La candidata sindaco di “Arco che vorrei” Arianna Fiorio replica alle accuse lanciate dal candidato sindaco moderato, Alessandro Amistadi (leggi), sul tema turismo: “È una risorsa, ma richiede equilibrio tra: ospitalità con i giusti standard; cura e protezione del territorio e garanzie per i cittadini in termini di qualità della vita e di benessere quotidiano”.
“Mi ritrovo con un altro Alessandro che senza ascoltare il mio intervento nella sua completezza, o volutamente non comprenderlo, si assume a interprete del mio pensiero – scrive Fiorio – Mentre attendiamo di conoscere il suo pensiero sul turismo, proverò a esporre il mio e quello della nostra coalizione che non nasce sotto il Castello, ma è riportato in decine di libri e articoli. Ed è per proprio perché conosciamo gli effetti del sovraffollamento turistico che siano preoccupati dell’assenza della politica”.
“Procediamo per ordine:
1. il turismo è un importante componente della nostra economia, dire questo è scontato, ma non è più sufficiente;
2. la promozione turistica in questi decenni ha funzionato bene, oggi però il turismo si è trasformato in turismo di massa, c’è chi inizia a parlare di industria del turismo;
3. la Busa ha circa 50mila residenti a fronte di 4 milioni di pernottamenti (quelli ufficiali). Noi pensiamo che non si possa più rinviare un ragionamento sistemico sul turismo, sui suoi effetti positivi, ma anche sulle esternalità negative per la comunità ospitante anche in termini di spesa pubblica”, spiega la candidata sindaco di “Arco che vorrei”.
“Nessuno lo vuole cancellare, però il ragionamento pubblico deve saper distinguere tra interesse generale e interesse individuale di cui ciascuno di noi è legittimamente portatore, e che può avere punti d’incontro, ma anche altri non coincidenti o addirittura confliggenti con quello generale – scrive Fiorio in una nota stampa ufficiale – Spero che questa campagna elettorale possa essere l’occasione per un dibattito pubblico serio e articolato che non si divida in fazioni, pro o contro il turismo, non è questo il tema”.
“Semplicemente nel sistema turismo, sono presenti molte altre voci che dobbiamo iniziare a considerare: uso del territorio che è bene comune (la bellezza della Busa non è una fonte inesauribile), strade e parcheggi (spesa pubblica), rete idrica e impianti di depurazione (ormai al collasso) anche qui c’è spesa pubblica; limite fisico della Busa; tempi di attesa del Pronto Soccorso, senza dimenticare il tempo perso da noi, ma anche dalle realtà artigiane per gli spostamenti a causa del traffico – sottolinea Fiorio – C’è poi tutto il tema dell’abitare, la nostra città ha sempre una vocazione turistica all’ospitalità, dal periodo asburgico a quello sanatoriale, fino ad arrivare oggi dove i numeri, e la continua promozione del nostro territorio anche in ambiti internazionali (da ultimo il nord America), ci stanno trasformando da meta dell’ospitalità a prodotto ovvero merce in vendita”.
“È bene riflettere che se un luogo deputato alla vita delle persone diventa un prodotto ci sarà sempre chi ha maggiori capacità di spesa di noi residenti – spiega ancora -. Numerose sono ormai le abitazioni in mano a stranieri, a multinazionali e alle agenzie immobiliari. Questo ha portato negli ultimi anni a un aumento vertiginoso dei prezzi e all’assenza di locazioni residenziali. Una realtà dove con il proprio reddito non si può soddisfare il diritto primario all’abitare è una comunità malata. Il problema riguarda sia i residenti costretti ad andarsene, sia gli altri ambiti come, ad esempio, quello sanitario e il settore economico che faticano a trovare personale proprio per il costo dell’abitare”.
“Competenze comunali sono limitate ai controlli, ad oggi assenti, e alla possibilità di qualche intervento sul piano regolatore per limitare che nei centri storici interi edifici possano essere trasformati in case e appartamenti vacanza, e all’introduzione auspicabilmente di vincoli a residenza primaria delle prossime edificazioni – afferma – Mentre la competenza principale è a livello nazionale e provinciale per quanto attiene alla legge sul turismo. Proprio di oggi la notizia della stretta sulle seconde case da parte della SVP alleato del Patt in Alto Adige”.
“Siamo solo d’innanzi alla punta dell’iceberg, non è semplificando o mettendo la testa sotto la sabbia che i problemi si risolvono. In conclusione, il turismo è una risorsa ma richiede equilibrio tra: ospitalità con i giusti standard; cura e protezione del territorio e garanzie per i cittadini in termini di qualità della vita e di benessere quotidiano. Solo così la nostra comunità sarà sostenibile”, conclude Arianna Fiorio, candidata sindaco per “Arco che vorrei”.
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