Borghetto Santo Spirito. No all’esternalizzazione del servizio di assistenza ai disabili a Borghetto Santo Spirito. Questo il grido d’allarme lanciato dai familiari dei ragazzi del centro residenziale e diurno (presso la residenza sanitaria assistita “Il Sestante”), preoccupati delle conseguenze del possibile passaggio della gestione del servizio – oggi garantito da Asl2 – a un soggetto privato.
Lunedì scorso si è svolto un incontro alla presenza del sindaco di Borghetto Santo Spirito, Giancarlo Canepa, dei rappresentanti sindacali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL e delle famiglie dei ragazzi assistiti. Un incontro in cui sono state messe in luce le conseguenze della scelta prospettata dall’azienda sanitaria savonese, in primis, secondo i familiari, “il rischio di un trauma per i ragazzi”, molti dei quali vivono nella struttura da anni e hanno sviluppato un rapporto di fiducia con alcuni operatori.
“La decisione di Asl2 – spiegano i familiari – rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e di creare disorientamento nei nostri figli, che sono abituati a vedere le stesse facce ogni giorno. Per loro il cambiamento non è facile da affrontare”. Non solo: i genitori temono anche che il passaggio a una gestione privata possa comportare una riduzione del tempo dedicato all’assistenza e un peggioramento delle condizioni generali del servizio.
La struttura attuale di Borghetto Santo Spirito ospita 19 ospiti fissi e 9 diurni. Un servizio nato originariamente nell’Istituto Medico Pedagogico di Toirano e attivo a Borghetto da ormai 12 anni.
Il problema alla base della decisione di Asl2 riguarda i costi di affitto, ritenuti ormai insostenibili per i bilanci dell’azienda sanitaria.
“In questi mesi, attraverso continui incontri con il direttore generale di ASL2, la proprietà, i gestori della struttura e le delegazioni dei dipendenti – ha spiegato il sindaco Canepa ai microfoni di IVG – ho cercato di trovare una soluzione per ridurre i costi, ma a quanto pare la situazione non è più sostenibile per l’azienda”.
“Esprimo preoccupazione per la ventilata ricollocazione dell’Istituto Pedagogico – aggiunge il sindaco di Borghetto – Auspico che l’Asl ponderi con attenzione ogni iniziativa tenendo conto, nella corretta e legittima gestione amministrativa che le compete, anche degli aspetti umani relativi alla particolare fragilità emotiva dei pazienti e delle loro famiglie che, a mio avviso, necessiterebbe di una sostanziale continuità nella gestione del servizio e del mantenimento dell’alto livello qualitativo assistenziale ad oggi garantito nella struttura borghettina.”
Asl2 ha ufficialmente dato disdetta dei locali a partire da giugno 2025, aprendo così la strada a un possibile trasferimento del servizio diurno (probabilmente in una struttura di Loano), mentre per i ragazzi residenziali il futuro resta ancora incerto.
Per evitare che il servizio venga affidato a un ente privato, le famiglie e i sindacati chiedono di considerare tutte le alternative possibili: dalla rinegoziazione del contratto di affitto alla ricerca di nuove strutture pubbliche che possano ospitare il servizio, mantenendolo sotto la gestione diretta dell’Asl2, e in particolare con lo stesso personale che, per anni, si è occupato dei ragazzi.
Nel frattempo, genitori e sindacati hanno richiesto un incontro urgente con la direzione generale dell’Asl per confrontarsi sulle possibili soluzioni: “Non possiamo mettere a rischio il benessere di questi ragazzi, la loro tranquillità deve essere la priorità per tutti”, hanno sottolineato in una nota.
“La qualità delle cure è sempre stata la priorità per Asl2, a favore di tutti i propri utenti ed in particolare quelli in condizioni di ‘fragilità’, quali sono gli ospiti dell’Istituto Medico Pedagogico di Borghetto Santo Spirito – spiegano dall’Azienda – L’attenzione a questo aspetto vale tanto per i servizi erogati in forma diretta quanto per quelli erogati attraverso gestori accreditati e convenzionati, per cui, quando dovesse avvenire il passaggio del servizio ora offerto dall’Istituto Medico Pedagogico a un gestore accreditato, Asl2 valuterà attentamente che vengano rispettati tutti i requisiti necessari a garantire le migliori cure ai ragazzi del Centro di Borghetto con la dovuta continuità nella presa in carico tanto sotto il profilo qualitativo che quantitativo”.
“I fattori che hanno portato Asl2 a considerare la possibile esternalizzazione del servizio non sono esclusivamente di natura economica, data la necessità di individuare una soluzione che superasse il carattere di ‘provvisorietà’ che aveva segnato il passaggio dalla sede storica di Toirano a quella attuale di Borghetto Santo Spirito. Nelle valutazioni fatte in azienda sono state comunque considerate e comparate tutte le possibili situazioni alternative alla esternalizzazione del servizio e di questo verrà dato conto sia alle famiglie degli ospiti dell’Istituto Medico Pedagogico che alle rappresentanze sindacali”.
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