I valori non sono ancora tutti ufficiali, mancano alcune circolari INPS in qualche caso, altri non sono completi dei decreti attuativi: ecco qualche chiarimento sul rapporto tra la concessione di bonus e le soglie ISEE per il 2025.
Fatto sta che in molti stanno già predisponendo le carte necessarie a produrre le varie richieste ancora la circolare Inps relativa, molti cittadini con basso reddito stanno predisponendo i propri Isee da presentare.
Ma tutti parlano di ‘limiti’ e ‘fasce’ relative a Isee, ma chiariamo un attimo cos’è l’Isee e come viene rilasciato. L’isee viene rilasciato da soggetti specifici accreditati e farlo, commercialisti e CAF e in alcuni casi può essere anche ricavato da quello precompilato che si trova nei nostri canali ufficiali di Agenzia delle entrate, dove troviamo anche dichiarazione dei redditi annuale.
Che cos’è l’ISEE?
Specificamente l’Isee è un acronimo che individua un Indicatore di Situazione economica Equivalente, ed è uno strumento che ci permette di misurare quale sia la condizione economica del nostro nucleo familiare in ragione dei nostri possedimenti e del nostro reddito. Potremmo definirlo, in altre parole un indicatore del benessere familiare, viene calcolato mettendo in relazione il rapporto della Situazione Economica ovvero l’ISE dato dalla somma dei redditi e dal 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari di tutti i componenti del nucleo familiare con dei parametri di equivalenza ben definiti.
Per ottenerlo il cittadino deve produrre una serie di documentazione che attesti appunto la propria situazione per l’Isee di quest’anno i dati sono quelli relativi allo scorso anno, cioè fino al 31/12/2024. Si inizia da estratti conto bancari e postali con saldo finale e giacenza media al 31/12/2024, alla documentazione completa inerente il possesso di eventuali investimenti finanziari come titoli di stato, obbligazioni, azioni e polizze assicurative con indicati saldo o premi riscattabili al 31/12/2024. Va poi dichiarato i proprio patrimonio immobiliare al 31 dicembre 2024, quindi se a casa è di nostra proprietà totalmente o anche solo parzialmente. Vanno presentate anche eventuali Visure catastali o atti notarili per immobili posseduti all’estero, se abbiamo una abitazione sulla quale grava un mutuo, va aggiunta anche una Certificazione del debito residuo dei mutui.al 31/12/2024 residua. A completare la panoramica e questa misurazione del nostro stato economico anche le targhe di veicoli e imbarcazioni intestati a noi.
Chi si troverà, alla fine di questi calcoli, ad avere un indicatore Isee compreso tra 15.000 e 25.000 euro, in molti casi potrà beneficiare di misure di sostegno e supporto in molte situazioni del quotidiano. Controllare quali siano le agevolazioni accessibili in base al proprio indicatore economico è, a nostro avviso, fondamentale per non perdere opportunità importanti.
Bonus e ISEE 2025: tra novità e conferme
Andiamo ad analizzare insieme tutti i bonus e le agevolazioni disponibili per chi rientra in questa fascia di reddito, cercando di comprendere quali misure possano fare al caso vostro e quali invece non spettano per il 2025, in termini di cosiddetti ‘bonus’.
In realtà molte agevolazioni riguardano fasce reddituali davvero bassissime, tanto che viene da domandarsi come sia possibile, oggi, vivere con Isee sotto i 6.000 euro ad esempio, con redditi davvero bassi, che fanno venire qualche dubbio sulla effettiva trasparenza dell’autodichiarazione e sulla regolarità di tutti i compensi che di fatto garantiscono la sopravvivenza a quei dati nuclei familiari.
Per i servizi sociali di molti comuni, con un Isee compreso tra 15.000 e 25.000 euro ci si trova in una situazione intermedia: non si può parlare di un Isee basso, il che esclude automaticamente l’accesso a molti sostegni destinati alle famiglie con redditi più bassi, come l’Assegno di inclusione, il Supporto per la formazione e il lavoro (che riconosce un bonus di 500 euro per i disoccupati) e la Carta Dedicata a Te, destinata all’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. Fortunatamente, questo livello di Isee che comunque non si può ritenere alto, permette l‘accesso ad alcuni bonus di cui poter usufruire.
