L’Atalanta sbatte contro il Cagliari e non va oltre lo 0-0

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Il Milan torna a sorridere dopo il ko in Champions League, battendo 1-0 il Verona a San Siro. Il gol è di Gimenez, il primo nel suo nuovo stadio, confezionato da due passaggi di fino di Jimenez e Leao, subentrati nella ripresa. Contava vincere e il Milan si assicura i tre punti anche se la prestazione non è irresistibile. Contava vincere anche perché martedì c’è la partita da dentro o fuori in Champions League col Feyenoord e un successo in campionato dà morale all’ambiente dopo la delusione di Rotterdam e certifica la seconda vittoria consecutiva in campionato dopo cinque mesi. Ora il quarto posto è lontano cinque punti. Al Verona – peggior difesa del campionato – va il merito di aver resistito fino alla mezz’ora della ripresa, senza faticare neppure tanto per tutto il primo tempo.

Il gol vittoria si materializza alla mezz’ora della ripresa. Jimenez smarca in area Leao che, dopo aver attirato Montipò su di sè in uscita, serve al centro con l’esterno destro Gimenez che appoggia in fondo al sacco a porta vuota da pochi passi per l’1-0 che decide l’incontro. Nel finale, i rossoneri gestiscono senza difficoltà il vantaggio e il risultato non cambierà più. Grazie a questo successo, il Milan si porta al settimo posto al pari del Bologna e a cinque lunghezze dalla zona Champions. Il Verona resta invece in sestultima posizione, a +3 sulla zona retrocessione. 

Il Napoli non sa più vincere

All’Olimpico, contro la Lazio, arriva un altro pareggio, il terzo consecutivo. Il 2-2, maturato grazie al gol di Dia all’87’, porta i partenopei a +2 sull’Inter, che nel derby d’Italia, ha l’occasione di effettuare il sorpasso. La Lazio parte con piglio positivo e passa in vantaggio al 6′ grazie a Isaksen, che scarica un terra-aria terrificante dai 30 metri. La reazione del Napoli, però, è immediata: McTominay intercetta un rinvio impreciso di Provedel e passa il pallone a Raspadori, che fa un uno-due con Lukaku, evita due avversari e di sinistro la fa passare tra le gambe del portiere biancoceleste.

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Nella ripresa Conte cambia tutto inserendo Politano al posto di Buongiorno e viene subito ripagato: l’ex Sassuolo mette il pallone in mezzo per Raspadori, il cui tiro viene murato da Gila ma Marusic, d’istinto, trova un tocco maldestro che si risolve in un autogol. Per gli ultimi quindici minuti entra anche Dia, che trova il gol del pareggio all’87’ con un preciso mancino sul secondo palo. Nel finale, c’è ancora spazio per il tentativo di Noslin, il cui tiro potente viene parato da Meret sul primo palo. 

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Finisce 0-0 il match tra Atalanta e Cagliari

Nessun gol e poche occasioni nella sfida del Gewiss Stadium, i bergamaschi hanno sprecato una buona occasione per poter mettere pressione a Napoli e Inter. I nerazzurri ora torneranno in campo martedì sera nel ritorno dei playoff contro il Club Bruges. Buon punto per i rossoblù che salgono a quota 25, nel prossimo turno ci sarà la sfida contro la Juventus. Pochi spazi e ancor meno occasioni. L’Atalanta, con sette cambi rispetto alla trasferta in Belgio, non è riuscita a scardinare la difesa di un Cagliari ben messo in campo: nel primo tempo i bergamaschi hanno faticato a creare occasioni, soltanto Samardzic, con un mancino innocuo, ha impensierito Caprile. I nerazzurri ci hanno provato con un paio d’iniziative, tutte dalla distanza, senza mai inquadrare la porta.

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Nella ripresa Gasperini ha mandato in campo De Ketelaere al posto di Samardzic, tra i meno propositivi: anche il belga, marcato a vista dal centrocampo sardo, ha faticato a prendere le misure. Al 15′ l’Atalanta ha trovato il gol del vantaggio con Brescianini, ma il direttore di gara ha annullato per un contatto precedente tra Caprile e Posch. Gli ospiti, considerato anche lo 0-0, col passare dei minuti hanno preso maggior coraggio, Deiola ha sfiorato la rete con una conclusione dal limite sporcata in calcio d’angolo.

Considerate le assenze – ancora fermi Lookman e Kolasinac, entrambi verrano valutati per il ritorno contro i belgi -, Gasperini si è affidato a Vlahovic e Palestra: a dieci minuti dal termine i bergamaschi hanno chiesto un calcio di rigore per un fallo di mano di Augello, ma Marchetti ha deciso di far proseguire. Al 40′ De Ketelaere ha calciato in porta di prima intenzione, ma il tiro del belga è stato deviato sul fondo da Mina. A un minuto dal termine ci ha provato Vlahovic, ma Caprile si è superato deviando il pallone in angolo.





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