In Campania si registrano cinquemila morti cardiache all’anno

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La realizzazione di una mappa dei punti cardioprotetti, l’educazione dei giovani sull’uso del defibrillatore e la formazione continua delle persone, a partire dalle forze dell’ordine, al fine di rendere la città più sicura, sono stati i temi centrali del convegno “Cuore al Centro: Strategie e Innovazioni per la Cardioprotezione” svoltosi sabato mattina a Palazzo di Città di Salerno, presso il Salone dei Marmi. Avviare tempestivamente le manovre di soccorso tramite il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore aumenta significativamente le probabilità di sopravvivenza rispetto alla sola compressione toracica. L’incontro, tenutosi nel Salone dei Marmi alla presenza di numerosi studenti, è iniziato con un minuto di raccoglimento in memoria di Liliana Piscopo, una giovane di 35 anni colpita da morte cardiaca improvvisa. Ad impreziosire questo momento di raccoglimento, la presenza della professoressa Beatrice Sica, del Liceo Scientifico “Giovanni Da Procida”, che ha condiviso una toccante testimonianza riguardo alla morte improvvisa di sua figlia Liliana. Tra i partecipanti all’evento vi erano l’assessore alla pubblica istruzione Gaetano Falcone, il professor Maurizio Santomauro, presidente nazionale GIEC, la dottoressa Carla Riganti, specialista in medicina legale, il dottor Carmine Landi, cardiologo, e la vicesindaca di Salerno, la dottoressa Paky Memoli. “Il cuore, scientificamente, è il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni ai tessuti e agli organi del nostro corpo per nutrirli e scambiare anidride carbonica – ha commentato la vicesindaca, a margine dell’iniziativa –. È una pompa che porta il sangue ricco di ossigeno a tutto il corpo. L’impulso elettrico cardiaco da parte del nodo seno-atriale che si trova nella camera superiore destra, cioè dell’atrio e qui dall’atrio destro si dirama quello sinistro provocando la contrazione e spingendo il sangue nelle camere inferiori, nei ventricoli. Quando c’è un arresto cardiaco per un’aritmia, si interrompe la normale attività del cuore, la rianimazione cardio-polmonare: la defibrillazione è un dispositivo che invia una scarica elettrica al cuore può salvare una vita ed evitare danni cerebrali. L’uso tempestivo del defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte. È fondamentale avere l’accesso rapido ad un defibrillatore per salvare vite umane. L’obiettivo è fare formazione e informazione scientifica per aumentare i tassi di sopravvivenza ad un arresto cardiaco improvviso”. “Un dato importante che non va dimenticato – ha proseguito la Memoli – è che in regione Campania la morte cardiaca improvvisa colpisce circa 5000 abitanti ogni anno. I dati disponibili in letteratura scientifica ci indicano che la precocità della defibrillazione è un fattore determinante per aumentare la sopravvivenza. La recente legge del 3 aprile del 2001, numero 120 dello Stato italiano, ha consentito al personale infermieristico e non sanitario di defibrillare, considerato fino ad allora esclusivo un atto medico. Ad integrazione della legge numero 120, c’è una seconda legge, la numero 69 del 15 marzo 2004, nella quale viene chiarito che l’uso del defibrillatore è consentito solo al personale sanitario e non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nell’attività di rianimazione cardiopolmonare. La legge 116 del 2021 concede l’uso del defibrillatore perfino a chi non ha avuto nessuna formazione nei casi in cui non ci sia nessun soccorritore formato. L’elemento chiave che ha consentito di formulare la legge è riconducibile allo sviluppo tecnologico che garantisce la sicurezza dei defibrillatori. Infatti, se il ritmo cardiaco è registrato e non richiede la scarica, il defibrillatore non si limita ad avvertire l’operatore, ma frena eventuali impropri tentativi tramite il blocco del proprio dispositivo”. “I defibrillatori possono essere adoperati da chiunque sia stato addestrato all’uso – ha concluso la vicesindaca Paky Memoli – anche perché il defibrillatore deve essere sottoposto a corretta taratura e costante manutenzione. La Food and Drug Administration, l’americana FDA, ha approvato nel luglio guida del 2020 l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno anche nei bambini e nei neonati. Ogni battito conta, agisci con coraggio, la tua azione fa la differenza”.



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