Turismo sul vulcano
Erano nei pressi del Rifugio Galvarina. Soccorso un 48enne di Gravina che ha riportato una frattura al piede
Ancora una notte di interventi di soccorso per la Stazione Etna sud del Servizio Regionale Sicilia delCorpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas).
Anche nella notte appena trascorsa un grosso gruppo si è disperso nell’area a valle del Rifugio Galvarina ed un uomo di 48 anni, residente a Gravina di Catania, ha riportato una frattura del piede a causa di una caduta, interventi che si sommano al malore della notte scorsa ed ai 4 dispersi della medesima notte.Il Servizio Regionale Sicilia invita al totale e puntuale rispetto delle Ordinanze Sindacali emesse dai sindaci dei territori interessati dall’evento. Sul posto anche i Vvf ed il Sagf.
Il 48enne si è infortunato alla caviglia in località Monte Denza, nel territorio di Biancavilla (Catania) e l’intervento di soccorso si è concluso nelle primissime ore di oggi da parte dei militari della Stazione soccorso alpino della Guardia di finanza di Nicolosi in coordinamento con i volontari del Cnsas e con il 118. La richiesta di soccorso è giunta alle ore 23.50 circa alla Sala operativa che l’ha comunicata alla Stazione Sagf di Nicolosi. Il personale specializzato in coordinamento con i volontari del Cnsas e con il servizio sanitario 118, individuata l’area di intervento, si è recato sul luogo portando al seguito la motoslitta. Raggiunto l’ingresso del Demanio denominato ‘Milia-Filiciusa” i tecnici specializzati del Soccorso Alpino delle Fiamme Gialle hanno proseguito con il mezzo speciale stante l’abbondante presenza di neve e in meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il ferito, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore alla caviglia destra. Prestate le prime cure del caso, i soccorritori lo hanno posizionato sulla barella speciale e lo hanno trasportato presso il cancello della pista Altomontana ‘Filiciusa-Milia”, dove l’uomo è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale. “Nell’area dove si è verificato l’incidente – afferma il Sagf – lo spettacolo offerto dal magma e dal ghiaccio sta attirando molti curiosi. Il fronte lavico proveniente dalla bocca effusiva tra il cratere di Sud-Est e la Bocca Nuova ha superato la pista Altomontana e tagliato di netto la strada. Inoltre, la presenza di neve e ghiaccio e gli improvvisi cambiamenti meteorologici rendono particolarmente rischiosa la frequentazione di questi luoghi. Si raccomanda pertanto di mantenere una distanza di almeno 300 metri dalla zona della colata lavica evitando di esporsi a inutili rischi».
Il fronte lavico continua ogni notte ad essere preso d’assalto da migliaia di persone, che in maniera inadeguata, ignorano la pericolosità dell’evento e i rischi dell’ambiente innevato ghiacciato e frequentato in orario notturno, peraltro in assenza di competenze.Le recenti ordinanze sindacali, complice la totale assenza di controlli, non hanno portato naturalmentead alcun cambio di situazione ed ogni notte si verificano molteplici interventi di soccorso e gruppi dipersone disperse o gravemente infortunate che vedono le squadre di soccorso impegnate da notte fonda all’alba.
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