Paris Hilton: «Vendere su Vestiaire Collective i miei capi più iconici è un’opportunità per unire le mie due grandi passioni, la moda e la filantropia». Intervista esclusiva
Chi non ricorda il minidress di Julien Macdonald in maglia argento, con tanto di girocollo di strass, da lei indossato in occasione della festa per il suo 21° compleanno, nel 2002? Quell’abito, divenuto un vero e proprio fenomeno culturale, nonché emblema del party dress, testimonia, a oltre vent’anni di distanza, l’influenza che Paris Hilton ha esercitato – e continua a esercitare – sulla moda contemporanea. Figura di riferimento per numerosi stilisti e celebrity – basti dire che Kendall Jenner ha indossato il suo stesso modello di party dress per il proprio 21° compleanno, nel 2016 –, colei che un tempo era nota come la turbolenta ereditiera dell’impero Hilton ha contribuito in larga misura, con i suoi iconici look di inizio millennio, all’emergere della tendenza Y2K.
Il grande ritorno dell’estetica Y2K
A partire dal 2021, l’estetica di quel decennio ha conosciuto uno spettacolare ritorno. Sul sito di Vestiaire Collective, sito di e-commerce dedicato alla moda vintage di lusso, le ricerche di capi e accessori risalenti a quel periodo hanno continuato a crescere in modo esponenziale. Nel 2025, la riedizione della collezione “Louis Vuitton x Murakami” (2003) e della borsa Le City di Balenciaga (2001) – in questo secondo caso, con una campagna che ha visto protagoniste Paris Hilton, Tyra Banks e Claudia Schiffer in altrettante versioni pseudo-paparazzate – è la conferma che, almeno per il momento, l’estetica nostalgica dei primi anni 2000 non ha alcuna intenzione di uscire di scena.
Il guardaroba vintage di Paris Hilton in vendita su Vestiaire Collective
Ma cosa direste se una delle portabandiera della moda Y2K avesse deciso di consentire a tutti gli appassionati di quel periodo di acquistare capi e accessori provenienti dal suo guardaroba d’epoca? Perché è esattamente quello che ha fatto Paris Hilton, selezionando oltre 100 pezzi vintage di sua proprietà per un’esclusiva vendita di beneficenza in programma il 19 febbraio sul sito di Vestiaire Collective. Tra gli imperdibili, la borsa Chrissie di Louis Vuitton nella versione realizzata in collaborazione con Takashi Murakami, le leggendarie tute di velluto firmate Juicy Couture, giacche da biker di Miu Miu e Versace Jeans Couture, un piumino Von Dutch autografato e le iconiche sneakers Jeremy Scott x Adidas. Con articoli a partire da 75 euro, questa vendita rappresenta una rara opportunità di aggiudicarsi autentici cimeli da collezione risalenti ai favolosi “anni zero”.
Due (buone) cause importanti
Questa collaborazione con Vestiaire Collective si inscrive all’interno di un’importante iniziativa filantropica. Tutti i ricavi della vendita saranno infatti devoluti a 11:11 Media Impact, l’organizzazione no-profit di Paris Hilton dedicata alla protezione dei minori dagli abusi istituzionali. Fin dall’uscita del docu-film a lei dedicato, This Is Paris, nel 2020, la modella, cantante, imprenditrice e socialite si è impegnata attivamente contro la violenza inflitta ai giovani negli istituti di correzione, esperienze traumatiche che, come racconta nel suo memoir, lei stessa ha vissuto all’età di 17 anni, quando è stata costretta a frequentare la Provo Canyon School, un collegio dello Utah specializzato nella rieducazione di ragazzi con disturbi psichiatrici o comportamentali. «L’ho fatto per essere la voce dei ragazzi che non ne hanno una», ha dichiarato la scorsa estate durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair. I fondi raccolti attraverso la vendita sul sito di Vestiaire Collective saranno utilizzati anche per aiutare le famiglie che hanno perso la casa durante i devastanti incendi di Los Angeles, lo scorso gennaio, fornendo loro una sistemazione temporanea e beni di prima necessità.
Dal suo lancio, avvenuto nel 2014, l’iniziativa “The Closet Sale” di Vestiaire Collective ha mobilitato, in nome dei valori della sostenibilità e del consumo responsabile, personalità del calibro di Emma Watson, Jessica Chastain, Laura Dern e Kim Kardashian. In occasione di ciascuna vendita, il beneficiario è stato un ente charity selezionato dalla star stessa. Certificata “B Corp” per il suo impegno sociale e ambientale, la piattaforma Vestiaire Collective condivide la visione ambientalista di Paris Hilton, che da anni sostiene la moda circolare.
In occasione di questa partnership con Vestiaire Collective, abbiamo parlato con Paris Hilton del suo senso della moda, del suo impegno sociale e dei suoi progetti per il 2025.
Intervista a Paris Hilton
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