La Sicilia, una terra ricca di tradizioni e folklore, caratterizzata da un popolo allegro, vivace ed esuberante legato alle tradizioni e alla storia che le precede. Il Carnevale in particolar modo è una festività che ne incarna tutte le peculiarità, rappresentando uno degli eventi più attesi dal popolo siciliano, che seppur condividendone l’amore, ne ha sviluppato, in base alla città di appartenenza, una propria celebrazione creando maschere iconiche, rituali unici e sfilate spettacolari.
Le origini del carnevale siciliano
Le origini delle celebrazioni carnevalesche sicule, sono antichissime, risalenti anche ai periodi precedenti al Medioevo e diverse sono le leggende e le peculiarità ad esso legate. Tra tutte, la più particolare congiunge il carnevale all’occasione per le donne siciliane di corteggiare e farsi corteggiare dagli uomini. In un’epoca in cui la loro vita sociale era piuttosto limitata, la celebrazione rappresentava una preziosa opportunità per interagire con più libertà.
Protette dalle mascherine e dai dominò, delle tuniche con cappuccio, le giovani potevano divertirsi e prendersi gioco degli uomini, sfruttando i preziosi consigli spesso tramandati dalle madri e nonne siciliane più esperte. Ancora oggi, in alcuni piccoli comuni si possono trovare tracce di questo retaggio culturale e non è raro incontrare coppie felicemente sposate che hanno iniziato la loro storia d’amore proprio nei giorni di Carnevale.
Tra i carnevali più celebri della Sicilia spiccano:
Il carnevale di Sciacca dal 22 febbraio al 2 marzo 2025
Il carnevale di Sciacca è uno dei più antichi e spettacolari della Sicilia, con radici che risalgono al XVI secolo, epoca in cui nacque la commedia dell’arte. Il suo simbolo è Peppe Nappa, una maschera ispirata alla tradizione teatrale italiana, adottata ufficialmente negli anni ‘50. Il personaggio è una figura beffarda e pigra, ma capace di insospettabili salti e danze acrobatiche. A renderlo immediatamente riconoscibile è il suo costume tradizionale, composto da una casacca, calzoni azzurri molto larghi e da un cappellino spesso bianco o azzurro.
Durante le celebrazioni di quest’anno, il carro di Peppe Nappa, aprirà la sfilata e distribuirà cibo e vino ai presenti il 22 febbraio alle 15.45 in Via Salvatore Allende. Ad inaugurare l’evento, sarà la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco all’omonima maschera, mentre il momento culminante sarà il rogo del carro previsto per domenica 2 marzo all’1.30 nella stessa via, simbolo della fine dei festeggiamenti.
Tra i vari eventi previsti per tutto l’arco della celebrazione vi saranno le immancabili sfilate dei carri, spettacoli di musica e dj set, aree tematiche per bambini ed il concerto del cantante Dargen D’amico del 28 febbraio alle 00.30.
Il carnevale di Porto Empedocle dall’1 al 4 marzo 2025
Le origini del carnevale di Porto Empedocle, noto come “u cannaluvari empedoclinu”, risalgono al Medioevo, quando la città iniziò a celebrare questa festa con riti e maschere. Nel XVIII secolo, la festività divenne più strutturata, grazie alla prosperità economica derivante dal commercio dello zolfo. A caratterizzare il carnevale empedoclinu, sono le maschere tradizionali del “Pisciaiuolu”(il pescivendolo) simbolo del forte legame del popolo con il mare, della “Zàgara” (il fiore d’arancio) che rappresenta la primavera e la fertilità, “U Surfataru” (il zolfataro) un omaggio ai lavoratori delle miniere, “A Vecchia ‘i Carnalivari” (La Vecchia del Carnevale) simbolo del passaggio dall’inverno alla primavera e “U Nannu” (Il Nonno), figura che incarna la saggezza delle tradizioni locali. Negli ultimi anni, cercando di rendere il carnevale al passo con i tempi, sono state introdotte maschere moderne come il Turista Tecnologico e il Pescatore Ecologista, una satira alle tematiche contemporanee.
La festività verrà celebrata attraverso le sfilate dei carri allegorici a partire dalle 17.00 di sabato 1 marzo per Via Roma, Via 4 Novembre, Via Catania e Via Milano accompagnati dagli spettacoli di ballerini, per poi concludersi in piazza Udine alle 23.30 di martedì 4 marzo.
