L’ex presidente Fouzi Hadj latitante e ricercato dopo la condanna definitiva a 4 anni, 3 mesi e 19 giorni di reclusione per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta

Adesso, dopo il terzo grado di giudizio della giustizia italiana, la condanna per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta e’ stata definitivamente inflitta nei confronti dell’ex presidente della Lucchese, il siriano Fouzi Ahmad Hadj, nato in Siria il 27 luglio 1953 e che nel 2005 era giunto a Lucca come il possibile, presunto salvatore della storia della Pantera.

Hadj, anche grazie ad una campagna stampa on-line che costantemente ne tessiva le potenzialità economiche, venne accolto dai tifosi rossoneri come un vero e proprio salvatore della causa.

Una situazione che nel giro di pochi anni ha messo in luce le evidenti carenze e anche le tante, troppe bugie raccontate ai tifosi attraverso vari siti on-line, ma anche da alcuni organi di stampa.

Non tutti, intendiamoci, visto che durante il periodo di crisi massima, diverse testate giornalistiche lucchesi avevano sottolineato e messo in serio dubbio certe affermazioni, dichiarazioni e proseliti sottoscritti a gran voce da personaggi ormai ampiamente noti.

Gente che della Lucchese non frega niente ma che, nonostante fossero al corrente di avere a che fare con l’ennesimo cialtrone avventuriero, non hanno mai mancato occasione per lodarne potenzialità imprenditoriali e ribadire i possibili denari, le garanzie derivate da presunti possedimenti minerari, di diamanti ecc, che avrebbero potuto permettere al club di tornare a vivere momenti gloriosi come in passato.

Tutte balle, tutta fuffa.

Dopo tre anni dall’insediamento della nuova dirigenza targata Hadj, la società venne estromessa dal campionato di serie C, subendo l’ennesimo fallimento, tracollo, che porto’ il club ad un fallimento, visti i proseliti, decisamente inaspettato.

Adesso, dopo il terzo grado di giudizio, l’ex presidente della Lucchese Fouzi Ahmad Hadj e’ stato condannato, in via definitiva, a 4 anni, 3 mesi e 19 giorni di reclusione.

Sentenza inappellabile emessa dalla procura generale di Firenze che, pero’, vede il personaggio siriano irreperibile.

Ad oggi, dunque, Fouzi Hadj risulta un latitante ed è attualmente ricercato dall’Interpol affinché, in seguito alla sentenza divenuta definitiva, sconti la pena detentiva in italia, luogo in cui e’ avvenuta la truffa fiscale e la bancarotta fraudolenta nei suoi confronti.

Questo e’ quanto. Da parte nostra non abbiamo altro da aggiungere, anche se, parliamoci chiaro: sappiamo per filo e per segno chi ha sempre sostenuto tale personaggio soprattutto mediaticamente. Un sostegno che in molti, moltissimi tifosi ed appasionati della Lucchese hanno sfortunatamente confuso con interessi personali e di bottega, come spesso capita in determinate circostanze. Specialmente se chi parla e racconta di Lucchese, pensa a tutto meno che alla squadra della nostra città, ma solo al vil denaro….

Concludiamo questo breve racconto impietoso, riportando, di seguito, l’intervista che il sottoscritto fece il pomeriggio della giornata del tracollo definitivo della gestione Hadj, presso gli uffici del club che erano di fronte al cimitero di Lucca.

Nello specifico, parlammo direttamente con il Dott. Massimo Kutufa, amministratore delegato dell’As Lucchese Libertas.

Ricordiamo che, in contemporanea alla nostra intervista, stavano uscivando on line articoli che raccontavano tutt’altro, ovvero che tutto andava bene e tutto sarebbe stato sistemato, grazie ai fondi a disposizione del presidente Hadj e alle sue miniere di diamanti in Africa.

Lo stesso presidente, lo ricordiamo, che venne arrestato dalla Guardia di Finanza mentre fingeva di essere un manutentore -idraulico di una piscina nel nord Italia.

Primo Luglio 2008, eravamo presenti in tre, il sottoscritto per Tifolucchese.com, Stefano Cordeschi per Calciopress.it e un grande tifoso rossonero di cui non ricordo il nome, ma che a breve aggiungero’…..sempre se vorrà testimoniare la sua presenza il quel sciagurato luogo di pianto. Perche, non ve lo nego, quando sono uscito dagli uffici, piangevo per la rabbia….

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