il Governo costretto a subentrare – Il Caffe

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La bonifica della discarica di Aprilia viene tolta alla Regione Lazio, fin qui incapace ad avviarla, e diventa un obbligo direttamente per il Governo italiano: l’annuncio dei Verdi di Aprilia apre una speranza affinché si riesca a bonificare il sito di Sant’Apollonia che oggi è una vera e propria bomba ecologica.

La Camera dei Deputati ha accolto ieri l’ordine del giorno, a firma dell’onorevole Filippo Zaratti, del gruppo AVS, che impegna direttamente il Governo Meloni a gestire le operazioni della bonifica.

Discarica di Aprilia, una storia davvero assurda

La storia della discarica di Sant’Apollonia in via Scrivia ad Aprilia è la storia di una assurdità che rende famosa la burocrazia italiana nel mondo. I soldi per fare la bonifica ci sono, bel 14 milioni di euro, ma non si riesce a spenderli.

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Sono fondi europei del PNRR e quindi hanno dei tempi di scadenza. La bonifica va fatta entro il 31 marzo 2026 oppure niente più soldi.

Per chi volesse capire tutta l’assurda storia, può leggersi l’articolo:


Discarica di Aprilia, ci sono i soldi per la bonifica, ma è tutto bloccato. Ecco cosa sta succedendo


Figuraccia della Regione Lazio

Diversi comitati cittadini hanno cercato di sollecitare la politica ad intervenire. Anche molti politici locali hanno provato a smuovere le sedie della Regione Lazio, qualcuno rimettendoci anche la ‘carriera politica’.

È alla Regione Lazio che tutto sembra sempre impantanarsi. Come se a qualcuno facesse comodo che la bonifica non si faccia, che i soldi stanziati si perdano, che i veleni continuino ad inquinare terreni e falde acquifere.

Anche diversi enti hanno cercato di segnalare i pericoli. Ultimo quello della Asl di Latina che lo scorso 10 gennaio ha sottolineato la necessità “procedere senza indugio ai necessari interventi di bonifica”.

Invece, l’unico atto della Regione Lazio degno di nota è stato quello di cercare di scavalcare i vincoli presenti sull’area di Sant’Apollonia per permettere che nell’area della discarica da bonificare venisse autorizzata un’altra nuova discarica!

Discarica via Scrivia Aprilia, mappa e insediamenti abitatiDiscarica via Scrivia Aprilia, mappa e insediamenti abitati
La mappa creata da noi individua a grandi linee la zona interessata al progetto della nuova discarica (in giallo) e gli insediamenti abitativi confinanti (in rosso)

Il Governo Meloni ora ci mette la faccia

Che sia attraverso la nomina di un Commissario ad acta o l’intervento diretto di un Ministero, ora il Governo sulla bonifica della discarica di Aprilia ci mette la faccia.

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Il Governo Meloni ha tolto alla Regione Lazio di Rocca la competenza, ma parliamo sempre di due enti che fanno parte della stessa filiera politica, anzi proprio dello stesso partito. Possiamo dunque aspettarci altre sorprese negative?

Dichiara l’on. Zaratti: “Su Aprilia è stato fatto un lavoro importante da parte del nostro gruppo, a tutti i livelli, e ora monitoreremo che il Governo mantenga gli impegni assunti e che l’ex discarica di Sant’Apollonia venga concretamente bonificata”.

Esultano i Verdi di Aprilia

In un comunicato a firma di Filippo Treiani e Sara Samperi, co-portavoce Europa Verde Aprilia – AVS, si esalta il risultato raggiunto dall’onorevole Zaratti in Parlamento:

“Abbiamo provato a portare quello che riteniamo essere un tema enorme per il riscatto ambientale di Aprilia davanti al Parlamento e al Governo e, oggi, grazie al lavoro dell’on. Zaratti e del gruppo AVS, siamo riusciti anche a farlo accogliere”.

Tirate fuori da quel terreno il “mostro”

È importante che il Governo conosca come sta veramente la situazione.

Aprilia, rilievi sul terreno in via Scrivia, zona Riserva NuovaAprilia, rilievi sul terreno in via Scrivia, zona Riserva Nuova
Aprilia, rilievi sul terreno di Sant’Apollonia

Solo qualche giorno fa una ulteriore interrogazione dell’onorevole Federica Onori riportava in Parlamento l’attenzione sulla sciagurata scelta di fare una discarica su una vecchia pericolosissima discarica da bonificare. E in un territorio con una preoccupante media di malati di tumore come è Aprilia.


Leggi anche: Rifiuti, caso Aprilia in Parlamento: “Mortalità oltre la media, ma si autorizza un altro impianto”

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E come non ricordare anche alcune testimonianze raccolte proprio da Il Caffè tra chi là, vicino alla discarica, ci abita:

“Venivano decine e decine di camion a tutte le ore, anche di notte, scaricavano in continuazione, senza mai fermarsi”.

“Camion da tutta Italia, con le targhe del nord Italia, scaricavano anche una gran quantità di liquidi”.

“Quando passeggiavo lungo il vicino fosso per fare asparagi, si sentiva il calore venire da sotto terra, là dove avevano scaricato”.

Cosa c’è là sotto l’ha detto chiaramente anche il pentito di mafia Carmine Schiavone, che ha indicato la provincia di Latina come il luogo preferito dalla camorra per sversare i rifiuti altamente tossici provenienti soprattutto dalle fabbriche del nord.

Cosa succedeva a chi provava ad opporsi lo sa bene Don Cesare Boschin, povero prete di periferia incaprettato e ucciso solo perché voleva denunciare gli illeciti sversamenti a Borgo Montello.

Ora il Governo Meloni su questa storia ci dovrà mettere la propria faccia, anzi, molto di più: la propria coscienza e la propria anima.


Leggi anche: Ancora senza colpevoli l’omicidio di Don Cesare Boschin, parroco di Borgo Montello. Le testimonianze

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