Il carnevale di Acireale (dal 21 febbraio al 4 marzo 2025)
Documentato già nel 1594, il carnevale di Acireale è considerato “il più bello di Sicilia”. Storicamente, si è distinto per la forte vena satirica, incarnata da maschere storiche come “l’Abbatazzu” una caricatura ironica sulla classe clericale, “i Baruni“, simboli di una critica nei confronti dell’aristocrazia e “i Manti”, figure vestite con abiti sfarzosi che garantivano l’anonimato a chi li indossava. Nel 1880 vennero poi introdotti per la prima volta i carri di cartapesta, oggi affiancati dai maestosi carri infiorati. A consolidare il suo prestigio a livello nazionale, fu l’ingresso nella Lotteria Nazionale del Carnevale, nel 1996.
Per la ricorrenza della festività, nelle vie e nelle piazze del centro storico di Acireale sfileranno i celebri carri allegorici in cartapesta, illuminati e dotati di movimenti scenografici, con la presenza nell’ultima settimana dei carri infiorati, vere opere d’arte realizzate con migliaia di fiori. Ad inaugurare il carnevale, lo spettacolo di danza a cura delle scuole di danza di Acirale alle 21 del 21 febbraio , evento accessibile gratuitamente. A pagamento invece sarà l’ingresso nelle giornate del 22 e 23 febbraio e dell’1, 2 e 4 marzo. Tutte le altre giornate comprese nel periodo delle festività sopraindicato saranno completamente gratuite.
Tra le novità di questa edizione spiccano le sfilate notturne con DJ set fino a mezzanotte e la presenza ogni domenica sera, di concerti dal vivo di band e artisti siciliani. Per i più piccini saranno previsti laboratori creativi e le botteghe della Cartapesta. Immancabili saranno gli eventi tradizionali come il concorso “bambini in maschera”, la sfilata di maschere isolate e dei carri in miniatura, dando spazio anche alla creatività di scuole e giovani artisti.
Il carnevale di Santa Teresa di Riva dal 23 febbraio al 4 marzo 2025
Conosciuto come Carnevale dello Jonio, questa manifestazione si è affermata come uno dei carnevali più spettacolari della costa ionica. Nato negli anni ‘80, nel tempo è diventato un evento intercomunale, coinvolgendo diverse località della riviera. A caratterizzare la festività saranno le sfilate dei carri allegorici e dei gruppi in maschera lungo il lungomare, accompagnate da musica, spettacoli e da una forte partecipazione popolare, a partire dalle 14.30 di domenica 23 febbraio direttamente dalla piazza Antonio Stracuzzi. Immancabile l’attenzione per i più piccini, che saranno i protagonisti del “carnevale dei bambini”, con la sfilata delle scuole, animazione e attività ludiche.
Il carnevale di Taormina dal 22 febbraio al 4 marzo
Il Carnevale di Taormina affonda le sue radici nel XIX secolo, quando la città già nota per la sua vitalità culturale, celebrava questa festa con balli in maschera e cortei in costume nei saloni nobiliari e nei caffè storici. Nel Novecento, la festa iniziò ad assumere una connotazione più popolare, con la partecipazione attiva della comunità locale con sfilate, spettacoli teatrali e momenti di intrattenimento all’aperto, attirando visitatori da tutta la Sicilia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la celebrazione del carnevale, si consolidò come simbolo di rinascita e socialità, evolvendosi fino a diventare un evento iconico che unisce tradizione, spettacolo e il fascino senza tempo.
L’evento prenderà vita con “Taormina Incanto”, una festa musicale che si svolgerà al Palazzo dei Congressi e proseguirà nei giorni successivi, con laboratori teatrali per bambini, seguiti da animazione con giochi e balli nelle piazze della città. Nel programma saranno previsti anche degli spettacoli teatrali legati alla tradizione carnevalesca ed eventi musicali come “The mask dance” con la partecipazione di Cecilia Gayle, il concerto del duo Los Locos e tra i momenti più attesi, la grande sfilata di carri allegorici lungo Corso Umberto. Il carnevale si chiuderà poi il 4 marzo, con un’ultima sfilata di carri e con la festa finale in Piazza Duomo, tra maschere, musica e divertimento.
Il Carnevale in Sicilia non può che definirsi un’esperienza unica che coniuga storia, arte e tradizione popolare. Ogni città porta avanti con orgoglio le proprie usanze, regalando ai visitatori uno spettacolo di colori, musica e folklore.
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