Equity Crowdfunding: l’Europa accelera, l’Italia si consolida

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L’equity crowdfunding continua a dimostrarsi uno degli strumenti più potenti per democratizzare l’accesso al capitale, soprattutto per startup e PMI. Nel 2024, il settore ha raggiunto dei risultati importanti nonostante le complessità contingenti, trainati dall’implementazione del regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Providers Regulation), che ha avviato un processo di armonizzazione del mercato europeo comunitario.

A confermarlo è l’European Equity Crowdfunding Landscape 2024 (eecl.eu), primo report di mercato pan-europeo, realizzato da Over Ventures con il supporto di Italian Tech Alliance. Con 318 campagne di successo e una raccolta complessiva che supera i 248 milioni di euro, il mercato europeo conferma il trend di ripresa, rendendosi più competitivo e attraente per investitori retail e istituzionali anche grazie alle innovazioni tecnologiche in atto. Il regolamento ECSP, entrato in vigore a novembre 2023, ha rimosso molte barriere legate ai finanziamenti transfrontalieri, facilitando l’accesso a capitali più diversificati per le startup europee.

Italia: un ecosistema in consolidamento

Nel panorama europeo dell’equity crowdfunding, l’Italia si conferma un attore di primo piano, rappresentando uno dei mercati più dinamici. Nel 2024, il nostro Paese ha visto 91 campagne chiudersi con successo, con una raccolta complessiva di oltre 53 milioni di euro. La size media dei round si è attestata attorno ai 581.000 euro, con campagne che spaziano da settori tradizionali come il Food & Beverage, trainato da progetti come Baladin (5 milioni di euro raccolti), a settori tecnologici più innovativi, come il MedTech e la Circular Economy.

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La diversificazione è stata una costante nel mercato italiano: dal Digital Health al Food & Agritech, i trend emergenti riflettono una crescente attenzione verso tecnologie sostenibili e healthcare accessibile.

Le piattaforme italiane come Mamacrowd (leader italiano), CrowdFundMe e Opstart hanno consolidato la loro posizione sul mercato, rappresentando più del 30% delle campagne complessive nel settore. Questo fermento dimostra che, seppur in crescita, il mercato italiano si muove verso una maggiore maturità e internazionalizzazione, seppur queste piattaforme non possano attualmente operare all’estero.

L’Europa: una crescita sostenuta e diversificata

Escludendo Regno Unito e Svizzera, che non aderiscono alla regolamentazione ECSP, il mercato europeo dell’equity crowdfunding ha registrato 318 campagne chiuse nel 2024, con una raccolta totale che supera i 248 milioni di euro. La size media dei round europei è stata di circa 780.000 euro, segno  più maturo rispetto a quello unicamente italiano, ma ancora frammentato in termini di distribuzione geografica.

La Francia si è confermata leader in termini di raccolta complessiva, con campagne che hanno totalizzato più di 85 milioni di euro, grazie a piattaforme come Crowdcube (leader europeo) e SoWeFund, particolarmente attive nel Fintech e nel Food & Beverage. Altri mercati come Spagna e Belgio stanno mostrando una andamento costante, con focus rispettivamente su Circular Economy e Life Sciences.

I settori emergenti includono il MedTech, che ha attratto circa il 15% della raccolta totale, e il Fintech, che continua a rappresentare un punto di forza in Europa. Questo trend dimostra che l’equity crowdfunding è sempre più considerato uno strumento cruciale per finanziare startup e PMI nei settori chiave dell’innovazione e della sostenibilità e può rappresentare non solo l’alternativa al tradizionale percorso VC, ma anche uno strumento complementare e versatile per startup, PMI e aziende con una community, per raccogliere capitali e farsi conoscere.

Campagne e piattaforme di successo

Tra le campagne europee di maggior successo troviamo:

  • Green-Got (fintech, Crowdcube): 5,2 milioni di euro.
  • Baladin (food & beverage, Mamacrowd): 5 milioni di euro.
  • dotLumen (life sciences, SeedBlink): quasi 5 milioni di euro.

