Giovani in crisi tra bullismo, ansia ambientale e dipendenze

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GENERAZIONI – Tutto ha avuto origine con il crollo della classe media e le difficoltà delle famiglie. Gli adolescenti come i ragazzi più grandi hanno comportamenti autolesionistici con l’uso di droga, alcol e fumo. Si formano piccole bande che si scontrano brandendo coltelli. Nelle Marche quasi mille i reati degli under 25 anni commessi nel 2024



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Ugo Bellesi

di Ugo Bellesi

Cosa sta succedendo ai nostri ragazzi? Notizie sempre più allarmanti arrivano dal mondo giovanile. «Il tema delle tossicodipendenze e delle dipendenze patologiche sta acquistando nelle Marche (e non solo) una dimensione veramente preoccupante. Riguarda fasce giovanili di un’età sempre più bassa. Sono presi in carico dal nostro sistema sanitario regionale 5.500 ragazzi per droghe pesanti, oltre 1.200 per droghe leggere, tipo cannabis, ed è preoccupante il fenomeno delle dipendenze patologiche dovute al computer, alla console e ad altri comportamenti». Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini. Non meno categorico è stato il direttore del Dipartimento dipendenze patologiche della Asl di Macerata, Gianni Giuli, il quale ha sottolineato: «La prima dipendenza che si incontra nel territorio è l’abuso di alcol anche sotto i 18 anni, la droga più usata è la cannabis in quanto la disponibilità di questa sostanza sul web è elevatissima, circa 4mila tipi.

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Ci sono gli allucinogeni che ritornano e aumenta l’uso di cocaina con all’orizzonte l’allarmante pericolosissimo fentanyl».

Sono circa 1.500 i pazienti in carico ai tre servizi territoriali. Tutto ciò significa che i ragazzi sottovalutano gli effetti gravissimi della droga ma è preoccupante anche l’abuso di alcol, fumo e farmaci da banco utilizzati impropriamente. Per quanto riguarda la prima ubriacatura oltre il 30% degli intervistati ammette di averla fatta prima di 15 anni e il 64% tra i 15 e i 17 anni. Tra le ragazze queste percentuali sono spesso maggiori. Per quanto riguarda il fumo una statistica nazionale ci dice che la percentuale della popolazione italiana che fuma abitualmente dai 14 anni è pari al 24%. L’uso di tabacco coinvolge oltre 1,2 milioni di giovani, quasi il 50% della popolazione studentesca. Secondo uno studio finlandese se il vizio del fumo inizia intorno ai 16/24 anni possono insorgere gravi patologie cardiache in tempi brevi.

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Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità

Quello che preoccupa maggiormente è il fenomeno del bullismo a scuola e non solo. Atti di bullismo vengono realizzati sia da ragazzi che da ragazze con aggressioni fisiche, minacce, furti e danneggiamenti che spesso si concretizzano in veri e propri reati.

Sono stati segnalati pure casi in cui le “vittime” prescelte vengono accerchiate da bande di ragazzini anche minorenni che le terrorizzano con estorsioni e minacce. Più spesso queste “bande” si affrontano nel cuore della notte, a volte anche in centro abitato, e sovente qualcuno estrae un coltello e qualcuno dei “rivali” rimane ferito.

In pratica si tratta di “baby criminali” che sta preoccupando anche la Procura minorile di Ancona, dove i procedimenti penali (specialmente rapine ed estorsioni) tra il 2022 e il 2023 sono aumentati del 44% L’avvocato Andrea Nobili, presidente della Camera minorile di Ancona, sostiene che il disagio giovanile deriva da una pluralità di fattori come «la carenza educativa familiare».

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Nel 2024 sono stati 983 i minorenni e giovani fino a 25 anni coinvolti in procedimenti penali e presi in carico dai servizi sociali. Di questi 983 i giovani presi in carico per la prima volta sono stati 421 con una percentuale del 30%. Cifra che, considerando il numero di abitanti, porta le Marche al primo posto in Italia. L’avvocato Nobili sostiene che «i giovani sono ingurgitati dai social e dalla rete attraverso i quali diventano spesso vittime di modelli comportamentali devastanti».

È molto diffuso nelle Marche il gioco d’azzardo online tanto che nel 2023, nella nostra regione, sono stati spesi tre miliardi e mezzo. Cifra che, pro capite, è pari a 1.888 euro. Inoltre risulta che sono Sarnano e Morrovalle i centri in cui si spende nell’azzardo più del doppio di altri Comuni. Sono dati forniti dall’Agenzia monopoli e dogane. La preoccupazione maggiore è per il fatto che in questo fenomeno sono sempre più coinvolti giovani e giovanissimi. Ciò è tanto più grave perchè l’azzardo spesso risulta essere la porta di ingresso per altre patologie.

Per i giovani e i giovanissimi altro problema è costituito dalla sessualità. «La pornografia – ha detto Rosalba Zannini, psicologa e psicoterapeuta, dirigente del Consultorio della Ast di Macerata – spesso è il primo approccio alla sessualità per molti adolescenti, alimentando false aspettative e insicurezze».

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Andrea Nobili, presidente della Camera minorile di Ancona

Da ciò emerge la necessità di intensificare gli interventi educativi e di supporto ai ragazzi. Anche Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche, ha sottolineato che «molti ragazzi entrano in contatto con la pornografia già a partire dai 12 anni trovando in essa la prima fonte di informazione sulla sessualità. Questo approccio precoce e problematico offre una visione distorta, violenta e fuorviante della realtà con conseguenze negative sul loro sviluppo».

