Nel panorama attuale dell’economia globale, le multinazionali si trovano a dover affrontare questioni cruciali legate alla tassazione. La posizione delle aziende in termini di produzione e vendita non è dettata solo da strategie commerciali, ma anche da fattori fiscali specifici dei paesi in cui operano. Recentemente, il quotidiano online Fiscooggi ha riportato i risultati di uno studio condotto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico , che analizza come la tassazione influisca sulle decisioni aziendali delle multinazionali.
L’impatto della tassazione sulla localizzazione delle attivitÃ
Le multinazionali, come sottolineato dagli analisti, hanno un ruolo fondamentale nell’economia globale, contribuendo a un terzo della produzione mondiale e impiegando un quarto della forza lavoro. Di conseguenza, le scelte riguardo alla loro delocalizzazione non sono solo una questione di costi di produzione, ma implicano anche un’attenta considerazione delle normative fiscali locali. Lo studio OCSE ha esaminato le funzioni aziendali, come produzione e vendite, e ha messo in evidenza che i paesi possono diventare più o meno attraenti in base agli incentivi fiscali disponibili, alle politiche sul riporto delle perdite e alle normative contro l’elusione fiscale.
La ricerca ha messo in luce una complessità maggiore rispetto all’idea tradizionale che le aziende scelgano i luoghi di attività esclusivamente in base ai livelli di tassazione. È emerso che le operazioni finanziarie sono influenzate direttamente dalle aliquote fiscali medie, mentre le funzioni di vendita e produzione tendono a essere meno sensibili a questo fattore. Le multinazionali possono dunque decidere di stabilire le loro operazioni in pari misura sulla base degli incentivi fiscali specifici piuttosto che sul semplice costo della tassazione.
La distinzione tra funzioni aziendali e regime fiscale
L’analisi dell’OCSE ha esaminato i dati relativi al periodo 2017-2021, osservando oltre 200 giurisdizioni e esaminando come le varie funzioni aziendali si distribuiscano nel mondo. Il dato interessante è che le controllate dedicate a funzioni più routinarie non necessariamente vengono registrate in nazioni con bassa tassazione. Le decisioni sulle delocalizzazioni sono spesso guidate dalla necessità di accedere a incentivi specifici o vantaggi competitivi piuttosto che dalla pura pressione fiscale.
Ad esempio, le controllate che gestiscono funzioni finanziarie tendono a registrarsi in giurisdizioni che offrono aliquote fiscali minime o regimi di favore. Ciò significa che un numero significativo di società affiliate è localizzato in centri finanziari dedicati, dove possono massimizzare i benefici derivanti da politiche fiscali favorevoli. In questo contesto, anche se la tassazione gioca un ruolo importante, è solo uno dei molteplici fattori che influenzano le scelte strategiche delle multinazionali.
Caratteristiche delle giurisdizioni e le scelte aziendali
Le indagini hanno rivelato che alcune funzioni aziendali possono mostrare una maggiore reattività nei confronti delle aliquote d’imposta rispetto ad altre. In particolare, nei paesi con una tassazione effettiva sui profitti inferiore al 15%, è più probabile che si registrino entità controllate che svolgono funzioni operative di holding e finanziarie. La percentuale di società in questa situazione è sorprendentemente alta, superiore al 70% in confronto a stati con un regime fiscale più elevato.
Al contrario, nelle giurisdizioni con bassa tassazione, le funzioni legate alla produzione e vendita tendono a essere meno comuni. Lo studio suggerisce che la presenza di incentivi fiscali e agevolazioni gioca un ruolo più significativo nella localizzazione delle attività aziendali rispetto ai meri livelli di tassazione, il che implica che fattori come il clima fiscale generale e le misure mirate sono essenziali nella scelta della giurisdizione.
Inoltre, fattori come i volumi di importazione, esportazione e occupazione possono influenzare la distribuzione delle funzioni aziendali. Le multinazionali potrebbero decidere di stabilire uffici, divisioni amministrative o centri di produzione in luoghi dove non solo ci sono vantaggi fiscali, ma dove vi è anche un mercato potenziale e una forza lavoro disponibile.
L’analisi offre un quadro chiaro: la tassazione è uno strumento importante nel determinare le scelte aziendali delle multinazionali, ma non è l’unico. La complessità delle strategie di delocalizzazione e la varietà di fattori politici, economici e fiscali devono essere considerati per capire come e perché le aziende decidano di distribuire le loro funzioni a livello globale.
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