tassi di rendimento, codice ISIN e come comprarli

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Oggi, lunedì 17 febbraio, alle ore 9 parte la prima emissione dei Btp Più 2025. Si potranno acquistare da oggi fino alle ore 13:00 di venerdì 21 febbraio. La durata è di otto anni, con tasso di rendimento crescente (il meccanismo step-up delle cedole). Il tasso sarà del 2,80% nei primi quattro anni e poi del 3,60%. A metà della durata ci sarà anche la possibilità di ottenere un rimborso. Il codice ISIN è IT0005634792.

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Oggi, lunedì 17 febbraio, alle ore 9 si dà il via alla prima emissione dei Btp Più 2025 con il primo giorno d’asta. Potranno essere acquistati da oggi fino alle ore 13:00 di venerdì 21 febbraio. Il codice ISIN è IT0005634792. La durata dei titoli di Stato è di otto anni con tasso di rendimento crescente, grazie al meccanismo step-up delle cedole che fa sì che nei primi quattro anni il rendimento sia più basso e poi aumenti: prima il 2,80%, poi il 3,60% per i successivi quattro anni. Chi li compra durante questa prima emissione avrà anche la possibilità di ottenere un rimborso, parziale o totale, quando si arriverà alla metà della durata dei titoli.

Sarà possibile acquistare i Btp Più sulla piattaforma Mot di Borsa italiana. I titoli sono riservati al mercato retail, quindi ai piccoli risparmiatori privati, e possono convenire soprattutto a chi preferisce avere una rendita garantita – anche se con un rendimento piuttosto contenuto – nei prossimi anni, con la possibilità come detto di un rimborso dopo il primo quadriennio. Il taglio minimo che si può acquistare è di mille euro.

Btp Più, al via oggi l’asta: come funzionano i titoli di Stato

Come tutti i titoli di Stato, i Btp Più 2025 consistono sostanzialmente in un prestito effettuato allo Stato italiano. In cambio, questo si impegna a pagare un certo interesse (detto tasso di rendimento) sotto forma di cedole trimestrali. In questo caso, le cedole saranno emesse ogni tre mesi per un periodo di otto anni. Chi acquista i Btp Più quindi investe una somma che poi recupererà nel tempo, insieme agli interessi.

Quali sono i tassi di rendimento minimi

Il guadagno che può ottenere chi investe nei Btp Più dipende dal loro tasso di rendimento. I tassi di rendimento minimi sono già stati comunicati: saranno del 2,80% per i primi quattro anni, e del 3,60% per i successivi quattro.

Si parla di tassi minimi perché è possibile che il rendimento aumenti ancora. I tassi definitivi verranno comunicati solo dopo la chiusura dell’emissione, venerdì 21 febbraio alle ore 13. In tutti i casi, i tassi definitivi potranno solo essere uguali o più alti di quelli già resi noti. Non potranno essere più bassi: se così non fosse, si rischierebbe di penalizzare chi ha già comprato i titoli.

Chi può acquistare i Btp Più e come sottoscriverli

I Btp Più sono titoli di Stato per il mercato retail, come altri titoli simili emessi negli ultimi anni, ad esempio i Btp Valore. Questo significa che possono acquistarli solo i piccoli risparmiatori privati. Sono esclusi dall’emissione iniziale i grandi fondi e gli acquirenti istituzionali.

Proprio perché i titoli sono pensati per piccoli risparmiatori privati, il taglio minimo per entrare nel mercato dei Btp Più è piuttosto basso: almeno mille euro. Questa è la somma minima che si dovrà spendere per comprare dei titoli, mentre non c’è un massimo stabilito.

L’acquisto si potrà effettuare sulla piattaforma Mot di Borsa italiana. Sarà accessibile tramite il proprio home banking, se il servizio è abilitato al trading online, oppure ci si potrà recare in banca o alle Poste (a seconda di dove è registrato il proprio conto). Per comprare i Btp Più bisognerà conoscere il loro codice ISIN: IT0005634792.

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Durata e rimborso dei Btp Più 2025

I Btp Più 2025 durano per otto anni. Chi li compra da oggi quindi otterrà gli interessi tramite le cedole trimestrali fino al 2033. Come detto, i tassi di rendimento aumenteranno nel tempo grazie al meccanismo di step up: saranno più bassi nei primi quattro anni, e più alti nei successivi quattro.

La particolarità dei BtP Più è che, a differenza di altri titoli di Stato simili, permetteranno anche di ottenere un rimborso. Passati i primi quattro anni, e prima che scattino le cedole più ‘ricche’ con tassi di rendimento più alto, si potrà ottenere un rimborso totale o parziale della somma pagata. Naturalmente questo impedirà di ricevere le successive cedole. Il periodo per chiedere il rimborso, per la precisione, sarà dal 29 gennaio al 16 febbraio 2029.

Quanto sono tassati i Btp Più

Come tutti i titoli di Stato, i Btp Più 2025 offrono alcuni vantaggi economici anche dal punto di vista fiscale. Innanzitutto, i guadagni ottenuti con le cedole trimestrali subiscono una tassazione agevolata. Si paga solamente il 12,5%, un’aliquota ben più bassa di quella prevista per altri tipi di redditi. In più, quegli stessi guadagni non vengono calcolati quando si parla di imposte di successione: sono del tutto esenti.

Infine – e questa è una novità introdotta da quest’anno – ci sarà anche un effetto positivo sul calcolo dell’Isee. Dal 2025, infatti, tutti i Btp non saranno considerati quando si calcola l’Isee. Lo stesso vale per i Bot, gli altri titoli di Stato, i libretti di risparmio postale e i buoni fruttiferi postali.

Di fatto quindi ci si troverà ad avere un Isee più basso di chi ha lo stesso patrimonio e le stesse entrate, ma non ha investito in titoli di Stato. Questo a sua volta potrebbe permettere di accedere a maggiori agevolazioni e pagare meno in altri ambiti della vita quotidiana. Questa esenzione comunque ha un limite: si può escludere dal calcolo dell’Isee al massimo un valore di 50mila euro.





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