Il Milan si suicida e saluta la Champions: inaccettabili certi comportamenti

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#finsubito

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Procedura celere

 


MAIGNAN – Primo tempo da spettatore, nella ripresa, in inferiorità numerica, cambia la musica e al primo pallone diretto in porta incassa il gol del pareggio. 5,5 

WALKER – Stavolta Paixao desta meno preoccupazione rispetto all’andata e così Walker ha anche qualche spiraglio per spingere. In avvio di ripresa cerca anche la via del gol ma il portiere olandese sfodera una parata complicata. 6

THIAW – Schierato a sorpresa da Conceicao, offre subito l’assist vincente a Gimenez con una zuccata preziosa su azione da calcio d’angolo. Sempre più a suo agio con i lanci lunghi, a conferma del piede educato di Malick. Tenta la via del gol dopo il pareggio del Feyenoord, ma la sua zuccata è centrale. 6,5

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Delibera veloce

 

PAVLOVIC – Ormai è lui il badante di un Theo Hernandez sempre più stralunato. Sfodera un paio di chiusure da grande difensore, quale Pavlovic è quando gioca concentrato, poi però sul più bello si perde Carranza che pareggia. A proposito di concentrazione. 6,5

HERNANDEZ – Si fa saltare come un pollo da Moussa al 10’, perde un’altra palla sanguinosa dopo due minuti ed entrambe le volte per sua fortuna ci mette una pezza Pavlovic a cui dovrà pagare una cena. Al 23’ avrebbe una buona opportunità sul tiro di joao Felix respinto dal portiere, ma il sinistro di Theo scortica il palo esterno e finisce fuori. Nel finale di primo tempo si fa ammonire (con annessa squalifica per la prossima partita) e poi inscena una specie di rissa da bulletto di quartiere, fregandosene del rischio espulsione. Inizia però la ripresa ma dopo 5 minuti inscena una simulazione e lascia i suoi compagni in 10. L’espressione più autentica dell’imbecillità. 0

REIJNDERS – Una buona opportunità al 9’ su assist radente di Walker, ma la staffilata di Tiji sorvola di poco la traversa. L’olandese è prezioso anche in copertura e al 26’ sgarbuglia una situazione in area che si stava facendo complicata. Al 32’ prova a infilare un corridoio geniale per Leao che però scalpella l’opera d’arte. 6

PULISIC – Dei fantastici quattro è quello che fatica maggiormente a trovare il ritmo partita ed entrare nei giochi dei rossoneri. La prima grande intuizione arriva al 40’: supera un paio di avversari e serve Gimenez in area che non riesce a concludere. Esce al 62’ per consentire a Conceicao di riequilibrare la squadra dopo la folle espulsione di Theo Hernandez. 5

JOAO FELIX – Un bel lancio di Santiago lo manda a concludere davanti alla porta ma il sinistro del portoghese è alto. Ci riprova al 23’ e stavolta trova la respinta a pugni del portiere olandese. Poi tanto fumo e niente arrosto, iniziando a mostrarci purtroppo il vero volto di Joao Felix. 5

LEAO – Quando parte sulla sinistra è una furia, inventando giocate di bellezza strabiliante, ma non guarda mai in mezzo il movimento dei compagni e quindi i suoi cross non raggiungono mai il target. Sbaglia un controllo elementare al 32’ e brucia un passaggio illuminante di Reijnders che l’aveva mandato in porta. In chiusura di primo tempo ha sul destro la palla giusta per il raddoppio, ma conclude addosso al portiere. Nella ripresa smarrisce la luccicanza e non azzecca più una giocata, nemmeno per sbaglio. A parziale giustificazione, la comprensibile frenesia visto il momento delicato del match. 5,5

GIMENEZ – Smaltita l’emozione dell’andata, ci mette 45’’ a sbloccare il risultato e portare in vantaggio il Milan. Purtroppo per Conceicao resta l’unica cosa preziosa che il messicano fa per tutti i 70 minuti che resta in campo. 6,5

dal 63’ BARTESAGHI – Coimputato nell’azione del gol del pareggio olandese: nella zona di Carranza c’è lui con Pavlovic. 5,5

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Procedura celere

 

dal 70’ FOFANA – Serviva un po’ di equilibrio in mezzo nel convulso finale, ma non è riuscito nell’intento. 5,5

dal 83’ ABRAHAMs.v.

dal 83’ CHUKWUEZE – s.v..

CONCEICAO – Malgrado la pessima prima esperienza vissuta a Rotterdam, si gioca la qualificazione agli ottavi di Champions con i fantastici quattro tutti insieme dal primo minuto e Fofana a rifiatare in panchina. La scelta appare subito corretta visto che il grande ex di giornata sblocca il match dopo un minuto. Malgrado una pressione costante per tutto il primo tempo il Milan non sfonda, peccando di cattiveria e concretezza sotto porta. Poi in avvio di ripresa ci pensa Theo Hernandez a complicare la vita al tecnico rossonero. E così, con due espulsioni da disadattati (Musah a Zagabria, Theo stasera), il Milan è sbattuto fuori dalla Champions. Povero Conceicao, dove sei capitato. 6



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