Lazio e Napoli pareggiano 2-2 all’Olimpico — Il Globo

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In gol Isaksen e Dia per i biancocelesti e Raspadori più autogol di Marusic per gli azzurri

LAZIO 2

NAPOLI 2

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LAZIO (4-2-3-1): Provedel 5; Marusic 5, Gila 5.5, Romagnoli 6, Tavares 6 (37’st Lazzari sv); Guendouzi 6, Rovella 6; Isaksen 7 (37’st Tchaouna sv), Pedro 6.5 (29’pt Dia 7), Zaccagni 6.5; Castellanos 6 (27’pt Noslin 5).

In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot, Provstgaard, Dele-Bashiru, Belahyane, Basic, Ibrahimovic.

Allenatore: Baroni 6.5.

NAPOLI (3-5-2): Meret 5.5; Rrahmani 5.5, Buongiorno 6 (17’st Politano 7), Jesus 5.5; Di Lorenzo 6, Anguissa 6, Lobotka 6, McTominay 6.5, Mazzocchi 6 (40’st Marin sv); Raspadori 7, Lukaku 6.5.

In panchina: Contini, Scuffet, Gilmour, Billing, Hasa, Okafor, Simeone, Ngonge.

Allenatore: Conte 6.5.

ARBITRO: Massa di Imperia 6.5.

RETI: 6’pt Isaksen, 13’pt Raspadori, 19’st Marusic (aut), 42’st Dia.

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NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Anguissa, Jesus, Zaccagni, Rovella. Angoli: 6-1. Recupero: 2’ pt 3’ st.

ROMA – Il Napoli non sa più vincere: all’Olimpico, contro la Lazio, è arrivato un altro pareggio, il terzo consecutivo. Il 2-2, maturato grazie al gol di Dia all’87’, porta i partenopei a +2 sull’Inter, che nel derby d’Italia, ha l’occasione di effettuare il sorpasso.

Conte, che ha dovuto fare i conti con le assenze pesanti di Neres e Spinazzola, ha optato per il cambio modulo scegliendo il 3-5-2 con Raspadori al fianco di Lukaku. Dal canto suo Baroni, con Dia ancora acciaccato, ha proposto Pedro titolare sulla trequarti. La Lazio è partita con piglio positivo e, dopo un tiro in porta di Tavares da punizione, è passata in vantaggio al 6’ grazie a Isaksen, che ha controllato un tocco errato di Rrahmani scaricando poi un terra-aria terrificante dai 30 metri che si è infilato alle spalle di Meret dopo aver sbattuto sulla parte bassa della traversa. La reazione del Napoli, però, è stata immediata: McTominay ha intercettato un rinvio impreciso di Provedel e passato il pallone a Raspadori, che ha fatto un uno-due con Lukaku, evitato due avversari e di sinistro l’ha fatta passare tra le gambe del portiere biancoceleste. Al 25’ Baroni ha perso un’altra pedina importante: Castellanos si è fermato toccandosi l’interno coscia ed è stato costretto a lasciare il campo. Nel finale di prima frazione c’è stato ancora tempo per il guizzo di Rovella, con Meret che ha toccato mandando sopra la traversa.

Il Napoli è uscito meglio dagli spogliatoi: il cross di Mazzocchi ha trovato in area Di Lorenzo, che però è stato murato da Anguissa. Poco dopo, Provedel ha parato il destro di Lukaku. La Lazio ha risposto con la discesa di Tavares, che ha alzato la testa e ha visto l’inserimento arretrato di Isaksen, il quale ha sparato sul fondo il pallone del nuovo vantaggio. Conte ha cambiato tutto inserendo Politano al posto di Buongiorno ed è stato subito ripagato: l’ex Sassuolo ha messo il pallone in mezzo per Raspadori, il cui tiro è stato murato da Gila ma Marusic, d’istinto, ha trovato un tocco maldestro che si è risolto in un autogol. Per gli ultimi 15’ è entrato anche Dia, che ha trovato il gol del pareggio all’87’ con un preciso mancino sul secondo palo. Nel finale, c’è stato ancora spazio per il tentativo di Noslin, il cui tiro potente è stato parato da Meret sul primo palo.

