Il tecnico della Lazio Marco Baroni con un suo gol di testa ai biancocelesti regalò il secondo storico scudetto al Napoli il 29 aprile 1990.
Si è giocata ieri pomeriggio allo stadio “Olimpico” di Roma la sfida tra la Lazio e il Napoli, valida per la venticinquesima giornata di campionato. Una gara in cui i biancocelesti dell’ex Marco Baroni volevano confermare l’ottimo stato di forma e provare ad accorciare contemporaneamente sulla vetta, senza dimenticare di guardarsi le spalle. Discorso diverso per i partenopei, delusi per il pareggio sofferto contro l’Udinese e anche per i continui infortuni che stanno falcidiano la corsia di sinistra. Alla fine il match termina col punteggio di 2-2 grazie al pareggio della Lazio a pochi minuti dal termine.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La rosa ristretta: l’ennesimo infortunio settimanale in casa Napoli (stavolta è toccato a Neres) ha costretto Antonio Conte addirittura a dover stravolgere il modulo, passando dal 4-3-3 al 3-5-2. Tuttavia sull’out di sinistra non c’era un calciatore abituato a giocare lì, se non il povero Mazzocchi che di solito preferisce l’altra fascia. E quando anche lui ha chiesto il cambio perché stremato, si è dovuto adattare il generosissimo Politano. Era entrato benissimo nel suo ruolo Matteo, con un grande impatto, tuttavia negli ultimi dieci minuti nella corsia opposta (dove ha giocato solo nelle giovanili) ha commesso due errori che potevano costare ancora più caro. Speriamo che già contro il Como possa rientrare almeno Olivera…
- Il mese della svolta: trenta, forse quaranta giorni avrà a disposizione Jack Raspadori per guadagnarsi definitivamente la maglia del Napoli. Questa sembrw davvero la sua grande occasione, senza particolare concorrenza, per giocare nella posizione a lui più congeniale, ovvero “intorno” a Lukaku. La gara di ieri contro la Lazio ci ha restituito un calciatore voglioso di mettersi a disposizione dei compagni e in grado di trovare anche il gol. Proprio la rete contro i biancocelesti dopo appena tredici minuti lo ha galvanizzato e portato ad essere il migliore in campo tra i partenopei. Con la fiducia addosso e un impiego continuo potrebbe finalmente spiccare quel desideratissimo volo…
- Il dubbio inconsueto: guai a chi osi contestare Conte! Il tecnico salentino sta facendo dei veri e propri miracoli con una rosa ormai ridotta al lumicino. La sua bravura consiste nell’ottenere il massimo anche da quei calciatori poco coinvolti fin quando la rosa era al completo (bei tempi!), Juan Jesus prima, Spinazzola poi e infine Raspadori contro la Lazio. Tuttavia il tecnico e’ apparso un po’ spaesato ieri quando lo stremato Mazzocchi ha chiesto il cambio. Un perfezionista e uomo da duro lavoro sul campo come lui, una volta ricevuta la notizia dell’infortunio di Neres, sicuramente avrà preparato qualcosa per la sostituzione degli esterni. Eppure ci ha pensato a lungo, prendendo alla fine a mio avviso la decisione sbagliata. Personalmente avrei inserito Ngonge oppure alzato Juan Jesus per gli ultimissimi minuti, senza spostare Politano dalla sua fascia. Ma tanto non avremo mai una reale controprova e soprattutto dal divano e’ particolarmente facile…
- Il punto pesante: è chiaro che il terzo pareggio consecutivo non soddisfa nessuno, nonostante una Lazio annunciata in grande forma. Però adesso, sia guardando il calendario che la situazione infortunati in casa, va fatta un’analisi A MENTE FREDDA. Pareggiare questa gara comporta che se l’Inter sarà brava a sbancare Torino andrà in vetta con un punticino di vantaggio sugli azzurri (a tredici giornate dalla fine). Allo stesso tempo però, col pareggio di ieri dell’Atalanta in casa, il Napoli mantiene comunque inalterato il vantaggio sui nerazzurri e sulla stessa Lazio. Con una gara e soprattutto uno scontro diretto in meno da disputare questo pareggio è pesantissimo per blindare la zona Champions consentendo addirittura di guadagnare vantaggio sulla Juventus. Se invece dallo scontro diretto di stasera dovesse uscir fuori il segno 1-X addirittura il Napoli resterebbe primo in classifica. Ragionamenti positivi e propositivi a patto che da adesso in poi si cambi marcia e la salute assista i ragazzi. E questo lo sa benissimo pure quel volpone di Antonio Conte…
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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