Bonus nuovi nati e agevolazioni per i genitori
Iniziamo dall’indennità speciale di 1.000 euro, una tantum – cioè che si può ritirare una sola volta – destinata per i nuovi nati. Il limite Isee richiesto è di 40.000 euro. Questa è una misura nuova, del 2025, e può essere considerato un vero e proprio sostegno legato alla natalità, stimolato dall’intento di superare la crescita demografica ‘zero’ che il nostro Paese sta registrando. L’assegno è riservato a chi diventa genitore nel corso di quest’anno, e oltre a riguardare i figli nati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2025 riguarda anche i figli adottati, sempre nel corso di questo anno.
Le mamme disoccupate, che non hanno copertura previdenziale obbligatoria e quindi non hanno diritto al congedo di maternità, sono sostenute con il cosiddetto bonus mamme disoccupate anche loro. Per loro l’Isee non deve superare i 20.380 euro circa, valore aggiornato nel 2025 per effetto della rivalutazione. La domanda va presentata al proprio Comune di residenza, Il valore nel 2025 dovrebbe essere di circa 407 euro riconosciuto per un massimo di 5 mensilità, quindi fino a un totale di 2.035 euro.
Sempre nell’ottica di sostegno ai genitori e alle famiglie, con l’Isee preso in considerazione, compreso tra i 15.000 e i 25.000 euro si ha diritto anche al bonus nido, ossia al rimborso delle spese affrontate per la frequenza agli asili nido, sia pubblici che privati, per i figli di età inferiore ai 3 anni. Il rimborso ha un tetto massimo, che per coloro che rientrano nella fascia individuata è pari ad un budget annuo di 3.000 euro, erogabile su base mensile in corrispondenza delle rette da corrispondere alla struttura scolastica, fino a 272,73 euro per 11 mensilità. Per i figli successivi al primo, purché nati a dal 2024 in avanti ed in presenza di almeno un altro minore di 10 anni in famiglia, il rimborso per l’asilo nido risulta incrementabile, per chi ha un Isee che non supera i 25 mila euro, sono previsti fino a 3.600 euro l’anno di rimborso, con una rata mensile di 327,27 euro mensili.
Esonero tassa iscrizione alle scuole superiori
Isee necessario anche per decidere l’esonero della tassa d’iscrizione alle scuole superiori. A questo proposito il riferimento normativo è il decreto del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca n. 370 del 2019 che ha previsto l’esonero totale del pagamento delle tasse scolastiche per gli studenti del quarto e quinto anno di scuola secondaria di II grado (superiori) che fanno parte di un nucleo familiare con Isee di 20.000 euro. Con Isee fino a 20.000 euro si rientra anche nella no tax area per l’Università, ossia la soglia entro cui è possibile non pagare le tasse altrimenti previste, tutte le Università hanno poi tasse suddivise per fasce di isee progressive.
Carta cultura giovani
Come spiegato nel nostro articolo, Carta cultura giovani che spetta solo a chi appartiene a un nucleo familiare con Isee inferiore a 35 mila euro. Ad averne diritto nel 2025 sono coloro che hanno compiuto 18 anni nel 2024, quindi i nati nel 2006, un sostegno di 500 euro da utilizzare per l’acquisto di libri, biglietti per musei e concerti e qualsiasi altro materiale o servizio utile per arricchire il bagaglio culturale del neo maggiorenne. Non ci sono limiti economici, invece, per il bonus di 500 euro che spetta ai diplomati con il massimo dei voti, la cosiddetta Carta del merito.
Bonus bollette
Altro aspetto che mette in difficoltà molte famiglie è quello delle utenze domestiche, le bollette sempre più ‘pesanti’ incidono pesantemente sulle famiglie. Per aiutare è stato istituito il bonus sociale che riduce gli importi delle bollette di luce, gas e acqua. L’isee in questo caso non deve superare i 9.530 euro. Tuttavia, nel caso delle famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, il limite Isee si innalza a 20.000 euro.
Bonus animali domestici
Infine molti attendono con ansia il debutto, previsto nel 2025, di un bonus dedicato agli animali domestici. Le coperture economiche a risultano già stanziate con la per legge di Bilancio dello scorso anno ma i fondi sono fermi in mancanza del decreto attuativo del ministero della Salute.
Il nuovo bonus, riconosciuto ai padroni di cani, gatti e agli altri animali di affezione, dovrebbe prevedere un Isee che non supera i 16.215 euro. Il sostegno prevedrà, probabilmente, il rimborso per le spese veterinarie sostenute, tanto per controlli quanto per le operazioni, come pure per l’acquisto di farmaci.
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