«In California ha avuto conseguenze disastrose. Ora interventi rapidi»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


«La sottospecie fastidiosa potrebbe arrecare gravi danni sulla vite. Un intervento tempestivo e deciso di eradicazione nei vigneti infetti potrebbe evitare il rischio di replicare la disastrosa epidemia della malattia di Pierce della California». Sono le valutazioni di Donato Boscia, ricercatore emerito del Cnr, associato presso l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante di Bari, all’indomani dei dati della campagna 2024 sul monitoraggio della xylella fastidiosa in Puglia.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Professor Boscia, alla luce degli ultimi dati, quasi 350 piante infette tra vite e mandorli nel Barese. Quali erano gli obiettivi del monitoraggio 2024?
«L’obiettivo del monitoraggio nel 2024 era quello di delimitare i confini delle aree contaminate del Barese dove erano stati ritrovati focolai sia della sottospecie “fastidiosa”, particolarmente temuta per la possibilità di causare la malattia di Pierce nella vite, che di un’altra sottospecie, la multiplex, che infetta quasi esclusivamente il mandorlo, peraltro senza causare grossi problemi. Per quest’ultima il problema è soprattutto normativo, perché l’attuale regolamento comunitario prevede le stesse misure severe anche in questo caso, a prescindere dalla reale pericolosità del patogeno. In questo caso l’applicazione letterale dell’attuale regolamento probabilmente causerebbe più danni di quanto ne faccia il batterio stesso e forse sarebbe il caso di rivederlo in maniera sostanziale. Dopo il primo ritrovamento in agro di Santeramo, questa variante multiplex è stata successivamente ritrovata anche vicino Bari e in agro di Ginosa, ma continuano a trovarsi altri positivi anche nei comuni circostanti, man mano che si allarga il campo oggetto al monitoraggio. Il problema è che ancora non si è delimitata l’area».

Per la fastidiosa fastidiosa ritrovata a Triggiano sulla vite invece quali sono gli aggiornamenti?
«Prima ancora che noi scoprissimo a nostre spese la dannosità di una variante xylella sugli olivi, la famigerata “Pauca”, l’Italia e l’Europa temevano e cercavano di prevenire l’introduzione di questa sottospecie, la fastidiosa fastidiosa, per i rischi potenziali per la viticoltura europea in generale, quindi nel nostro caso specifico la viticoltura regionale. Tra le altre cose questa sottospecie, con il suo genotipo ST1, era nota per essere responsabile di una grave malattia dei vigneti, la “malattia di Pierce”, che ha causato situazioni disastrose nella California meridionale. Purtroppo è proprio il ceppo ritrovato a Triggiano nel 2024. A differenza della “multiplex”, di cui ancora non si conoscono i confini, dopo aver campionato ed analizzato oltre 45mila piante la zona infetta è delimitata dell’ampiezza di circa 8 chilometri quadrati, un’area non tanto grande da rendere impossibile il successo di un programma di eradicazione. Ed è questo il motivo per cui al termine della campagna del 2024, il servizio fitosanitario sta avviando una campagna di eradicazione, che significa l’abbattimento delle piante sensibili, essenzialmente vite e mandorlo, nel raggio di 50 metri intorno a ogni pianta infetta e che riguarda l’area di Triggiano. Ecco perché sono state firmate determine di abbattimento di circa 30 ettari di vigneto».

Per scongiurare il disastro californiano, quanto sarebbe importante datare la prima introduzione del batterio sulla vite?
«Per un tentativo di datazione della prima introduzione, stiamo lavorando in collaborazione con i colleghi dell’Università di Berkeley in California; il lavoro non è ancora concluso, però man a mano che si consolidano i dati preliminari, sembra sempre più probabile che l’introduzione possa essere avvenuta pochissimi anni fa. Se questo dovesse essere confermato non sarebbe una buona notizia perché se in pochi anni sono stati già conquistati almeno 8 chilometri quadrati ci potrebbe essere il timore concreto che ci si trovi adesso in una fase di ulteriore rapida espansione. Tuttavia, come ho detto, sono dati ancora preliminari»

E questo cosa potrebbe significare nell’attuazione di alcune misure?
«Siamo proprio nelle condizioni limite per tentare un programma di eradicazione, per cui bisogna essere coscienti che o si cerca di intervenire immediatamente e con decisione, o altrimenti c’è il rischio che non la si riprenda più. Ripeto, sono dati preliminari ed il condizionale è d’obbligo, però c’è questo rischio, ed è un rischio concreto». 

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Dagli elementi in vostro possesso, la fastidiosa fastidiosa è dannosa sulla vite?
«Su questo purtroppo i primi dati che si stanno raccogliendo non sono altrettanto confortanti così come lo sono per la multiplex, perché su alcune cultivar si comincia ad evidenziare una dannosità significativa con un impatto non trascurabile». Il monitoraggio, per quanto riguarda gli olivi del 2024, quali particolarità ha fatto emergere? «Intanto è stato confermato il rallentamento significativo della ulteriore diffusione che era stato già osservato negli ultimi anni, con il neo però di aver scoperto anche un nuovo, piccolo, focolaio alla periferia di Bari, all’altezza del quartiere di San Giorgio, dove sono state trovate poche piante, 6 olivi e 3 mandorli, infette dalla Pauca ST53, quindi una quindicina di chilometri più a nord rispetto a quelle che erano i focolai più settentrionali di Polignano. In ogni caso il servizio fitosanitario ha provveduto a procedere con l’eradicazione». 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link