la procura convoca i tredici indagati

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Sono partite nei giorni scorsi le convocazioni per gli interrogatori precautelari dei tredici indagati della procura di Salerno ai quali viene contestato il reato di concorso in truffa aggravata per aver simulato l’esecuzione di lavori finalizzati alla riqualificazione energetica ed antisismica dei fabbricati post terremoto del 1980 nel comune di Laviano attraverso l’erogazione di benefici economici fiscali Super bonus 110% e Sisma bonus.

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Lavori, che da come sarebbe emerso dalle indagini, non sarebbero mai stati eseguiti nonostante l’assegnazione di appalti, sub appalti, la redazione di documenti poi risultati falsificati.

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L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal vicario Luigi Alberto Cannavale, aveva portato nel 2023 al sequestro preventivo di quasi quaranta milioni di euro ma il prosieguo delle indagini ha consentito agli inquirenti di procedere con ulteriori accertamenti finanziari per un ammontare complessivo di sessanta milioni di euro.

Tra le persone che saranno sentite in procura anche il sindaco di Laviano Oscar Imbriaco che nel maggio del 2023 passò agli onori della cronaca per un servizio di Striscia la Notizia nel quale si parlava del suo programma elettorale “copiato” da una lista civica di Cittaducale in provincia di Rieti.

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Gli indagati

Oltre al sindaco Imbraco, Gaetana Saveria Scarano, rappresentante della Polis Mathera società cooperativa sociale, alla quale il Comune avrebbe affidato la gestione del Villaggio Antistress committente dei lavori di riqualificazione energetica e antisismica finiti nel mirino della procura; Giuseppe Frieri, procuratore speciale della stessa cooperativa, firmatario della convenzione con il Comune; Alessandro Segale, rappresentate (dal 2021 al 2023) della Efficient Building spa appaltatrice dei lavori ed emittente di fatture per operazioni che sarebbero poi risultate inesistenti nei confronti della Polis Mathera; Maurizio Consonni, che pose il «visto di conformità» e fu intermediario per la trasmissione delle comunicazioni per accedere al beneficio fiscale; Guido Cipriano, tecnico asservatore dei lavori in realtà mai eseguiti e redattore di attestazioni di prestazione energetiche, computi metrici estimativi, prospetti riepilogativi dei costi risultati poi mendaci in quanto i lavori non sarebbero stati eseguiti; Anna Autuori e Pasquale Vessa della Ambiente Energia srl subappalatrici dei lavori; Andrea Reviglio, amministratore della Serremar stl anche questa subappaltatrice dei lavori; Antonio Colangelo, rappresentante della Co. Energie srl impresa incaricata della realizzazione delle opere impiantistiche speciali anche queste mai eseguite; Oronzo Nicola Delle Donne, rappresentante della Ehe srl, incaricata degli impianti di microcogenerazione (mai eseguiti); Omar Berto, osservatore dei lavori di riqualificazione energetica (mai eseguiti).

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Il fatto

Secondo l’impianto accusatorio, il Comune di Laviano, attraverso il sindaco, avrebbe affidato alla Polis Mathera la gestione del Villaggio Antistress senza alcuna gara. Tutto avrebbe inizio con questa determina di affidamento della gestione del 13 aprile del 2022. La società incaricata avrebbe dovuto realizzare i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico dei fabbricati grazie ai benefici fiscali. Ma i lavori non sarebbero mai stati svolti anche se la Polis Mathera, utilizzando false attestazioni, avrebbe ottenuto crediti di imposta per oltre 40 milioni di euro che avrebbe poi ceduto alla Efficient Building la quale, a sua volta, ne avrebbe ceduto una parte a terzi.

In particolare i bonus fiscali erogati per la riqualificazione energetica avrebbero riguardato particelle che non sarebbero mai individuate dai finanzieri a causa di alcune discrasie tra i dati catastali indicati per fruire dei bonus e la banca dati utilizzata dagli investigatori. Ma non solo. Gli inquirenti hanno anche scoperto che, pochi giorni dopo l’affidamento del Villaggio Antistress alla Polis Mathera, la stessa società aveva comunicato all’Agenzia delle Entrate l’avvenuta esecuzione dei lavori per quasi 37 milioni di euro.

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Dati diversi da quelli riscontrati poi nelle carte del Comune perché la comunicazione di inizio dei lavori è successiva ad aprile 2022. I successivi sopralluoghi al Villaggio Antistress hanno evidenziato che, a fronte delle 300 unità abitative da realizzare, solo 13 erano state oggetto di intervento edilizio. Anche la Efficient Building spa avrebbe effettuato un controverso gioco di sub appalti e fatture che, alla fine, avrebbe portato una società subappaltatrici al fallimento per il mancato pagamento delle fatture per l’acquisto di materiali.

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