L’Agenzia delle Entrate ha chiarito nella circolare 1/E come funziona l’assunzione agevolata disabili 2025 e in particolare la deduzione maggiorata. – Scopri le nostre guide complete su invalidità, Legge 104 e pensione anticipata. Entra nei nostri gruppi WhatsApp e Telegram.
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Assunzione agevolata disabili: le indicazioni dell’agenzia delle entrate
L’agenzia delle entrate ha diffuso nuove istruzioni su una proroga di un’agevolazione dedicata a chi assume personale a tempo indeterminato.
Questa misura, introdotta con il Dlgs n. 216/2023, è stata estesa fino al 2027 dalla Legge di Bilancio 2025. Il beneficio fiscale aumenta quando le assunzioni riguardano persone considerate fragili, come i lavoratori con disabilità o le donne vittime di violenza (insieme ad altri casi previsti dalla normativa).
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Come funziona la maggiorazione
Il bonus prevede una maggiorazione del 20% sul costo ammesso in deduzione per l’incremento del numero di dipendenti a tempo indeterminato. Questa percentuale può salire fino al 30% se le assunzioni riguardano lavoratori che hanno diritto a maggiore tutela (ad esempio, persone con disabilità, donne con almeno due figli minorenni, donne vittime di violenza inserite in appositi percorsi di protezione, giovani che rientrano negli incentivi all’occupazione giovanile).
Quando si può accedere all’agevolazione
L’agevolazione è rivolta a chi ha un reddito d’impresa o esercita arti e professioni, anche in forma associata. Per utilizzarla, il reddito deve essere calcolato con il metodo analitico e l’attività deve essere avviata da almeno un anno prima dell’inizio del periodo per cui si richiede il vantaggio. Alla fine di questo periodo, occorre verificare:
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- un aumento del numero di lavoratori a tempo indeterminato,
- un incremento di tutti i dipendenti (anche con contratto a tempo determinato).
Per chi spetta l’agevolazione per l’assunzione
L’Allegato 1 della circolare dell’agenzia delle entrate elenca chi sono i lavoratori meritevoli di maggior tutela:
- Lavoratori molto svantaggiati, secondo l’articolo 2, n. 99, del regolamento (UE) n. 651/2014.
- Persone con disabilità, secondo l’articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, e persone svantaggiate secondo l’articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381. Rientrano anche ex degenti di ospedali psichiatrici (anche giudiziari), persone in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, minori con difficoltà familiari, persone detenute o internate, condannati o internati in misure alternative alla detenzione.
- Donne di qualsiasi età con almeno due figli minorenni, oppure prive di un impiego retribuito da almeno sei mesi e residenti in regioni che possono ricevere fondi strutturali dell’Unione europea (o in altre aree individuate dal regolamento (UE) n. 651/2014).
- Donne vittime di violenza, inserite in percorsi di protezione documentati dai centri antiviolenza, con deformazioni permanenti al viso accertate da commissioni mediche.
- Giovani che hanno diritto agli incentivi all’occupazione giovanile previsti dall’articolo 27, comma 1, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48.
- Lavoratori con sede di lavoro in regioni che nel 2018 avevano un PIL pro capite sotto il 75% della media EU27 (o compreso tra il 75% e il 90%) e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
- Persone che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4) e ne sono decadute dopo la legge 29 dicembre 2022, n. 197, senza poter accedere all’assegno di inclusione (previsto dal d.l. n. 48 del 2023).
L’agenzia delle entrate chiarisce che, se l’incremento del costo complessivo del personale è inferiore al costo reale dei nuovi assunti, il costo da considerare per la maggiorazione va suddiviso in modo proporzionale tra le due categorie di lavoratori (quelli “standard” e quelli meritevoli di maggior tutela).
Qualche esempio
Esempio determinazione maggiorazione in presenza di lavoratori meritevoli di maggior tutela
Un’impresa che rispetta i requisiti di incremento occupazionale rileva questi dati:
- Costo per nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato: 1.000.000 €
- Costo per nuove assunzioni di lavoratori meritevoli di maggior tutela: 600.000 €
- Costo totale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato: 1.000.000 € + 600.000 € = 1.600.000 €
- Aumento del costo complessivo sostenuto per il personale dipendente: 1.200.000 € in più
Il valore di 1.200.000 € (incremento complessivo) è inferiore alla somma delle nuove assunzioni (1.600.000 €). Quindi la maggiorazione si calcola su 1.200.000 €.
Ci sono due diverse aliquote: il 20% per i lavoratori “standard” e il 30% per quelli tutelati. Bisogna perciò dividere l’importo di 1.200.000 € in base al costo relativo a ogni gruppo:
- Lavoratori “standard” (1.000.000 € su 1.600.000 €):
1.000.000 / 1.600.000 × 100 = 62,5% - Lavoratori con tutela (600.000 € su 1.600.000 €):
600.000 / 1.600.000 × 100 = 37,5%
Si applica poi questa proporzione all’incremento di 1.200.000 €:
- 1.200.000 € × 62,5% = 750.000 € (con maggiorazione del 20%)
- 1.200.000 € × 37,5% = 450.000 € (con maggiorazione del 30%)
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