Un nuovo futuro per i mercati coperti di Milano, spazi dove le persone acquistano prodotti e dove si crea socializzazione, dunque presidi importanti nei quartieri che, però, hanno bisogno di ingenti investimenti per la loro riqualificazione e gestione. Così il Comune di Milano cambia strada e, anziché mettere a bando la gestione dei singoli mercati, li conferisce a Sogemi, società partecipata che si occupa già di cibo e di mercati all’ingrosso. Lo ha deciso il consiglio comunale approvando, lunedì, la relativa delibera, con i voti favorevoli del centrosinistra, di Forza Italia e di Noi Moderati, mentre Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti. Approvati alcuni emendamenti della Lega, tra cui uno per installare pannelli fotovoltaici sui tetti dei mercati.
Negli ultimi anni il modello di gestione singola ha incontrato diverse difficoltà. Il mercato di viale Monza 54, per esempio, che ha bisogno di molti interventi, ha avuto una gara deserta, mentre sono noti alle cronache i problemi relativi alla gestione del mercato Isola, principale scenario, nel 2024, di un’operazione antimafia della procura di Milano, con tanto di sequestro d’urgenza di alcuni locali presenti nel mercato. Da qualche mese è in corso una ‘rinascita‘ della struttura attraverso la guida dell’imprenditore Paolo Colapietro.
I contratti esistenti restano in vigore
A essere conferiti a Sogemi saranno 15 mercati su 21, come ha chiarito in aula a Palazzo Marino l’assessora al commercio e attività produttive Alessia Cappello: quelli di cui il Comune ha attualmente la piena proprietà. Restano esclusi via San Paolino, via Alex Visconti, il Mercato Darsena Ticinese, il Mercato Ponte Lambro e i Mercati dei Fiori al Cimitero di Lambrate e al Cimitero Maggiore. I mercati conferiti hanno un’ampiezza complessiva di 18mila metri quadri, per un valore patrimoniale di circa 20 milioni di euro.
Sogemi subentrerà all’amministrazione nella gestione di tutti i contratti di concessione in essere, senza modificarli e fino alle loro naturali scadenze, distribuite fra il 2025 e il 2043. Restano quindi in essere le concessioni a soggetti unici in 7 mercati (Lorenteggio, Morsenchio, Prealpi, Rombon, Santa Maria del Suffragio, Wagner e Lagosta) e i contratti con pluralità di operatori in altri 8 mercati (Chiarelli, Quarto Oggiaro, Monza, Fusina, Ferrara, Montegani, Gratosoglio e Giambellino).
Collegato alla delibera un ordine del giorno a prima firma di Natascia Tosoni (Pd), approvato dopo alcuni correttivi, con cui si chiede che il futuro sviluppo dei mercati coperti di quartiere sia in ogni caso condiviso con il Comune e i Municipi, attraverso un tavolo con i presidenti di alcune commissioni comunali e i presidenti dei 9 Municipi.
Occasione per rafforzare progetti esistenti
“Una operazione di senso strategico e gestionale che, negli auspici di tutti, permetterà di rilanciare questi spazi che sono volano di sviluppo commerciale e di socialità in tutti i municipi e nei quartieri”, ha affermato Beatrice Uguccioni, capogruppo del Partito democratico. “Questa è una trasformazione per far diventare i mercati un punto di scambio non solo di merci ma anche di idee e relazioni, attraverso attività culturali e aggregative, con l’obiettivo strategico di avvicinare le persone”, ha detto Mauro Orso, consigliere della Lista Sala.
“È una scelta coraggiosa per la nostra partecipata: si tratta di recuperare strutture che hanno un valore patrimoniale importante e rischierebbero di finire ammalorate. L’iniziativa consente di costruire progetti che hanno a che fare con la socialità, in un momento in cui aumenta la marginalità sociale: soprattutto gli anziani troveranno in queste strutture nuovi punti di riferimento. Auspichiamo che sia l’occasione per rafforzare progetti esistenti come il recupero delle eccedenze alimentari, fiore all’occhiello dell’amministrazione, rendendolo strutturale e continuativo”, ha affermato Francesca Cucchiara, consigliera di Europa Verde.
“Si tratta di una delle delibere più importanti dell’amministrazione”, ha esordito Enrico Fedrighini, consigliere del gruppo misto: “Prendiamo una decisione che investe in modo radicale l’aspetto urbanistico e ambientale, la vita e perfino il welfare in diversi quartieri. C’è un ragionamento di maggiore efficienza, ma si è andati anche oltre l’aspetto tecnico-procedurale, cambiando faccia a strutture direttamente collegate col territorio, la vita delle persone e la qualità urbana. La cosa importante sarà quella di attuare l’ordine del giorno, attivando un tavolo permanente dove il gestore Sogemi si confronterà con il Comune e i Municipi per dare risposte che non saranno uguali ovunque”.
Tornare al “calmiere” dei prezzi
Dal centrodestra Pietro Celestino, consigliere di Fratelli d’Italia, ha parlato di “possibile ottima soluzione” ricordando però che la funzione originaria dei mercati comunali coperti era stata il controllo del calmiere di prezzi al dettaglio, mentre per alcuni mercati le vicende sono state diverse: come corso XXII Marzo, “che è diventato un ristorante di alto livello”. Il consigliere di Fdi, annunciando l’astensione, ha ricordato che sarà importante vedere quello che sarà scritto nelle linee d’indirizzo: “Vogliamo che mantengano le funzioni storiche dei mercati comunali, e vedere come concretamente sarà promossa la socialità. La verità è che oggi gli anziani vanno all’Ipercoop di Bonola o di piazza Lodi e si riuniscono lì. Torniamo a farli riunire nei nostri mercati”. Per Celestino occorre anche chiedersi “cosa vogliamo fare di Sogemi, visto che si parla da tanto tempo di mettere sul mercato quote della partecipata”.
Una domanda che si è posto anche Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia, pur favorevole alla delibera: “Se poi privatizziamo Sogemi, faremo un bel regalo ai privati che l’acquisiranno”. Samuele Piscina, consigliere della Lega, ha ricordato che in passato alcune strutture erano state abbandonate, come l’ex mercato di Gorla, che ora è una Casa di Comunità. “Mi auguro che il conferimento a Sogemi produca qualcosa di positivo. Ma poiché quasi certamente Sogemi riassegnerà a terzi gli stalli, occorre preservare la possibilità per gli attuali commercianti di restare”.
Sviluppo condiviso col Comune
A essere conferiti a Sogemi saranno 15 mercati su 21, come ha chiarito in aula a Palazzo Marino l’assessora al commercio e attività produttive Alessia Cappello: quelli di cui il Comune ha attualmente la piena proprietà. Collegato alla delibera un ordine del giorno a prima firma di Natascia Tosoni (Pd) con cui si chiede che il futuro sviluppo dei mercati coperti di quartiere sia in ogni caso condiviso con il Comune e i Municipi.
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