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Da ciò sorge la necessità di una educazione sessuale nella scuola iniziando dalle medie. Si tratta di una educazione indispensabile anche per Federica Guercio, delegata per l’Ordine sulla psicologia scolastica perché «gli stereotipi di genere tra i giovani restano radicati. Molti ragazzi vivono de relazioni affettive con un’idea di possesso, mentre le ragazze spesso accettano compromessi per compiacere il partner».

Ma anche i giovani che hanno superato l’adolescenza e affrontano gli studi universitari presentano dei problemi, tanto da dover ricorrere ad una consulenza psicologica. Si tratta di stati d’ansia e tristezza prima di sostenere gli esami, il che può portare a demotivarsi e quindi a bloccare il corso di studi. Ma c’è anche il fenomeno di coloro che si impegnano al massimo nell’approfondire la materia di esame dedicandovi tutto il loro tempo al fine di non deludere i genitori. E questo li porta ad uno stress insostenibile. È proprio per far fronte a questi stati d’ansia, di mancanza di autostima, di senso di inadeguatezza che l’Università di Macerata si è dotata di un servizio di consulenza, al quale il rettore ha incaricato la docente Alessandra Fermani che si occupa dell’organizzazione mentre la psicologa Cinzia Governatori si confronta direttamente con gli studenti. In occasione della pandemia del 2020/2021 furono 143 gli studenti che si sono rivolti a questo servizio.

Le molteplici difficoltà in cui si trovano le nuove generazioni sono state esaminate da un particolare punto di vista da Roberto Danovaro, ecologo docente all’Università politecnica delle Marche e presidente della fondazione “Patto con il mare per la terra”. Egli sostiene che nelle nuove generazioni si sta registrando un particolare aumento dello stress. Dopo il Covid si è creata un’altra forma di ansia: l’ansia ambientale creata dalla percepita consapevolezza del cambiamento climatico. I ricercatori descrivono l’eco-ansia come una “costellazione di emozioni negative”. In dieci Paesi è stata fatta un’indagine tra 10.000 ragazzi dai 16 ai 25 anni. E’ emerso che la maggior parte di essi avvertiva forti preoccupazioni per la crisi climatica e riferiva di provare ansia, tristezza, rabbia, impotenza, vulnerabilità e senso di colpa per questa situazione.

stop-bullismo-Abbiamo fin qui esaminato tutte le ipotesi possibili e immaginabili per cercare di capire le complesse problematiche che attanagliano da alcuni anni il mondo giovanile. Purtroppo ci siamo resi conto che per capire cosa sta accadendo dobbiamo risalire indietro nel tempo. La storia ci dice che nel XIX secolo nella composizione sociale della nostra gente si era creata una “Classe media” che si interponeva tra l’aristocrazia e il proletariato. Erano famiglie benestanti che vivevano del loro lavoro come professionisti, commercianti, artigiani di alta specializzazione, docenti, titolari di aziende ecc. Bastava il reddito del capofamiglia per far vivere molto bene la consorte e fino a due o quattro figli. Il periodo più bello per la classe media è stato quando si verificò il boom economico dal 1958 al 1963. Ovviamente la famiglia era guidata dal genitore con l’aiuto della moglie che si dedicava alla cura dei figli anche quando andavano a scuola. A pranzo e a cena (salvo imprevisti) ci si ritrovava tutti alla stessa ora e la conversazione era sempre viva perché si affrontavano i problemi dei figli a scuola, delle figlie che esponevano le loro esigenze ecc.ecc. comprese le spese da fare per qualche vestito o per le scarpe, ma anche per la casa.

Sono anni densi di nubi tanto che la classe media, “quella che mandava avanti il Paese”, è entrata in crisi profonda, fin quasi a scomparire. E ciò ha provocato la crisi della famiglia. Così adesso, quando ci si sposa, si ritiene indispensabile che oltre allo stipendio del marito ci sia anche quello della moglie. Ma prima bisogna terminare gli studi e poi trovare un decente posto di lavoro. Così i due sposi arrivano a pensare ai figli quando hanno almeno sui 30/35 anni. E a quel punto spesso ci si ferma perchè prima bisogna far crescere il primogenito, che quindi resterà l’unico in famiglia. Quando questo comincerà ad andare a scuola, ma soprattutto alle medie, gli orari dei genitori che lavorano in uffici o aziende diverse, non coincideranno più né tra loro né con il figlio per cui la famiglia non si ritroverà più riunita a tavola se non la domenica. E poi chi aiuterà i ragazzi a fare i compiti de quindi anche le loro confidenze? Da qui sorgono le difficoltà nel fornire ai propri figli una sana educazione. Tra l’altro anche quando tutta la famiglia si ritrova riunita in casa è noto che, per lo più, sono quasi tutti i componenti sono assorbiti o dal colloquiare al cellulare con amici “vicini e lontani” o dal collegamento al computer con “chissà chi”. E allora perché ci sorprendiamo se la droga si diffonde anche tra giovanissimi, se si comincia a fumare appena superate le medie, se si cerca la pornografia al computer, se gli alcolici si bevono in eccesso nelle cene tra compagni di scuola, se per sentirsi più forti si creano delle piccole bande di ragazzini che poi si scontrano anche in pieno giorno e spesso compaiono anche dei coltelli?

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