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Anche se l’agricoltura non è l’attività prevalente nell’Alto Garda e Ledro, la Coldiretti chiede ai prossimi amministratori pubblici “maggiore coinvolgimento”, “maggiore rispetto per il nostro settore”, ma soprattutto “maggiore rispetto per i terreni agricoli”. Così, diretto e schietto, Romano Calzà, presidente della Coldiretti Alto Garda e Ledro, ha lanciato il suo personale appello durante la prima puntata della trasmissione “La Busa Match”, il nuovo programma di approfondimento e attualità, trasmesso in diretta sul canale Youtube di Telegarda Trentino.
Nello studio TV di Arco il presidente Calzà ha illustrato lo stato di salute del settore: “Coldiretti ha più di mille fascicoli aziendali, con più di 300 aziende iscritte in Prima e in Seconda – ha detto – l’anno scorso sono stati assunti più di 450 dipendenti stagionali. Le produzioni spaziano dai 150mila quintali di mele, ai 100mila quintali di uva e poi varia, ai 20/30mila quintali per l’oliva, quest’ultima produzione è altalenante, in base alla stagione”.
Agricoltura biologica e aziende Under-30
“Siamo la terza zona del Trentino per quanto riguarda l’agricoltura biologica – ha precisato – ogni anno abbiamo più di 50mila quintali di latte prodotti sul territorio, soprattutto in val di Ledro, addirittura 10quintali al giorno di latte di capra, soprattutto in val di Ledro. E, cosa molto importante, che fa riflettere, aziende agricole e zootecniche condotte da giovani, under 30 anni. Questa è una risorsa non indifferente per quanto riguarda la zootecnia della val di Ledro”. Nell’Alto Garda si sta tornando alla produzione integrata e alla lotta integrata, come sta avvenendo nel resto del Trentino”.
Vantaggi e criticità
“Negli anni c’è stato un forte incremento e interesse verso il biologico. Come disciplinare della nostra cooperativa, abbiamo dato degli incentivi alle aziende agricole, che andava dai 2 ai 3mila euro/pro ettaro per trasformarsi da integrato a biologico. Con il cambiamento climatico, con la problematica della burocrazia, insostenibile soprattutto per le piccole/medie aziende, e soprattutto per il calo di produzione e del prezzo di vendita del prodotto biologico, che ha un prezzo altalenante, si sta tornando alla produzione integrata”
Importanza della promozione dei prodotti del nostro territorio all’interno di alberghi e ristoranti dell’Alto Garda Trentino
“Sarebbe molto interessante vedere nelle tavole i prodotti agricoli trentini, ma soprattutto della nostra zona, pensiamo all’olio, alla produzione di vino. Nel campo del vino abbiamo cantine guidate da giovani viticoltori che fanno eccellenze, sia nell’olio che nel vino. Fa specie sapere che magari esportano all’estero e non riescono a vendere sul territorio. Sarebbe una promozione del territorio importante. Per il tipo di turismo che abbiamo nella nostra zona, vocato all’outdoor, che passa in bici in mezzo a vigne e olivi, ritrovare i prodotti sulla tavola sarebbe la migliore promozione del territorio. Sarebbe importante che i grandi distributori avessero una nicchia di prodotti del territorio, perché è impensabile che il ristoratore o l’albergatore possa avere anche il tempo di andare a cercare il contadino o le aziende agricole”.
Cosa chiede Coldiretti ai prossimi amministratori per il futuro?
“Chiediamo soprattutto maggior coinvolgimento sulle problematiche del settore dell’agricoltura. Come associazione di categoria noi chiediamo a tutti gli amministratori di essere coinvolti ogni volta che si parla di agricoltura. Perché la nostra associazione ha tantissimi iscritti, per ogni ambito e su tutto il territorio. Siamo partiti dall’idea che non vogliamo fare proteste, ma vogliamo fare proposte. Non tutte possono essere accolte, ma chiediamo maggiore rispetto per il nostro settore”.
Come il rispetto del territorio agricolo.
“Abbiamo delle aziende agricole, condotte da giovani, che fanno fatica a reperire nuovo terreno agricolo per poter ampliare la propria azienda. Noi non siamo contrari al progetto di costruire una strada, una ciclabile o una zona residenziale. Se c’è bisogno di qualche cosa bisogna farla, ma quando si fa un determinato progetto bisogna pensare anche al terreno agricolo”.
Nell’Alto Garda e Ledro si nota una discrasia, una particolarità.
“Una buona parte del territorio agricolo dell’Alto Garda, in special modo quello pianeggiante, non è in mano agli agricoltori. Il 70% del terreno agricolo è proprietà di non agricoltori, di qualunque cittadino che è libero di avere quella proprietà. Ovviamente a questi signori interessa poco la valorizzazione del prodotto e del terreno agricolo . Se trovano un’opportunità per valorizzarlo economicamente ognuno fa i propri interessi”.
Spreco di terreno agricolo, dunque?
“Soprattutto per quello che riguarda agriturismi e attività legate al turismo: un maggiore controllo e salvaguardia di queste attività, come gli agriturismi, pensate all’inizio come attività per integrazione al reddito dell’azienda agricola e poter sostenere la famiglia. Purtroppo nell’Alto Garda vediamo il fenomeno contrario: persone che acquistano il terreno, ma non per fare attività agricola, ma per costruire agriturismi e fare attività legate al turismo. Io dico di fare maggiore attenzione. Se uno vuole fare attività turistica che faccia l’albergatore, che faccia un’altra attività, ma non usi l’agricoltura per fare turismo, così si rovina tutto il comparto agricolo”.
Sul collegamento viario “Loppio-Busa”.
“Noi abbiamo chiesto di far costeggiare la strada lungo il Sarca, perché così non si costruiscono altre attività. Perché se la costruiranno in un’altra zona arriverà subito la compagnia petrolifera di turno che vorrà costruire un distributore di benzina e da lì in poi costruiranno altre attività. Alle amministrazioni locali e provinciali chiediamo una maggiore tutela dei terreni agricoli. La strada si deve fare, perché anche noi ci arrabbiamo per le code. Serve una strada snella, ma bisogna salvaguardare il territorio agricolo. Parere positivo anche sul progetto di parcheggio di attestamento, verso la discarica della Maza. Giusto farlo in roccia per salvaguardare 4/5 ettari di terreno agricolo”.
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