayak pochi giorni fa. Come movimento canoa fluviale,sotto l’egida del Cus Cassino,abbiamo chiesto una sede vicino al laghetto magari preparata con una piccolissima parte del megaprogetto.ma forse, noi , attività del tutto senza scopo di lucro,s toniamo in un contesto di business”.
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