Il procuratore generale del Brasile, Paulo Gonet, ha dichiarato che l’ex presidente Jair Bolsonaro era a conoscenza e ha approvato un piano per avvelenare il suo successore e attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva, nell’ambito di un tentativo di colpo di stato per rimanere al potere. Gonet ha formalmente incriminato Bolsonaro per aver tentato un golpe per restare in carica dopo la sua sconfitta alle elezioni del 2022. Il procuratore ha affermato che il piano prevedeva anche l’assassinio del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, un oppositore dell’ex presidente.
Come viene scoperto tutto. Il ruolo del tenente colonnello Mauro Cid
“I membri dell’organizzazione criminale hanno strutturato nel palazzo presidenziale un piano per attaccare le istituzioni, con l’obiettivo di rovesciare il sistema dei poteri e l’ordine democratico”, si legge nel rapporto. “Il piano è stato concepito e portato a conoscenza del presidente, che lo ha approvato”.
L’episodio è stato denunciato dal tenente colonnello Mauro Cid, ex aiutante di campo di Bolsonaro, nel suo patteggiamento. La notizia, tuttavia, è stata successivamente confermata da numerosi altri elementi, tra cui le dichiarazioni degli stessi ex comandanti dell’Esercito e dell’Aeronautica, nonché messaggi e registrazioni di ingresso nel Palácio da Alvorada (la residenza del Presidente della Federazione del Brasile n.d.r)”.
In una dichiarazione al Procuratore, l’ex comandante dell’esercito Marco Antônio Freire Gomes ha affermato che Bolsonaro, dopo aver considerato altri strumenti giuridici, ha proposto in una riunione di Alvorada il decreto dello Stato di difesa e la creazione di una “Commissione per la regolarità elettorale”.
I generali convinti e quelli contrari
Freire Gomes ha dichiarato che lui e l’allora comandante dell’Aeronautica Militare, Carlos Almeida Baptista Junior, si dichiararono “fortemente” contrari, mentre il comandante della Marina, Almir Garnier, “si sarebbe reso disponibile”.
Baptista Junior ha rafforzato il rapporto e ha dichiarato di aver detto a Bolsonaro “che non avrebbe accettato alcun tentativo di rottura istituzionale per mantenerlo al potere”.
Anche i messaggi audio inviati da Cid a Freire Gomes all’inizio di dicembre confermano la narrazione. Il tenente colonnello sostiene che Bolsonaro ha subito pressioni “per adottare una misura più radicale” e che il presidente “ha redatto il decreto”.
sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro si scontrano con le forze di sicurezza mentre fanno irruzione al Congresso Nazionale a Brasilia, Brasile, 08 gennaio 2023. ( Joedson Alves/Anadolu Agency via Getty Images)
Cominciano le pressioni sui comandanti riottosi
Freire Gomes e Baptista Junior hanno riferito, in una dichiarazione al Procuratore, di aver subito pressioni affinché partecipassero al colpo di stato. Uno dei meccanismi di pressione è stato il documento intitolato “Lettera al comandante dell’esercito degli alti ufficiali attivi dell’esercito brasiliano”. Al personale militare attivo è vietato parlare politicamente.
Dopo che i comandanti si rifiutarono di unirsi al colpo di stato, ci fu un’ondata di attacchi. L’ex ministro Walter Braga Netto ha contribuito a incoraggiarli, elogiando Almir Garnier.
Preparazione del documento
Secondo il Procuratore, la bozza letta ai comandanti fu preparata da Filipe Martins, allora consigliere della Presidenza, dal sacerdote José Eduardo Silva e dall’avvocato Amauri Saad.
Martins e Silva hanno si sono riuniti al Palacio Alvorada. Ci sono anche diverse registrazioni delle antenne dei cellulari di Silva e Saad vicino alla casa affittata dal Partito Social Liberale per fungere da comitato elettorale di Bolsonaro.
I manifestanti, sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, si scontrano con la polizia mentre assaltano il Palazzo Planalto a Brasilia ((ApPhoto))
Chi era a conoscenza del progetto
Lo stesso decreto presentato ai comandanti è stato ritrovato nel gennaio 2023 nell’abitazione dell’ex ministro della Giustizia Anderson Torres. Dopo la denuncia del sequestro, diversi investigatori si sono scambiati messaggi. L’ex consigliere Marcelo Câmara, ad esempio, ha detto a Mauro Cid che il documento “non è stato seguito perché potrebbe non avere supporto legale”. Filipe Martins ha inviato diversi messaggi al tenente colonnello, ma in seguito ne ha cancellato il contenuto.
Sostenitori di Bolsonaro, Brasile San Paolo, gennaio 2023 (Ipa)
Il piano per uccidere Lula, il documento “Pugnale verde e giallo”
Un documento chiamato “Pugnale verde e giallo” è stato trovato presso il generale in pensione Mario Fernandes. Secondo il Procuratore, si trattava di un piano per rapire e forse uccidere il ministro Alexandre de Moraes e assassinare il presidente Luiz Inácio Lula da Silva e il vicepresidente Geraldo Alckmin.
Nel caso di Lula, il piano cita la possibilità di “avvelenamento o uso di sostanze chimiche/medicinali che gli provochino un collasso organico”. Il documento conteneva anche diversi dettagli su come sarebbe avvenuta l’esecuzione, comprese le armi che sarebbero state utilizzate, come una mitragliatrice e un lanciagranate.
Jair Bolsonaro ricoverato all’Advent Health Celebration (twitter @tony_trindade)
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