Piattaforme come Crowdcube, Mamacrowd, Republic Europe e SeedBlink guidano il settore, stabilendo nuovi standard di professionalità e trasparenza e coinvolgendo aziende a diversi stadi di matuirtà.

Le sfide e le prospettive future

Nonostante i numeri incoraggianti, l’equity crowdfunding europeo deve ancora affrontare sfide legate alla scalabilità delle piattaforme e alla capacità di attrarre startup di qualità. Il regolamento ECSP rappresenta un passo avanti, ma sarà cruciale monitorare la sua evoluzione per garantire un accesso sempre più agevole ai capitali transfrontalieri.

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In Italia, il consolidamento delle piattaforme e l’ingresso di nuovi investitori istituzionali potrebbero dare ulteriore slancio al settore. Industry come il Food & Beverage, Life Science, il Tech e il Digital continueranno a trainare il mercato, mentre l’integrazione di tecnologie come blockchain e AI promette di migliorare ulteriormente l’esperienza utente e la trasparenza.

Il futuro del mercato europeo dell’equity crowdfunding

Il 2024 ha segnato una fase cruciale per l’equity crowdfunding europeo, caratterizzata non solo da una ripartenza in termini di raccolta e numero di campagne, ma anche da un’evoluzione strutturale del settore. I trend emergenti offrono uno sguardo su come questo mercato potrebbe trasformarsi nei prossimi anni, grazie all’adozione di modelli innovativi e alla convergenza con altri strumenti di investimento.

  • Platform as a Service per acceleratori e incubatori: una delle direzioni più promettenti è rappresentata dalla possibilità per acceleratori, incubatori e club di investitori di sfruttare le piattaforme di equity crowdfunding come un’estensione delle proprie attività. Negli Stati Uniti, esempi come Y Combinator e 500 Startups mostrano il potenziale di questo modello, con raccolte effettuate tramite piattaforme dedicate che consentono alle startup di accedere a capitali non solo dagli investitori istituzionali, ma anche dalla community. L’adozione di modelli simili in Europa potrebbe ampliare l’accesso ai finanziamenti per startup in fase early-stage, rafforzando l’ecosistema e accelerando il time-to-market.
  • Syndication e gruppi di angels: il crowdfunding sta diventando sempre più una leva per facilitare la collaborazione tra investitori angel. Modelli di syndication, dove gruppi di investitori possono co-investire in progetti promettenti, stanno acquisendo popolarità, soprattutto per settori come il Fintech e il MedTech. Questo approccio, già utilizzato da piattaforme come SeedBlink, può portare a una democratizzazione dell’accesso a deal di alto profilo, con un effetto positivo sia per le startup che per gli investitori.
  • Community funding e secondario: un caso emblematico nel 2024 è stato quello di Vestiaire Collective, che ha raccolto una parte del proprio round di finanziamento tramite una campagna su Crowdcube, coinvolgendo direttamente la propria community di utenti e clienti nella cap table. Questo modello di community funding non solo rafforza il legame tra l’azienda e i suoi utenti. La possibilità di includere i propri clienti come azionisti sta diventando una leva strategica per le aziende consumer-oriented.
  • Tokenizzazione e co-investimento con top VC: un altro fronte di innovazione è rappresentato dalla tokenizzazione delle quote, che potrebbe semplificare e democratizzare ulteriormente l’accesso agli investimenti. L’idea di co-investire con fondi di venture capital di alto livello è già stata testata con successo, aumentando la fiducia degli investitori retail e creando un effetto trainante sulle campagne. Questo approccio non solo migliora la trasparenza, ma favorisce anche una maggiore scalabilità delle raccolte.

Prospettive per l’equity crowdfunding europeo

Il 2024 ha rappresentato un punto di svolta per l’equity crowdfunding europeo, che si prepara a un futuro caratterizzato da maggiore integrazione con strumenti di investimento tradizionali e da sinergie più profonde con le community. Se queste tendenze continueranno a evolversi, il mercato potrà non solo consolidare il proprio ruolo nel panorama finanziario, ma anche diventare un motore cruciale per l’innovazione e la crescita economica in Europa.



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