La polizia dispiega operazioni antidroga a Marianao e Guanabacoa

La Polizia cubana ha dispiegato negli ultimi giorni operazioni antidroga nei municipi di Marianao e Guanabacoa, a L’Avana, che hanno portato all’arresto di diversi sospettati di traffico di narcotici, secondo fonti ufficiali.

Una breve nota del Gobierno Municipale di Guanabacoa ha informato questo lunedì su Facebook che è stato eseguito un operazione di polizia contro le droghe nella Quinta Corona, nel quartiere D’Beche, nel comune habanero. “Senza pietà”, ha sottolineato la nota, che non ha fornito dettagli sull’operazione.

Fu un profilo collegato al Ministero degli Interni (Minint), identificato con il nome di Elizabeth Ferrer, a fornire ulteriori informazioni, assicurando che sono state arrestate “due persone presumibilmente coinvolte” nel traffico di stupefacenti, un’attività che è aumentata e si è diffusa senza controllo in tutto il paese negli ultimi anni.

Según la cuenta, fonti “affidabili” gli “hanno inviato” le foto del momento in cui la polizia eseguiva l’operazione nel quartiere di Guanabacoa e informazioni sulla detenzione di due sospetti, i quali non sono stati identificati con i loro nomi.

Il profilo ha annunciato che “, il che dimostra la serietà con cui si sta affrontando questo problema nella nostra società” e ha anticipato che rivelerà “ulteriori dettagli su questo e altri casi e come sta progredendo la situazione in vari municipi”.

Precisamente, questo martedì, lo stesso profilo ha informato di un’operazione simile nel Consiglio Popolare Pocito Palmar, nel comune di Marianao.

“Le Forze del Ministero dell’Interno (Minint) hanno lanciato un’offensiva decisa contro la droga e mi hanno informato fonti fidate e sostenitori che, in quella zona, è stato fermato uno dei principali coinvolti in quest’operazione clandestina”, ha indicato la nota.

Inoltre, ha sottolineato che l’azione è avvenuta grazie a “una combinazione di vigilanza e collaborazione comunitaria” per “identificare e neutralizzare focolai che minacciano il benessere sociale in questo quartiere e in altri comuni”.

La nota qualifica come “cruciale” il “lavoro congiunto tra le forze di polizia e i cittadini per prevenire e combattere le attività illegali”.

Tuttavia, si elude menzionare che negli ultimi anni è stato allarmante l’aumento della vendita di droga, come “la chimica”, nei quartieri di tutto il paese, e le autorità hanno agito con troppo ritardo per fermare l’escalation del traffico e del consumo tra i giovani.

Fino al momento della pubblicazione di questo articolo, i mezzi di informazione ufficiali rimangono in silenzio riguardo alle recenti operazioni antidroga.

A metà gennaio, un’operazione di polizia a Cocosolo Zamora, nel comune di Marianao, ha portato all’arresto di tre persone che si dedicavano alla vendita di “papelitos”, nome con cui è conosciuto popolarmente anche “il chimico”, il cannabinoide sintetico che ha fatto scalpore a Cuba negli ultimi anni.

Marianao, La Lisa, Arroyo Naranjo e San Miguel del Padrón erano i municipi con il maggior traffico e consumo di droghe a La Habana fino al 2024, come riportato in televisione dallo stato dal colonnello del Minint Juan Carlos Poey, capo dell’organo specializzato nella lotta contro la droga.

Poey ha dichiarato che in queste località “si concentrano le basi del traffico. C’è una cultura del consumo. Lì si trovano i principali trafficanti e consumatori di droga” e ha aggiunto che nei quartieri di La Güinera (Arroyo Naranjo) e El Palenque (La Lisa) è stato rilevato consumo di metanfetamine, il che significa che la tossicodipendenza è aumentata di livello e è passata dai cannabinoidi sintetici alle metanfetamine (compresse, polveri o cristalli psicoattivi).

La Polizia ha arrestato 22 persone a L’Avana, nel settembre del 2024, accusate di vendere “il chimico”.

Un cubano che si dedicava alla vendita della stessa droga ad Alamar, municipio di Habana del Este, è stato arrestato a dicembre in un’operazione di polizia, dopo essere stato identificato come il responsabile dell’intossicazione di una persona che ha consumato lo stupefacente venduto da lui.

In un processo esemplare, il Tribunale Provinciale di Camagüey ha condannato a 19 anni di privazione della libertà per un detenuto che ha introdotto “il chimico” in carcere dove stava scontando una precedente condanna.

Domande frequenti sui raid antidroga all’Avana