L’AQUILA – Da una parte milioni di euro distribuiti ogni anno nella legge di bilancio con le “leggi mancia”, o leggi “aiuta comuni” che dir si voglia, con un tourbillon di emendamenti dell’ultimo secondo, a discrezione di questo o quel consigliere regionale anche per sagre e concerti di paese, come pure ingentissime risorse garantite ad eventi ritenuti strategici dal centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, dalla Notte dei serpenti al festival Dannunziano passando per il Festival della Transumanza.
Dall’altra parte, però poi non è bastato che il festival Jazz italiano per le terre del sisma sia arrivato alla decima edizione, che sia stato fondato e sostenuto dal trombettista, compositore, flicornista di fama mondiale Paolo Fresu, su spinta di tutto il movimento jazzistico italiano, che anche nel 2o24 abbia visto la partecipazione di 300 musicisti, tra cui tanti celebrati talenti, in 15 location nel centro storico. Non conta che coinvolga tutte le regioni colpite dal sisma 2016, non conta che tra un anno L’Aquila sarà capitale italiana della cultura.
Come del resto anche le stagioni concertistiche della Riccitelli di Teramo e dei Solisti aquilani dell’Aquila e il Mastrogiurato di Lanciano, Jazz italiano per le terre del sisma, organizzato dalla Jazz L’Aquila ets, è stato escluso dalla commissione giudicatrice dell’assessorato regionale al Sociale e Cultura, che fa riferimento all’assessore di Forza Italia Roberto Santangelo, dal cofinanziamento a rimborso dell’edizione 2024 di 25 mila euro. Ottenendo solo 21 punti rispetto al massimo attribuito di 25 punti. Come era stato escluso del resto da altre erogazioni, in sede di bilancio e varie leggi omnibus, o leggi mancia che dirsi voglia. A Differenza di quello che ha fatto il Comune dell’Aquila che gli ha assegnato invece 100.000 euro.
La graduatoria che premiato solo 14 associazioni e relativi eventi, escludendone altri 66. Essendo del resto il budget disponibile di solo 3o3 mila euro.
Una esclusione che sta però provocando un putiferio politico e ad essere messi in discussione sono i criteri di scelta da parte di una commissione, di cui non si conosce la composizione (“non è reperibile la delibera di nomina sul sito della Regione”, ha evidenziato il segretario cittadino dell’Aquila di Forza Italia Stefano Morelli), e la polemica si estende anche alle complessive modalità di gestione dei fondi per la cultura, da cui dipende una appetitosa fetta del consenso politico. Ironia della sorte lo scontro finora si era consumato sui fondi a pioggia e diretti, con il centrosinistra che evocava regole e istruttorie, ma ora nell’occhio del ciclone è proprio una procedura di erogazione che invece prevede un bando, una valutazione e una graduatoria.
Andiamo dunque a vedere nel dettaglio cosa prevede l’avviso della Regione Abruzzo per la concessione di contributi ai Grandi eventi, pubblicato a febbraio 2024, e scaduto il 24 settembre.
Innanzitutto si stabilisce una parziale copertura con soldi pubblici del costo dei singoli eventi da un minimo di 5.000 euro per proposte di eventi le cui spese ammissibili sono superiori a 20.000 euro, ma inferiori a 40.000 euro, a un massimo 25.000 euro per proposte di eventi le cui spese ammissibili sono superiori a 100.000 euro.
I criteri e relativi punteggi tengono conto nell’istruttoria della rilevanza o popolarità a livello culturale, storico o istituzionale”, della “risonanza nei mezzi di comunicazione almeno a livello nazionale”, della “partecipazione di personalità di rilievo nazionale o internazionale” e della “periodicità dell’evento”, con punteggio massimo di 5 punti se si sono superate le 15 edizioni, un sono punto se si è arrivati alla quinta edizione.
Ecco dunque le associazioni finanziate partendo dalle associazioni che hanno ottenuto la valutazione più alta, pari a 25 punti.
Sono l’associazione culturale Ennio Flaiano di Pescara, beneficiaria di 25.000 euro, per i Premi Flaiano, il cui mancato finanziamento nella legge di Bilancio aveva creato un putiferio, tanto che la presidente Carla Tiboni era arrivata a minacciare di portare l’evento fuori da Pescara.
Segue l’associazione Accademia Europea di Arte Romani di Lanciano 25.00o euro, per gli eventi dedicati alla cultura rom.
L’Associazione Castelnuovo-Tedesco che organizza vari eventi a Pescara come come il Pescara internazional music festival ed altri eventi musicali tra cui i concerti aperitivo a Montesilvano, ha ottenuto 25.000 euro, come pure l’Academia Musicale Marino da Caramanico Terme (Pescara), che organizza la Rassegna concertistica internazionale Festival valle dell’Orfento e il Concorso musicale internazionale Paolo Barrasso, e anche l’associazione culturale Harmonia novissima di Avezzano che organizza la stagione di prosa e musicale al Teatro dei Marsi, nonché il tradizionale concerto di Natale nella cattedrale, l’ultimo con Carmen Consoli.
