Ragusa e il finanziamento perduto di 3,5 milioni di euro, il vicesindaco Giuffrida: “Ci hanno preannunciato la riassegnazione dei fondi, altrimenti valuteremo ricorso al Tar”

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La risposta punto per punto alle accuse della parlamentare Stefania Campo

Di Redazione |

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“Sulla questione della revoca di un importante contributo regionale da 3,5 milioni di euro per efficientamento della pubblica illuminazione, la posizione del Comune è molto chiara”. Lo dice il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida (nella foto), rispondendo all’allarme lanciato dalla deputata regionale m5S Stefania Campo.

“L’emanazione tardiva del decreto di finanziamento regionale ha accorciato in maniera considerevole i tempi burocratici necessari al nostro ente per le procedure del caso, ulteriormente allungate da una parte dal ricorso di un privato, chiuso con sentenza del maggio 2024, e dall’altra dall’aumento esponenziale dei costi dell’energia elettrica, che ci ha costretto a rivedere in corso d’opera il Piano economico finanziario. Dal canto nostro abbiamo quindi fatto presente alla Regione, anche tramite l’interessamento della nostra deputazione, le nostre ragioni, le quali sono state accolte. Come da comunicazioni dell’ottobre e del novembre 2022, infatti, il nostro progetto è stato inserito tra quelli “in salvaguardia” all’interno del Piano di Sviluppo e Coesione” chiarisce Giuffrida.

“Al fine di procedere con l’avvio delle procedure, nell’ottobre 2023 il nostro Comune ha confermato l’intendimento di realizzare l’intervento, giunto ormai alla fase propedeutica all’affidamento con gara di evidenza pubblica, rimanendo in attesa di conoscere la fonte di finanziamento. In contraddizione a tutto ciò, però, il dipartimento regionale ha richiesto conferma formale dell’intendimento a realizzare l’intervento, che abbiamo fornito e ribadito anche in audizione, senza però ricevere riscontro. Restiamo fiduciosi che l’intervento sia rifinanziato dalla Regione così come era stato preannunciato e vogliamo anzi pensare che questa revoca, che ha riguardato anche tanti altri Comuni, sia propedeutica e necessaria alla riassegnazione dei fondi con un nuovo decreto. Nelle more valuteremo la possibilità di presentare ricorso al Tar”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA






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