(di Massimiliano Naldoni)
Il Campionato italiano invernale del Settore Giovanile è un evento polifonico: nella prima rassegna della giornata abbiamo dato voce ad un gruppo assortito che comprendeva atlete e atleti e dirigenti con varie funzioni e tecnici. Ecco altre voci squillanti dell’evento invernale più importante del comparto under 21 della Fossa Olimpica e dello Skeet.
Sandro Belperio, Presidente della Commissione del Settore Giovanile del Piemonte
In questo primo appuntamento della stagione ho visto certamente l’impegno da parte di tutti i ragazzi e di tutte le ragazze anche se in un’occasione come questa qualche atleta viene tradito dal fattore emozionale e dalla mancanza di sicurezza. Su questi nostri atleti e su queste nostre atlete occorre lavorare non soltanto sotto il profilo atletico, ma anche e soprattutto sotto il profilo psicologico. Mi piace ricordare che proprio per l’aspetto psicologico cerco di intervenire anche nell’attività quotidiana perché si devono incoraggiare questi atleti e queste atlete senza esercitare il peso della richiesta del risultato. L’incarico di Presidente della Commissione del Settore Giovanile del Piemonte mi onora e mi suggerisce di guardare a questo gruppo di atlete e di atleti come ad un’unica pianta che deve crescere e deve germogliare. Questo Campionato italiano invernale è una gara a 50 piattelli come già le prove del Campionato regionale e quindi è un valido assaggio della stagione. È una prova importante perché è un Campionato italiano ma è naturalmente una gara corta: è quindi un test indicativo ma non definitivo per monitorare le condizioni dei ragazzi e delle ragazze. È una gara significativa perché rompe il ghiaccio e definisce per tutti i nostri elementi anche la reazione alle emozioni della competizione.
Pino Facchini e Sandro Belperio
Manuel Ottola, Atleta
Ho iniziato la mia vita sportiva con il basket, ma tre anni fa mi sono dedicato al tiro a volo verso il quale avevo già maturato un certo interesse da qualche tempo. Ci sono molte differenze apparenti tra i due sport, il basket e il tiro a volo: uno è un vero sport di squadra, l’altro molto individuale. Però mi sono trovato bene in tutte e due le situazioni, ma forse nel tiro a volo riesco ad essere più tranquillo perché ho la possibilità di gestire da solo tutte le tensioni di una gara. Questa stagione è certamente importante per me: vorrei imprimere una bella svolta vincendo almeno una gara.
Federica Riu, Delegata regionale Fitav della Sardegna
Al Campionato invernale di Roma ci siamo presentati con dodici ragazzi da tutta la Sardegna, sia nella Fossa Olimpica che nello Skeet. C’erano atleti e atlete di Olbia, di Settimo San Pietro, di Arzachena, di Ozieri, di Villasor, un’azzurra titolata come Teresa Maccioni e atleti dei Carabinieri. L’invernale nazionale è una gara importante per iniziare l’anno tutti insieme. Anche se non è un test impegnativo come numero di piattelli, secondo me non è una gara da sottovalutare: è una bellissima occasione per verificare la reazione degli atleti e delle atlete alla competizione. È una prova sul modello del Criterium e io ritengo che sia molto utile che si disputi subito una gara di questo genere nel periodo invernale. Fra l’altro, i nostri ragazzi e le nostre ragazze nelle scorse settimane hanno partecipato con entusiasmo all’invernale regionale anche perché abbiamo deciso di creare un ranking che definisse la partecipazione a questa prova di Roma proprio in base al risultato delle prime prove del nostro circuito della Sardegna.
