Clausole poco chiare e costi nascosti nei contratti Dazn per vedere partite di calcio Serie A in TV e streaming

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Negli ultimi anni, la piattaforma Dazn è diventata il punto di riferimento per la trasmissione in streaming delle partite di Serie A in Italia. L’azienda ha conquistato milioni di abbonati grazie ai suoi pacchetti dedicati al calcio, ma allo stesso tempo ha sollevato diverse polemiche legate a clausole poco trasparenti, costi nascosti e limitazioni d’uso. Molti utenti si sono ritrovati con addebiti inattesi, restrizioni non esplicitamente dichiarate e un servizio che non sempre si è dimostrato all’altezza delle aspettative. L’analisi condotta da DDay.it ha messo in luce come l’IA possa essere impiegata per decifrare le condizioni contrattuali di aziende:


  • L’IA come strumento per l’analisi contrattuale
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  • Cosa ha scoperto l’IA nei contratti di Dazn

L’IA come strumento per l’analisi contrattuale

Per testare le capacità dei modelli di IA nel decifrare contratti spesso difficili da comprendere, i ricercatori hanno utilizzato la piattaforma Perplexity, che consente di selezionare tra diversi modelli avanzati di linguaggio come GPT-4o, Claude 3.5 Sonnet, Grok-2 e Gemini 2.0 Flash. L’attenzione si è focalizzata su o3-mini e R1, poiché questi modelli hanno dimostrato una maggiore capacità di estrazione di informazioni chiave e contestualizzazione rispetto agli altri.

L’esperimento ha previsto un’analisi dettagliata dei contratti con l’obiettivo di individuare eventuali costi nascosti, evidenziare clausole ambigue o penalizzanti per i consumatori, segnalare possibili aumenti di prezzo nel corso dell’abbonamento, identificare vincoli contrattuali e penali in caso di recesso anticipato e verificare eventuali limitazioni nel servizio rispetto a quanto dichiarato dalle aziende.

Uno degli aspetti emersi è che i modelli IA attuali non forniscono risposte univoche e certe, ma generano previsioni basate su schemi probabilistici. Di conseguenza, a parità di input, le risposte possono variare e necessitano di una verifica manuale per confermarne l’affidabilità.

Cosa ha scoperto l’IA nei contratti di Dazn

L’analisi ha rivelato alcuni problemi nei contratti. La documentazione contrattuale è spesso caotica e difficile da comprendere per un utente medio. Le informazioni chiave sono disperse in più sezioni e, in alcuni casi, nascoste in note a piè di pagina.

Il contratto del Piano Standard annuale con pagamento dilazionato di Dazn è risultato relativamente chiaro nella definizione dei costi principali, ma presenta alcuni aspetti che richiedono attenzione. Il costo dell’abbonamento è di 34,99 euro al mese per dodici mesi, per un totale di 419,88 euro all’anno, mentre l’opzione di pagamento anticipato in un’unica soluzione prevede una spesa ridotta di 359 euro. Non sono stati individuati costi nascosti specifici, ma l’utente deve tenere in considerazione eventuali commissioni bancarie o costi di connessione internet, che rimangono a suo carico.

L’analisi ha messo in luce una clausola che consente a Dazn di modificare i prezzi dell’abbonamento nel corso del contratto, previa notifica all’utente con un preavviso di 30 giorni. In questi casi, il cliente ha la possibilità di recedere dall’abbonamento senza penali entro 60 giorni dalla comunicazione dell’aumento. Tra le limitazioni del servizio è stato evidenziato che gli utenti possono associare un massimo di quattro dispositivi all’account, ma la visione simultanea è consentita solo su due dispositivi connessi alla stessa rete domestica. La qualità dello streaming dipende dalla velocità della connessione internet e non è garantita una performance minima costante. Il contratto, inoltre, non permette il recesso anticipato senza il pagamento dell’intero anno, poiché vincola l’utente per dodici mesi.

Uno dei punti più contestati dagli utenti riguarda le restrizioni sulla visione simultanea. Il Piano Standars permette la fruizione dei contenuti su due dispositivi registrati, ma entrambi devono essere connessi alla stessa rete internet domestica. Significa che due persone della stessa famiglia, ma in abitazioni diverse, non possono guardare una partita contemporaneamente. Al di fuori della rete domestica, il servizio è accessibile solo su un dispositivo alla volta, limitando fortemente la libertà di utilizzo.

Per superare questa limitazione, gli utenti devono optare per il Piano Plus che consente la visione simultanea su due dispositivi anche fuori casa, ma con un costo sensibilmente più alto.

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Un altro elemento poco chiaro riguarda il blocco temporaneo degli account in caso di accessi multipli sospetti. Se Dazn rileva un’attività anomala nell’utilizzo dell’abbonamento, può sospendere l’account senza preavviso, obbligando l’utente a contattare l’assistenza per il ripristino del servizio. Questo sistema, pensato per contrastare la condivisione degli account, ha finito per penalizzare anche utenti legittimi che si collegano da diversi dispositivi durante la settimana.

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