C’è un quadro di preoccupazione per gli scenari geopolitici che non aiutano e questo clima di incertezza pesa sulle aspettative delle piccole e medie imprese per il 2025.
È il commento del presidente della nostra associazione Gilberto Luppi ai dati elaborati dal nostro ufficio studi.
L’analisi per Modena e provincia
Come emerge dall’indagine, a Modena e provincia il saldo sulle aspettative di fatturato delle imprese per i primi 6 mesi 2025 è negativo (-3,3 punti percentuali) e più accentuato tra le imprese che esportano direttamente o indirettamente, nonostante un export manifatturiero che, nei primi 9 mesi del 2024, tiene rispetto allo stesso periodo del 2023, registrando un +0,5%, con un valore di oltre 13 miliardi di euro. L’export dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese mostra una migliore tenuta e nel modenese da gennaio a settembre 2024 si registra un +2,7% rispetto allo stesso arco temporale del 2023. A trainare la crescita i settori dell’Alimentare e del Biomedicale.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro l’occupazione tiene, ma aumenta il ricorso alla cassa integrazione. Vista l’incertezza di inizio anno, la domanda di lavoro dipendente nei primi mesi del 2025 è in lieve flessione. Nel territorio modenese, nonostante persista la difficoltà nel reperire nuove figure professionali, si osserva un calo marcato delle entrate lavorative preventivate nei mesi di gennaio-marzo 2025, pari al 9,6%. Relativamente al capitolo cassa integrazione, da gennaio a settembre 2024 sono state autorizzate 2,5 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) a Modena e provincia, +49% rispetto allo stesso periodo 2023. Nei primi 9 mesi del 2024 è cresciuto anche il ricorso all’assegno di integrazione salariale erogato alle imprese artigiane dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).
Modena, inoltre, è tra le prime 22 province a livello italiano per extra costi del credito che pesano sulle micro e piccole imprese per un valore pari a 753 milioni di euro: la maggiore difficoltà di accesso al credito porta a cali degli investimenti più accentuati per nuovi macchinari e impianti, andando a frenare la transizione digitale e green delle imprese.
Anche la demografia delle imprese è un fattore di rilievo: al terzo trimestre 2024 nella provincia di Modena si contano 69.973 imprese, lo 0,6% in meno rispetto al terzo trimestre 2023. Resiste, invece, l’artigianato che nel terzo trimestre 2024 conta 19.448 imprese, lo 0,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
La nota positiva arriva dal turismo: il territorio della Ghirlandina ha recuperato i livelli pre pandemia anche grazie alla presenza di turisti stranieri che, nei primi 11 mesi del 2024, sono il 29,1% in più di quanti se ne erano registrati nello stesso arco di tempo del 2019.
L’analisi per Reggio Emilia e provincia
L’export manifatturiero, nei primi 9 mesi del 2024, a Reggio Emilia diminuisce rispetto allo stesso periodo del 2023 registrando un -6,9%, attestandosi a un valore di quasi 10 miliardi di euro. I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese mostrano una migliore tenuta e nel reggiano da gennaio a settembre 2024 si registra un -2,4% rispetto allo stesso arco temporale del 2023.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro l’occupazione tiene, ma aumenta il ricorso alla cassa integrazione. La domanda di lavoro dipendente nei primi mesi del 2025 è in lieve flessione. Nel territorio reggiano, nonostante si continui a dover fare i conti con una persistente difficoltà nel reperire nuove figure professionali, si osserva un calo marcato delle entrate lavorative preventivate nei mesi di gennaio-marzo 2025, pari al 9,4%. Relativamente al capitolo cassa integrazione, da gennaio a settembre 2024 sono state autorizzate 6,9 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) a Reggio Emilia e provincia, +142% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nei primi 9 mesi del 2024 è cresciuto anche il ricorso all’assegno di integrazione salariale erogato alle imprese artigiane dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).
Reggio Emilia, inoltre, è tra le prime 22 province a livello italiano per extra costi del credito che pesano sulle micro e piccole imprese per un valore pari a 629 milioni di euro: la maggiore difficoltà di accesso al credito porta a cali degli investimenti più accentuati per nuovi macchinari e impianti, andando a frenare la transizione digitale e green delle imprese.
Anche la demografia delle imprese è un fattore di rilievo: al terzo trimestre 2024 nella provincia di Reggio Emilia si contano 53.243 imprese, l’1,4% in meno rispetto al terzo trimestre 2023. Cala maggiormente l’artigianato che nel terzo trimestre 2024 conta 17.407 imprese, -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nota negativa anche per quanto riguarda il turismo. Il territorio reggiano non ha recuperato i livelli pre pandemia: da gennaio a novembre 2024 si contano il 16,9% di presenze in meno rispetto agli stessi 11 mesi del 2019, determinato da un calo sia dei turisti italiani (-16,8%) che quelli stranieri (-16,9%).
Per concludere…
Il presidente Gilberto Luppi afferma:
Questi dati non possono che farci riflettere sull’andamento della nostra economia. La contrazione dell’export verso due dei primi tre mercati di destinazione come Germania e Francia non può farci rimanere indifferenti. Le prospettive future annunciate dal nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, inoltre, non fanno che aumentare questa incertezza per la tenuta delle nostra economia, dato che gli USA, come dimostrato da una recente indagine del nostro ufficio studi, sono per Modena il primo partner commerciale e il terzo per Reggio Emilia. Non possiamo che auspicare che il nostro governo sappia mantenere intatte le relazioni con i principali Paesi europei ed extraeuropei che, fino ad oggi, hanno sempre riconosciuto le eccellenze realizzate dalle nostre imprese e la qualità del valore del Made in Italy proposto dalle nostre piccole e medie attività.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link