Casa, ho ammazzato il canone con il nuovo incentivo statale | Non spendo più 1€ in affitto

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Contro il caro affitti si stanno mettendo in campo una serie di soluzioni, scopri come fare per risparmiare al massimo

Secondo i dati presentati dall’Osservatorio del mercato immobiliare e dall’Istat, il costo dell’affitto incide in modo sempre più significativo sulle economie familiari italiane. In media, l’incidenza sulle spese mensili è pari al 30%, con punte del 40% nelle grandi città, rendendo il problema abitativo una questione sempre più pressante. La crescita dei canoni è determinata da molteplici fattori, tra cui le condizioni macroeconomiche, l’aumento della domanda e la ridotta disponibilità di immobili destinati alla locazione.

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Uno degli aspetti principali della crisi degli affitti in Italia è la scarsa disponibilità di immobili sul mercato. Con quasi l’80% delle case di proprietà, solo il 10% viene effettivamente concesso in locazione, mentre un altro 11% rimane inutilizzato. Questa carenza di offerta, combinata con la crescente richiesta di alloggi (oltre 700mila richieste registrate), ha portato a un aumento dei canoni di locazione. Inoltre, il mercato degli affitti brevi, incentivato dal turismo e dalle piattaforme online, ha ridotto ulteriormente la disponibilità di case per affitti a medio e lungo termine, facendo lievitare ulteriormente i prezzi.

Un altro fattore che incide sull’aumento dei prezzi è la riluttanza dei proprietari a mettere in affitto le proprie abitazioni. Questo è dovuto al timore di non ricevere i pagamenti del canone a causa dell’elevato tasso di morosità, che rende più rischioso il mercato delle locazioni. La difficoltà di molte famiglie a sostenere i costi della casa ha contribuito a creare un clima di incertezza, portando molti proprietari a preferire lasciare le abitazioni sfitte piuttosto che rischiare di non ricevere il pagamento dell’affitto.

Per rispondere alla crisi degli affitti, la Cisl ha proposto la creazione di un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica e sociale, previsto anche dalla recente Legge di Bilancio. Inoltre, si auspica il rifinanziamento del Fondo Affitti e del Fondo per la Morosità Incolpevole, per sostenere le famiglie in difficoltà. Un’altra misura cruciale sarebbe il recupero degli immobili pubblici in disuso, che potrebbero essere trasformati in alloggi a canone calmierato. Infine, la creazione di una Cabina di regia dedicata al problema della casa, coinvolgendo le parti sociali e i ministeri competenti, potrebbe favorire l’elaborazione di soluzioni concrete e coordinate per affrontare l’emergenza abitativa in Italia.

Soluzioni alternative per risparmiare su affitto e mutuo

Con il costo dei mutui in costante aumento e le difficoltà nel trovare un’abitazione accessibile, sempre più persone stanno cercando soluzioni alternative per abbattere le spese legate alla casa. Negli ultimi anni, il mercato immobiliare ha visto un incremento dei sussidi e degli incentivi per chi si trova in difficoltà economica, come i bonus affitto o le agevolazioni sui mutui. Tuttavia, non sempre queste misure sono sufficienti a garantire un alloggio dignitoso, soprattutto per chi desidera vivere nei centri urbani dove la domanda supera di gran lunga l’offerta.

Una tendenza in crescita è quella di trasferirsi in località dove sono previsti incentivi per la residenza o addirittura case offerte gratuitamente dai comuni per ripopolare determinate zone. Altri scelgono soluzioni più estreme, come vivere per un periodo in tende o in micro-case prefabbricate dal costo ridotto, sacrificando temporaneamente il comfort per risparmiare. Questa scelta può essere dettata dalla necessità di accantonare denaro per un futuro investimento immobiliare, oppure può rappresentare uno stile di vita alternativo basato su un consumo minimo e sull’autosufficienza.

Casa – (cataniaoggi.it-pexels)

Strategie per evitare costi eccessivi

Molti cittadini preferiscono adottare soluzioni di housing non convenzionale per aggirare i costi elevati di affitto e mutuo. La vita in abitazioni a basso impatto ambientale, come container abitativi o case su ruote, sta diventando una scelta sempre più popolare per chi vuole sfuggire alla pressione economica imposta dal mercato immobiliare tradizionale. Altri, invece, accettano di trasferirsi in aree più remote, dove i costi della vita sono inferiori e dove esistono incentivi statali per chi decide di stabilirsi in piccoli borghi o comunità rurali.

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Nonostante queste soluzioni innovative, il problema abitativo rimane centrale e non tutti sono disposti o in grado di adattarsi a condizioni così estreme. Per questo, molte amministrazioni locali stanno cercando di implementare misure che facilitino l’accesso alla casa, attraverso politiche di edilizia popolare e incentivi per la ristrutturazione di immobili abbandonati. Tuttavia, il percorso per garantire un’abitazione dignitosa e sostenibile per tutti è ancora lungo e complesso, e le soluzioni alternative rimangono, per ora, una scelta possibile solo per chi è disposto a compiere sacrifici significativi.



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