L’Istituzione musicale abruzzese Andrès Segovia di Pescara, che organizza il Festival internazionale dell’Adriatico, dedicato ai talenti della chitarra in vari comuni del Pescarese, ha ottenuto invece 12.500 euro.
C’è poi l’associazione culturale Giostra cavalleresca di Sulmona, che organizza la nota rievocazione medioevale, anche per essa 25.000 euro, come pure per l’associazione culturale Muntagninjazz di Introdacqua (L’Aquila) che organizza la rassegna musicale Muntagninjazz.
Indierocket aps di Pescara, che organizza il festival dedicato alle “molteplici filiazioni del rock” e alle “sperimentazioni delle neo avanguardie”, ha invece ottenuto 21.250 euro, la Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture di Castelbasso (Teramo), che organizza a Castelbasso il festival incentrato sull’arte contemporanea, ha avuto 21.0925 euro.
Scorrendo la graduatoria, con punteggio di 24 il Comune di Spoltore (Pescara), ha ottenuto 25.000 euro per i suoi eventi culturali, a cominciare dallo Spoltore esemble.
Infine con punteggio 23,48, l’associazione culturale Mente locale di Pescara ha ottenuto 25.000 euro per il Fla festival, festival “di libri e altre cose”, con punteggio 23,24 Sulmonacinema Aps ha ottenuto anch’essa 25.000 euro, per il Sulmonacinema film festival.
Infine l’Ente musicale società aquilana dei Concerti B.Barattelli con punteggio 23, ha ottenuto 17.945 euro per la tradizione stagione concertistica.
Poi più nulla, i cancelli si sono chiusi, esaurito il budget da 303.871 euro stanziato dalla determina dirigenziale del 30 dicembre dell’assessorato al Sociale e alla Cultura, e ha confermato come budget disponibile i 303.871,20 euro già “stimati” in una determinazione dirigenziale di fine luglio.
Tra l’elenco dei 66 esclusi, “per mancanza di fondi”, così la recita la scritta in testa all’elenco, troviamo la Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli di Teramo e i Solisti aquilani, per le loro oramai affermate stagioni concertistiche, il Comune di Torricella Peligna, si suppone per il Jhon Fante festival, il Mastrogiurato di Lanciano, il Comune di Tagliacozzo per il Festival Internazionale di Mezza Estate, la Rassegna musica e letteratura dell’associazione musicale Athena dell’Aquila, la notte dei Faugni di Atri, il Flic, festival Lanciano in contemporanea, i Concerti delle Abbazie della Associazione culturale Luzmek di Teramo. Solo per citarne alcuni. Qui di seguito si può leggere l’elenco completo.
Interessante andare a vedere il punteggio di dettaglio attribuito al Jazz italiano per le terre del sisma.
Ci sono 5 punti su 6 punti per “rilevanza o popolarità a livello culturale, storico o istituzionale”
Meno punti, per fare qualche esempio, del Loris galà della moda di Alba adriatica, degli eventi anch’essi dedicati al jazz del New Sounds & Beyond, o del Murap festival di Pescara, anch’essi comunque esclusi dal finanziamento.
Attribuiti invece 6 punti, il massimo, per “la risonanza nei mezzi di comunicazione”, 2 punti su 3 punti per “le personalità di rilievo nazionale o internazionale” coinvolte, 3 punti su 5 punti per “la periodicità degli eventi proposti” e infine 5 punti, il massimo, per il cofinanziamento del proponente con risorse proprie”, tenuto conto che il costo del festival è stato di 135.000 euro.
Alla fine dei conti, insomma, il punteggio per Jazz italiano per le terre del sisma è stato di 21, al 12simo posto tra gli esclusi, al 26esimo dell’intera classifica.
Durissimi attacchi per l’esclusione sono arrivati del Partito democratico dell’Aquila, che mette in discussione i criteri di scelta e punta il dito in primis contro Santangelo, ricordando che con altre procedure e poste di bilancio sono state finanziate invece “l’associazione L’Aquila Young per gli ‘eventi 2024’, l’associazione Cantiere cultura per il ‘Gran Sasso Book Fest’ e L’Aquila che rinasce per l’iniziativa ‘Sulle tracce del Drago’”, tutti eventi fortemente voluti dal presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, oltre che assessore regionale Santangelo.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Forza Italia dell’Aquila, che ha il dente avvelenato contro Santangelo perché non vuole mollare la poltrona (non retribuita, va precisato) di presidente del consiglio comunale e non si iscrive al gruppo consiliare di Fi dell’Aquila, restando unico esponente della civica L’Aquila futura, parlando “di una chiara scelta politica, visti anche gli altri eventi finanziati in maniera così detta a pioggia, mostrando assenza, da parte di chi dirige l’assessorato alla cultura, di una mancanza di visione di grande respiro e privilegiando un sistema di contribuzione frazionato molto più in linea con le politiche di sinistra rispetto ai valori liberali che ispirano il centrodestra”.