“È un peccato, i ragazzi hanno fatto una partita piena di voglia e passione. Giocavamo contro la prima in classifica, una squadra forte che sta facendo un lavoro straordinario. Peccato perché abbiamo subito due reti evitabili. Abbiamo delle fragilità che dobbiamo togliere, ma ai ragazzi abbiamo fatto i complimenti per lo spirito con cui abbiamo giocato – le dichiarazioni a fine partita di Marco Baroni, tecnico dei biancocelesti -. Un altro cambio decisivo? Non è tanto la scelta, io lavoro su tutti. Dia ha fatto appena un allenamento. Isaksen è stato straordinario, è un ragazzo in crescita che andava lanciato. Noslin in difficoltà? No, lui ha un modo diverso di fare il centravanti, ci darà una grande mano.La nota negativa è l’infortunio di Castellanos, che dobbiamo valutare. Abbiamo ragazzi giovani che ci daranno una mano importante”. “Era una partita che in casa avremmo dovuto vincere. Abbiamo fatto un errore, c’è un po’ di delusione per il pareggio. Isaksen ha fatto un gol eccezionale, ha la qualità per fare questo. Speriamo che la prossima volta faccia doppietta”. Così Boulaye Dia. “Abbiamo fatto una grande partita come squadra. Siamo stati un po’ sfortunati, era una partita da vincere – ha aggiunto Gustav Isaksen -. Sono felice per il gol, sono andato vicino a fare il secondo ma è andata così”. “È un risultato molto importante. Abbiamo commesso due errori che ci hanno fatto pareggiare, ci meritavamo un po’ di più. Abbiamo giocato contro la prima in classifica, quindi pareggiare è positivo. Anche mentalmente è un risultato che ci dà fiducia per continuare la stagione – ha affermato Mario Gila -. I nostri tifosi sono un giocatore in più, hanno creduto in noi fino alla fine, anche dopo il 2-2. Quasi quasi riuscivamo a prendere i 3 punti. Abbiamo tanta fiducia in noi stessi, sappiamo che possiamo fare tante cose belle – ha aggiunto il difensore dei biancocelesti -. Obiettivo Champions League? Dobbiamo pensare partita dopo partita, se riusciamo a prendere i 3 punti arriveremo a qualificarci. Stavolta abbiamo visto di poter lottare contro i più grandi”.

“Dispiace perché nelle ultime due trasferte all’Olimpico abbiamo lasciato 4 punti al 90’, ti lascia l’amaro in bocca. Ma sono pareggi arrivati contro ottime squadre, vanno presi come risultati positivi. Non dobbiamo dimenticare da dove è partita questa squadra. Potevamo uscirne più contenti, ma il calcio è questo – ha dichiarato Antonio Conte, tecnico degli azzurri -. La Lazio ci aveva battuto due volte quest’anno, è una squadra che ha dei valori e li dimostra. Il piano è stato ben interpretato, difficile chiedere di più. I ragazzi stanno facendo qualcosa d’importante, non ci lamentiamo, andiamo in campo giocando la nostra partita. Dobbiamo continuare così, a pedalare e a essere orgogliosi di quello che stiamo facendo”. Infine, un commento sulla rosa corta: “Se andiamo a guardare in maniera analitica, la situazione è questa.Buongiorno rientrava da 2 mesi e non sapevamo quanto sarebbe durato. Con Politano, abbiamo dato il segnale che volevamo vincere. È stata una mossa che ha dato i suoi frutti. Quando Mazzocchi mi ha chiesto il cambio è stato un problema, l’unica cosa che potevo fare era mettere Marin”. “Abbiamo fatto un’ottima partita, si vuole sempre vincere ma non è tutto da buttare. Come abbiamo fatto fino ad ora, quello che abbiamo raccolto sul campo lo abbiamo raccolto perché abbiamo sempre guardato a noi. La partita dell’Inter? Non possiamo dire che non guardiamo le altre partite, ma fino ad ora ha pagato la mentalità di lavorare guardando a quello che dobbiamo migliorare. Dobbiamo continuare così perché ci sta portando risultati”. Così Giacomo Raspadori dopo il pareggio. “Per le mie caratteristiche e il modo di stare in campo, in questo modulo riesco a esprimermi al meglio. Ma la cosa importante è che tra di noi riusciamo a trovare le giuste posizioni – ha aggiunto -. C’era tanta emozione e voglia di fare bene, quando si ha poco spazio le occasioni valgono il doppio e sono contento di aver dato tutto. Io sono uno che cerca di impegnarsi al massimo ogni giorno per poi essere pronto quando arrivano questi momenti”

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