Federica Riu e Maurizio Dettori
Francesco Bernabei, rappresentante dei genitori dell’Emilia-Romagna
Sono consapevole che il mio è un ruolo fondamentale: sarebbe bello riuscire a creare una buona coesione per consentire ai ragazzi e alle ragazze di fare gruppo e di divertirsi con il loro sport preferito. Accade infatti che ogni gruppo di ogni singola Società abbia le sue peculiarità: mi piacerebbe invece ad esempio che i nostri atleti e le nostre atlete riuscissero a condividere di più le trasferte. Il tiro a volo è uno sport individuale in cui l’atleta deve perseguire il suo miglioramento tecnico e il potenziamento atletico, però il bello di queste trasferte è la possibilità che viene offerta di vivere un evento tutti insieme con l’opportunità di ampliare le proprie amicizie con ragazze e ragazzi di altre regioni. L’altro aspetto importante del mio ruolo è quello di mediare tra i genitori e le Società perché accade che qualche volta i genitori siano perfino un po’ invasivi nei confronti del lavoro tecnico che viene svolto in pedana. Serve invece senz’altro appunto mediare tra le parti per ottenere il massimo.
Dalia Buselli, Atleta
19 alla prima serie e 19 alla seconda è il risultato del mio Campionato invernale di Roma: potevo far meglio perché in questi giorni sentivo di poter sparare bene. In allenamento specialmente sparavo molto meglio, ma l’atmosfera della gara è l’atmosfera della gara: impossibile nasconderselo. Dopo questa prova non mi sto dando traguardi precisi per questa stagione: vediamo gara per gara come va…
Dalia Buselli
Francesco Cembalo, Delegato regionale Fitav della Campania
La Campania ha iniziato molto bene questo percorso stagionale. Ci siamo presentati al Campionato invernale con 15 elementi: ci sono anche nuovi arrivi come nel caso di una giovanissima tiratrice di Skeet, Erika Cangiano, che è al suo debutto vero e proprio in una gara importante. Già nel Campionato invernale regionale abbiamo registrato una bella partecipazione di giovani con buoni risultati. Questa gara va considerata anche nel suo essere un po’ anomala: siamo veramente all’inizio della stagione e atleti e atlete non hanno ancora quella dimestichezza con l’attrezzo di pedana come avverrà più avanti, ma il valore propedeutico dell’evento è indiscutibile perché è in questa gara di Roma che abbiamo posto le prime basi in vista dei Gran Premi in cui tutte e tutti si misureranno su una distanza di gara più impegnativa. Vorrei anche sottolineare che questa è una festa più che una gara vera e propria e, un po’ come avviene per il Criterium, l’obbiettivo è fare incontrare atlete e atleti e operatori del Settore più che mirare all’aspetto agonistico.
Francesco Trinchese, Fiorenzo De Rosa e Francesco Cembalo
Nino Calantoni, Presidente della Commissione regionale del Settore Giovanile della Toscana
La Toscana dello Skeet c’era a Roma. Eccome! Yari Giandolfi e Matteo Bragalli hanno composto una bella gara da 48/50. Dalia Buselli si è messa in luce tra le Esordienti. C’è semmai uno spazio vuoto tra gli Allievi: un intervallo generazionale che vedremo di colmare. E forse ancora non c’è abbastanza competitività nelle ragazze dello Skeet: ma anche qui occorre un po’ di tempo. La Toscana è stata per decenni la terra di tante medaglie olimpiche nel Trap e invece adesso stentiamo a trovare nuovi talenti in quella disciplina e non riusciamo effettivamente a esprimerci come vorremmo.
Nino Calantoni
Ma siamo naturalmente alla ricerca di soluzioni. Mi si permetta però di dire che sono davvero molto felice perché nel 2024 la Toscana è stata prima assoluta nel medagliere del Settore Giovanile. È d’obbligo un ringraziamento ai ragazzi e alle ragazze e a chi si è prodigato per raggiungere il risultato. Siamo stati secondi nel 2023 e primi nel 2024. Quest’anno per noi inizia quindi con una bella responsabilità che è quella di provare a replicare il risultato. Difficile, certamente, ma ci proviamo!
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