Il malessere, insomma, anche in parte del centrodestra si estende alle modalità complessive di erogazione dei fondi alla cultura ed eventi in uso in Regione Abruzzo.
E il pensiero non può andare alla famigerata “legge mancia”, l’ultima a novembre da 14,4 milioni di euro con 1.749 destinatari decisi a discrezione dai soli consiglieri e assessori del centrodestra, tra cui tanti piccoli eventi ludici e culturali. Oppure ad eventi senz’altro di ben diverso spessore e peso che possono godere di leggi ad hoc, ritenuti, a buon diritto strategici e identitari dalla maggioranza in regione. Tra questi i beneficiari dei fondi stanziati nell’ultimo Milleproroghe: 200.000 euro per la Notte dei Serpenti, il concerto di musica popolare abruzzese di Pescara ideato dal maestro Enrico Melozzi, che l’anno scorso è costato oltre un milione di euro, 500.000 euro per il festival Dannunziano, 100.000 euro per il Festival dei popoli europei, 150.000 euro per la “valorizzazione e riqualificazione dei tratturi”. Fondi che saranno gestiti dalla fondazione “Consiglio regionale Eventi” , il Crea, ente privatistico ma controllato e finanziato dal pubblico creato in seno all’Ufficio di presidenza alla fine del 2023.
Fondazione oggetto di attacchi in primis del consigliere regionale del Pd e presidente commissione Vigilanza, Sandro Mariani, perché considerato un “giocattolo” di fatto in mano appunto di Santangelo e del presidente del consiglio Lorenzo Sospiri, anche lui di Forza Italia. Presidente del Crea è infatti Bruno De Felice, fedelissimo di Sospiri, nominato anche dirigente capo di Gabinetto del Consiglio regionale, componente del cda è poi il capo segreteria di Santangelo, Stefano Cappetti. Terza componente è Incoronata D’Amico, su indicazione del consigliere segretario dell’ufficio di presidenza Luca De Renzis, di Fdi, ma solo dopo dure polemiche. Nessun rappresentante invece per le opposizioni.
Come pure sotto accusa è il bando Eventi, che ha avuto invece un budget di 600.000 euro con contributi diretti, e anche in questo caso il Jazz per le terre del sisma è stato escluso dalla graduatoria, a differenza invece del Gran Galà della Moda di Alba Adriatica, degli eventi Cori in festa, Valfino al canto 2024, e di numerose sagre di paese e dei citati eventi aquilani Gran Sasso Book Fest e Sulle tracce del Drago.
Interpellato infine sull’esclusione del Jazz dalle terre del sisma, ecco quanto dichiarato dall0 stesso Marsilio: “È improprio chiedere alla politica di giudicare l’attribuzione di punteggi, che viene fatta da apposite commissioni, sarebbe inopportuno ed illegale. La commissione ha fatto le sue valutazioni, che possono non piacere, ma registro il fatto che questo bando sui grandi eventi viene fatto tutti gli anni e premia le manifestazioni che hanno una lunga storia alle spalle. Ciò che conta molto per i punteggi è proprio la storicità dell’evento, per questo potrebbe incidere su una manifestazione che si sta facendo strada con merito. A livello personale posso dire che la manifestazione si è conquistata di diritto un profilo nazionale di tutto rispetto”.
Di tutto rispetto, ma niente soldi dalla Regione Abruzzo.
Il consigliere regionale Luciano D’Amico, candidato presidente del campo largo del centrosinistra a marzo 2024, nemico giurato dei fondi a pioggia, chiede che vengano messe dunque risorse per far scorrere la graduatoria del bando Grandi eventi, e tuona: “guardando i 14 enti che hanno esaurito la graduatoria del bando Grandi eventi 2024 troviamo manifestazioni di grande prestigio, ma al bando è stato assegnato un finanziamento complessivo di soli 303.871,20 euro, a cui si aggiungono 600.000 per il bando Eventi, e così per un totale di 903.871,20 euro, mentre alla sola legge Mancia, grazie alla quale sono anche finanziate le sagre di paese, sono stati destinati ben 14,4 milioni. È questo il meccanismo perverso che produce il risultato di finanziare le sagre di paese, a discapito di enti e manifestazioni quali quella del Jazz all’Aquila”.
EVENTI FINANZIATI
EVENTI ESCLUSI
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