Mercoledì 19 febbraio 2025 – Il Consiglio regionale della Basilicata, ha approvato dopo un lungo e articolato dibattito, la relazione del presidente della Giunta Bardi sul Piano strategico regionale, con i voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Bardi, Casino, Fanelli, Galella, Leone, Morea, Napoli, Picerno, Tataranno.
Contrari i consiglieri Araneo, Chiorazzo, Verri e Vizziello.
Astenuti i consiglieri Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza e Marrese.
A seguito della relazione presentata dal Presidente della Regione, Vito Bardi, lo scorso dicembre, si è tornati a parlare oggi del Piano Strategico regionale della Basilicata. I consiglieri hanno avuto modo di esprimere le proprie posizioni sugli indirizzi e sugli obiettivi programmatici del documento, evidenziando la necessità di un confronto costruttivo, con proposte e idee che coinvolgano sia la maggioranza che l’opposizione, benché, come ha affermato la minoranza, il Piano strategico avrebbe dovuto già essere stato approvato, dando maggiore centralità al Consiglio stesso per governare adeguatamente i processi.
Il presidente della Regione Vito Bardi ha fatto il punto su diverse questioni cruciali per il territorio, dall’emergenza idrica allo sviluppo turistico e industriale.
Un intervento a tutto campo, in cui il governatore ha anche risposto con fermezza ad alcune critiche mosse dall’opposizione. Uno dei temi centrali dell’intervento è stato l’approvvigionamento idrico, con Bardi che ha voluto sottolineare l’importanza delle misure adottate dalla Regione per affrontare la crisi.
“Non è stata solo la pioggia a risolvere il problema”, ha dichiarato replicando alle critiche dell’opposizione. “Se non avessimo realizzato il collegamento dal Basento con un tubo di quattro chilometri, Potenza e altri 28 comuni sarebbero rimasti senz’acqua, costringendoci a rifornire i cittadini con autobotti, con tutte le conseguenze sanitarie del caso”.
Il presidente ha poi affrontato il tema dello sviluppo economico, assicurando che la Regione è impegnata ad attrarre nuove industrie sul territorio: “Stiamo lavorando per individuare aree adatte agli insediamenti produttivi e per portare investimenti importanti in Basilicata”, ha detto. Sulla questione Stellantis, Bardi ha ribadito che l’attenzione del governo regionale resta alta: “Non mi soffermo su questo punto perché è noto a tutti quanto stiamo facendo, sia qui che a Bruxelles”.
Quanto al tema del turismo e alla valorizzazione del territorio, il presidente ha citato alcuni progetti in corso tra cui l’iniziativa “Fantastico Medioevo” che punta a valorizzare i castelli di Melfi, Lagopesole e Venosa attraverso un percorso culturale e storico.
“Abbiamo investito risorse importanti per qualificare un’area strategica per il turismo lucano”, ha spiegato il presidente.
Bardi ha anche replicato alle accuse secondo cui non si interesserebbe abbastanza della Basilicata: “Dire che non mi importa della mia terra è fuori luogo. Ho dedicato la mia vita al servizio del Paese e sto lavorando per il bene di questa regione. I problemi non si risolvono solo in Consiglio, ma anche andando fuori, cercando risorse e interlocutori”. Infine, il presidente ha invitato l’opposizione a un confronto più costruttivo: “Le critiche sono utili solo se sono costruttive. Se si vuole davvero lavorare per il bene della Basilicata, bisogna contribuire con proposte e idee concrete, invece di limitarsi agli attacchi politici”.
Durante il dibattito, tra i temi affrontati il gap infrastrutturale da colmare, la crisi industriale e il delicato futuro di Stellantis, il problema ambientale, con la battaglia contro qualsiasi intenzione di allocare in Basilicata il deposito di scorie nucleari, l’implementazione di progetti no oil, l’uso delle royalties da parte dei Comuni, il rilancio del turismo e lo sviluppo economico complessivo della regione. E ancora, si è discusso di sanità, scuola, formazione, turismo, agricoltura, mobilità, ambiente, cultura, industria, sviluppo sostenibile transizione energetica.
Alcune tematiche della piattaforma di partenza, illustrata dal Presidente Bardi, sono stati condivisi nei principi generali da parte dell’opposizione, che ha tuttavia sollevato critiche circa l’accuratezza di alcuni dati presenti nel documento governativo, evidenziando errori iniziali che potrebbero compromettere l’affidabilità delle previsioni.
La maggioranza, dal canto suo, ha sottolineato il cambiamento di rotta che la Basilicata ha compiuto dopo le gravi difficoltà legate all’emergenza pandemica, alla crisi degli scenari internazionali e all’emergenza idrica, situazioni che hanno ostacolato l’attuazione del precedente piano strategico.
Pur nel dissenso riguardo alla situazione passata e alle criticità attuali, emerge una forte volontà di tutte le forze politiche di collaborare per il bene dei lucani, con l’obiettivo di fare del Consiglio regionale un vero luogo di confronto costante e di proposte per gli interessi di tutti i cittadini della Basilicata. I
In chiusura, i consiglieri Lacorazza (Pd) e Napoli (FdI) hanno presentato due distinti documenti di indirizzo per la redazione del Piano strategico regionale. Il primo è stato approvato all’unanimità, mentre il documento di Napoli resterà a disposizione del Governo regionale.
L’impegno richiesto alla Giunta regionale con il documento a firma di Lacorazza è di “Valutare i seguenti indirizzi: che il Piano parta da una analisi di contesto che analizzi quanto accaduto dal 2000 a oggi, a cominciare da una valutazione che attenga alla gestione e utilizzo delle risorse naturali (in particolare petrolio e acqua);
che la redazione del Piano avvenga secondo missioni, assi e azioni che abbiano corrispondenza tra strumenti di programmazione, risorse disponibili e tempi di realizzazione; che si specifichi come il Piano concorra in termini concreti e misurabili, determinando strumenti di valutazione di impatto alla neutralità climatica in linea con le vigenti Direttive Europee e Nazionali;
che il Piano incroci gli indicatori statistici di ASviS e ISTAT così da rendere misurabile e monitorabile l’andamento della Regione Basilicata, rispettivamente ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) che compongono l’Agenda 2030 e le disuguaglianze territoriali del benessere secondo il sistema BES;
che si indichi, anche se per linee generali, la relazione tra spesa corrente ed entrate correnti per capire l’andamento del bilancio regionale;
che si indichi, a esempio, i maggiori aggregati di spesa (forestazione – questione TIS/RMI, Piani Sociali di zona, Università, FUAL ecc.) e le entrate derivanti in particolare dalle royalties del petrolio e acqua;
che si indichi una traiettoria di riforma della Governance coerente con la Strategia, la Pianificazione e la Programmazione regionale.
Infine si chiede di valutare in tempi rapidi il Piano di Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile di cui allo stato attuale solo le Regioni Basilicata e Calabria risultano sprovviste”.
A fine dibattito, la replica del Presidente della Giunta, Vito Bardi, che si è detto pronto ad esaminare, in un percorso costruttivo, i suggerimenti e le proposte che giungeranno da parte dei consiglieri regionali.
I lavori sono proseguiti con la comunicazione dell’assessore Latronico in merito alle problematiche del servizio sanitario regionale.
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