Lazio-Napoli 2-2, azzurri sorpresi dal gol di Dia

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Roma, 15 febbraio 2025 – Nel primo tempo succede tutto in 13′: apre le marcature Isaksen, già giustiziere al Maradona, e replica Raspadori prima di un prosieguo di frazione non esattamente vibrante. Nella ripresa il canovaccio resta il medesimo: leggermente meglio la Lazio, che sfiora anche la rete ancora con Isaksen, e Napoli all’apparenza più sornione.

Poi Conte pesca dalla panchina Politano, che si adatta a quinto del 3-5-2 varato oggi a causa della grande emergenza offensiva, e la mossa si rivela quella buona e fortunata, nel vero senso del termine, perché il gol del sorpasso degli azzurri lo propizia proprio l’esterno di scuola Roma con un cross che prima impatta sul gluteo di Gila e che poi Marusic spedisce maldestramente nella propria porta.

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Pareggio Lazio-Napoli, Conte: “C’è amarezza, ma di fronte avevamo un fortissimo Dia”

Anche per la genesi della rete, sembra il colpo buono per sbancare l’Olimpico e lanciare un messaggio di fuga all’Inter, domani sera impegnata in casa della Juventus, e invece nella coda del match Dia, la mossa buona di Baroni, firma il 2-2 definitivo con un gran mancino che conferma il suo feeling quando di fronte c’è il Napoli: ad aprile 2023 l’allora attaccante della Salernitana rimandò la festa scudetto dei partenopei, mentre oggi firma un gol che consegna all’Inter, in caso di vittoria all’Allianz Stadium, la chance di tornare in vetta dopo tempo immemore. Poi c’è la Lazio, che muove la classifica nell’ottica di una lotta per le posizioni buone per la Champions League che si fa sempre più accesa.  

Le formazioni ufficiali

  Baroni sceglie un 4-2-3-1 aperto da Provedel, protetto da Marusic, Gila, Romagnoli e Tavares, a loro volta schermati da Guendouzi e Rovella: l’unica punta è Castellanos, assistito da Isaksen, Pedro e Zaccagni. Causa emergenza infortuni in attacco, Conte torna al 3-5-2 e in difesa, davanti a Meret, schiera Rrahmani, Juan Jesus e il rientrante Buongiorno, con Di Lorenzo e Mazzocchi come quinti e il trio Anguissa-Lobotka-McTominay in mezzo al campo: in attacco tocca invece a Lukaku e Raspadori.  

Primo tempo

  La Lazio guadagna subito il predominio del gioco grazie a un folto giro palla, che al 4′ frutta una punizione causata da un fallo al limite di McTominay su Isaksen: Tavares va direttamente in porta a giro, chiamando Meret alla replica in angolo. Della battuta se ne incarica Isaksen, ma la difesa azzurra spazza senza problemi. I problemi il numero 18 di casa li causa al 6′, quando si ritrova sui piedi un rinvio di testa così così di Rrahmani su rilancio lungo di Provedel ed esplode un mancino da lontantissimo che piega le mani a Meret e prima incoccia la traversa e poi si spegne nel sacco. La timida replica del Napoli è affidata a due iniziative estemporanee di Mazzocchi e Di Lorenzo, ma il gol anche in questo caso arriva alla prima occasione utile: è il 13′ e Raspadori scambia con Lukaku nel cuore dell’area prima di esplodere una rasoiata mancina che passa tra le gambe di Provedel (autore del rinvio sbagliato e preda di McTominay) prima di insaccarsi. I biancocelesti provano a riportarsi in vantaggio al 15′, ma Castellanos strozza troppo il diagonale destro, che si spegne ampiamente sul fondo. L’inerzia della partita è cambiata e a peggiorarla per i padroni di casa ci si mettono i guai fisici di Castellanos, rimpiazzato da Noslin. Gli azzurri in questa fase continuano a farsi preferire nella manovra, ma al 39′ è Rovella a sfiorare la rete con un sinistro dritto per dritto che Meret con la punta delle dita manda in corner, ma ancora una volta dalla bandierina non succede nulla: discorso analogo per la punizione che al 43′ Zaccagni guadagna dopo un contatto con Rrahmani e che Tavares sciupa miseramente. I minuti di recupero sono 2, che la Lazio chiude attaccando: prima McTominay di testa in tuffo respinge il cross di Zaccagni, causando un altro calcio d’angolo, e poi Anguissa anticipa Isaksen su cross di Tavares, portando a casa anche il fallo prima del duplice fischio dell’arbitro Massa.

Secondo tempo

  La Lazio approccia meglio anche la ripresa, ma il destro dal limite di Tavares termina sul fondo. Al 51′ replica il Napoli con un cross di Mazzocchi che Di Lorenzo impatta, colpendo però Anguissa al termine di un malinteso tra i due. Poi Raspadori va in verticale verso Lukaku, che scocca un destro potente respinto con i pugni da Provedel. Al 54′ Tavares scippa la palla ad Anguissa e poi riceve da Zaccagni prima di mettere in mezzo per Isaksen, che calcia al volo e va a un soffio dall’incrocio dei pali. La replica degli azzurri è affidata a un velenosissimo cross di Di Lorenzo che Provedel legge bene prima del possibile impatto di Anguissa. Conte si gioca il primo cambio: dentro Politano per Buongiorno. Poco dopo Pedro ci prova dal limite, ma la palla termina in curva. Al 64′ il Napoli passa in vantaggio in modo molto rocambolesco: Marusic manda nella propria porta con un rinvio assolutamente sbilenco dopo che la palla crossata da Politano era stata respinta dal gluteo di Gila, rimasto a terra dopo un contatto con Lukaku. Al 67′ la Lazio pareggia subito con una bellissima acrobazia di Zaccagni, ma la prodezza viene vanificata dalla posizione di fuorigioco al momento del suggerimento di testa di Pedro. Al 69′ Rrahmani svetta sul corner calciato da Politano, entrato benissimo nel match, ma la mira è leggermente alta. Baroni mette mano alla panchina e lancia Dia per Pedro. Baroni cambia ancora: salgono Tchaouna e Lazzari e scendono Isaksen e Tavares. Conte invece dà minuti a Marin in luogo di Mazzocchi. Neanche il tempo di riorganizzarsi in campo che il Napoli incassa il 2-2: è l’87’ e Dia, dopo aver avviato lui stesso l’azione bruciando Juan Jesus, riceve da Zaccagni e apre il sinistro piazzando la palla nell’angolino. I minuti di recupero sono 3 che entrambe le squadre provano a sfruttare per portare a casa l’intera posta: Noslin ci va vicino, ma il suo tentativo da posizione defilata viene respinto in corner da Meret, attento sul suo palo. La Lazio guadagna l’ultimo giro dalla bandierina, ma non succede più nulla e così la gara termina con un 2-2 che accontenta e al tempo stesso scontenta entrambe le formazioni.  



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