Vsf: Veneto può essere eccellenza Space Economy italiana, potenziale da 4,5 mld

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Conto e carta

difficile da pignorare

 

Tempo di lettura: 3 minuti

(Adnkronos) – Il Veneto può ambire a essere tra le punte di diamante della Space Economy italiana, con un potenziale economico stimato in 4,5 miliardi di euro entro il 2040 (e la creazione di 2.400 nuovi posti di lavoro compreso il mercato indotto). Grazie alla combinazione di eccellenze accademiche, industriali e manifatturiere, la regione potrebbe trasformarsi in un hub internazionale per l’industria spaziale, seguendo l’esempio di aree come la Space Coast della Florida. E’ quanto sostiene una analisi di Venice Sustainability Foundation (VSF) e Boston Consulting Group (BCG) che osserva lo sviluppo del mercato spaziale globale, passato dal 2020 al 2023 da un valore di 416 miliardi di dollari a 508 miliardi, con previsioni di crescita fino a 1.000 miliardi entro il 2040.  È proprio in Veneto, che lo studio “Dalla Luna alla Laguna – Esplorando il Futuro della Space Industry in Veneto” intravvede margini per lo sviluppo di uno Space Hub in una delle regioni più innovative del Paese, nonché la terza per PIL e con un potenziale di crescita per la Space Economy ancora in gran parte inespresso: nel 2022 il comparto aerospazio e difesa ha infatti generato in Veneto 1,1 miliardi, equivalente allo 0,6% del PIL. L’Italia è già leader in Europa nella ricerca e produzione spaziale, con aziende come Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Avio che guidano il settore. Lazio, Piemonte e Lombardia dominano attualmente la scena, ma il Veneto è in rapida ascesa grazie alla sua tradizione nell’ingegneria di precisione e al contributo di aziende come Zoppas Industries, Forgital e Officina Stellare. Le università di Padova, Venezia e Verona giocano poi un ruolo fondamentale nello sviluppo delle competenze aerospaziali, offrendo programmi di ricerca avanzati e collaborando con aziende locali. Questo connubio tra formazione accademica e industria è cruciale per attrarre talenti e sostenere l’innovazione tecnologica. Attraverso alcune strategie chiave, come il rafforzamento della collaborazione tra pubblico e privato, l’attrazione di investimenti governativi e industriali e la creazione di sinergie tra università e industria, il Veneto potrebbe portare su scala la catena del valore, passando dall’attuale fornitura di componenti specializzati alla produzione di interi sistemi spaziali, come satelliti e strumenti di comunicazione avanzati. Dallo studio emergono alcune considerazioni di carattere strategico. Fra queste le tre principali direttrici di sviluppo per il futuro della Space Economy in Veneto: l’espansione delle attività esistenti, che potrebbe rappresentare un approccio organico e immediato, mirato a migliorare e ampliare le attuali capacità produttive; il passaggio a segmenti di mercato più complessi e redditizi, che permetterebbe alle aziende locali di salire nella catena del valore, concentrandosi sulla progettazione e realizzazione di sistemi completi, come satelliti e infrastrutture spaziali avanzate; infine, una trasformazione più radicale potrebbe partire dalla ristrutturazione della filiera regionale, includendo nuovi settori come i servizi di lancio e la produzione di interi satelliti, aprendo le porte a collaborazioni strategiche con attori globali e attrarre investimenti esterni. Queste azioni permetterebbero al Veneto di consolidare il suo ruolo nella Space Economy, rafforzando il tessuto industriale e promuovendo l’innovazione tecnologica. Inoltre, sfruttando la posizione strategica nei settori agroalimentare e manifatturiero, il Veneto potrebbe anche posizionarsi come fornitore chiave di tecnologie spaziali avanzate per il settore agricolo e per la sostenibilità ambientale. Per competere con i grandi centri globali , si sottolinea, il Veneto può ispirarsi a modelli di successo come la Space Coast della Florida e il Cluster Spaziale a Tolosa. Gli elementi comuni di questi ecosistemi includono la presenza di OEM (Original Equipment Manufacturer) che producono sistemi completi, il supporto governativo per la ricerca e l’innovazione e la capacità di integrare università, istituzioni pubbliche e imprese private in progetti congiunti. Venezia e il Veneto potrebbero così trasformarsi in un simbolo non solo di storia e cultura, ma anche di innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile. “Questo rapporto evidenzia il grande potenziale del territorio: un ecosistema industriale e di ricerca d’eccellenza con competenze tecnologiche avanzate e una capacità imprenditoriale unica. Con questo studio vogliamo contribuire a generare un momento per trasformare questo potenziale in realtà, creando un cluster spaziale coeso, rafforzando la collaborazione tra università e imprese per attrarre investimenti strategici. La space economy non è solo una frontiera tecnologica, bensì un’opportunità concreta di crescita economica e occupazionale», ha affermato il presidente VSF, Renato Brunetta. “L’industria spaziale è in una fase di profondo rinnovamento ed espansione, a livello mondiale ed europeo. Chi saprà muoversi proattivamente e con ambizione, avrà l’occasione di guidare la nuova corsa allo spazio” afferma Andrea De Blasi, Managing Director e Partner di BCG, coautore dello studio. “Il Veneto, con il suo patrimonio manifatturiero, le sue eccellenze accademiche e la spinta verso l’innovazione, è ben posizionato per diventare uno dei protagonisti della Space Economy. È cruciale, però, puntare su politiche mirate, investimenti in infrastrutture e ricerca, nonché una forte internazionalizzazione del settore, così da consolidare il ruolo della regione in questo settore strategico”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese