Energia, l’Ue: servono nucleare e gas. Giù prezzi e tasse in bolletta

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Sforbiciata entro luglio ai prezzi di luce e gas per i cittadini e riduzione al minimo delle tasse in bolletta. E poi, gas naturale ed energia nucleare non vanno rottamati. Il primo è importante per l’economia europea ed è essenziale che abbia un mercato ottimale che prevenga gli abusi. L’energia nucleare, invece, necessita di una nuova strategia incentrata sui piccoli reattori modulari (SMR) e che ne consenta l’accelerazione. Stop, inoltre, ad ogni possibile “scappatoia” dai vincoli di trasparenza, all’asimmetria dell’informazione e ai rischi di concentrazioni sul mercato. Sono questi i paletti fissati dalla commissione europea nella nuova bozza di comunicazione dal titolo “Action Plan for Affordable Energy”, che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Il documento rientra nel più ampio piano di decarbonizzazione competitiva dell’industria Ue e costituisce di fatto il nuovo piano d’azione stilato dall’esecutivo von der Leyen per un’energia accessibile. La comunicazione sarà pubblicata mercoledì 26 febbraio 2025, insieme al Clean Industrial Deal.

La strategia per un’industria più competitiva

Il documento non giuridicamente vincolante mira a ridurre i costi energetici e a potenziare l’industria europea rispetto a quella di Stati Uniti e Cina.

Come? Attraverso il disaccoppiamento tra costi dell’elettricità e quello più volatile del gas, in primis mediante contratti di lungo periodo.Tutto questo, secondo il documento, dovrà avvenire tramite un mercato dell’energia totalmente integrato, supportato da una rete di interconnessione più strutturata e da una governance coesa e compatta.

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Il gas ora è irrinunciabile

Nonostante la decarbonizzazione, il gas resta parte dei consumi energetici. Per questo la Commissione rimarca che è necessario un mercato più trasparente, competitivo e funzionante.Abbassarne i costi secondo l’esecutivo Ue si può e si deve fare, mediante un network più efficiente e la rimozione degli oneri in bolletta (tasse e aggravi para-fiscali).

Va poi incoraggiata la competizione fra i distributori. In merito, Bruxelles rileva testualmente che: «Il 73% dei cittadini europei ha contratti “fissi”».

Inoltre, secondo la commissione, il ruolo dei consumatori industriali va valorizzato in termini di flessibilità, incentivando i loro consumi in momenti di domanda bassa.

Tocca agli stati membri, dice la comunicazione, assicurare che le autorità regolatorie abbiamo tutti i poteri necessari a sanzionare gli abusi. Ma spetterà ad ACER (il network delle autorità regolatorie) estendere le investigazioni attraverso le frontiere europee.

I tre pilastri del piano europeo

La strategia viene strutturata attorno a tre pilastri essenziali:

  • 1) La riduzione dei costi energetici attraverso una nuova regolamentazione che acceleri gli aggiornamenti della rete elettrica, introduca meccanismi di condivisione degli investimenti e spinga per contratti energetici industriali più economici a lungo termine;
  • 2) L’eliminazione delle barriere transfrontaliere per semplificare le autorizzazioni, adeguare le tariffe dei servizi pubblici e rivedere drasticamente le tasse sull’elettricità;
  • 3) L’attrazione di investimenti. In proposito, l’Unione europea incoraggerà gli investimenti all’estero nel GNL.

Incentivi e prestiti in faretra

La Commissione europea lancerà un programma di incentivi per sostenere gli operatori affinché mettano in campo nuovi programmi di efficienza energetica per le imprese. Inoltre, fatto fortemente innovativo, esplorerà la possibilità di concessione di prestiti preferenziali per le infrastrutture del gas. Tutto questo seguendo un principio (dal tenore “draghiano”), che Bruxelles enuncia a pagina 3 della bozza di comunicazione. E cioè che: «Il costo dell’inazione è più alto del costo dell’azione». A cui aggiunge che: “L’energia è alla base della nostra economia e della nostra società».

Un restyling in cinque mosse

Infine, la comunicazione elenca cinque iniziative chiave, che Bruxelles attuerà a corredo della sua strategia:

  • un nuovo pacchetto di misure sulla rete energetica europea all’inizio del 2025 per accelerare l’espansione della rete;
  • la costituzione di due task force: una per il mercato del gas, così da prevenirne le distorsioni e una seconda per l’Unione energetica dell’Ue e per le relative riforme normative;
  • un programma pilota con la Banca europea per gli investimenti (BEI) teso a facilitare i contratti energetici a lungo termine;
  • la fissazione dell’obiettivo di elettrificazione dei consumi energetici per il 2030, che sarà oggetto di discussioni con le parti interessate;
  • da ultimo, come detto, la Commissione proporrà modifiche alle tariffe dei servizi pubblici entro luglio 2025 e incoraggerà i paesi a ridurre le tasse sull’energia al minimo.

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