Il dibattito politico a Velletri si accende nuovamente attorno a temi ambientali e urbanistici, con un comunicato di forte impatto diffuso da “La Spinosa per l’Ambiente”. Il documento critica aspramente le proposte avanzate dal Polo Moderato Velletri in un convegno tenutosi a fine gennaio nella Sala Tersicore, evidenziando come alcune di esse sembrino “riproporre vecchie questioni già ampiamente discusse e risolte dalle normative vigenti”.
In particolare, il comunicato attacca il tentativo di rivedere i confini del Parco Regionale dei Castelli Romani, stabiliti con le leggi regionali del 1984 e successivamente adottati con una delibera del 1998. Secondo “La Spinosa”, l’inclusione delle aree boscate del Monte Artemisio è una misura di tutela ambientale consolidata, e ogni tentativo di modificarla equivarrebbe a un ritorno al passato, senza alcuna reale giustificazione.
Al centro delle critiche vi è anche l’ipotesi di riaprire i termini della sanatoria edilizia del 2003, una proposta che, secondo il comunicato, risulterebbe particolarmente dannosa per una città come Velletri, già gravata dalla presenza di circa 200 nuclei abusivi e oltre 50 edifici destinati all’abbattimento ma ancora in piedi. La denuncia è chiara: “riaprire la sanatoria significherebbe alimentare ulteriormente il problema piuttosto che risolverlo”.
Infine, “La Spinosa per l’Ambiente” si scaglia contro la richiesta di un nuovo svincolo per la Bretella Cisterna-Valmontone. Secondo gli ambientalisti, il progetto ha già un impatto significativo sul territorio, e chiedere ulteriore asfalto per un nuovo svincolo rappresenterebbe un paradosso in termini di tutela ambientale.
Il comunicato, che riportiamo integralmente di seguito, non manca di toni provocatori e sarcastici, paragonando certe idee a un vero e proprio ritorno al Giurassico, dove le logiche ambientali e urbanistiche erano ben lontane dalle esigenze attuali. Una presa di posizione netta che non mancherà di suscitare reazioni nel dibattito pubblico cittadino.
Bentornati a Jurassic Park. Ovvero: bracconieri ed abusivi unitevi!
«Nonostante siamo entrati nel terzo millennio, alcuni personaggi sono ancorati ad ere geologiche antichissime. Non ci riferiamo all’assessore ai lavori pubblici che ha ignorato fatti accaduti 600.000 anni fa (Vulcano Laziale) ma ad altri politici locali che hanno nostalgia del tempo che fu. Ci riferiamo ad un convegno fatto a fine gennaio nella Sala Tersicore dal cosiddetto Polo Moderato Velletri. Scriviamo cosiddetto perché le tesi portate avanti nel convegno ci sembrano tutt’altro che “moderate”. Proposte, alcune delle quali, girano da trent’anni, altre più “fresche” solo da 22.
Un misto tra propaganda elettorale h24 e promesse impossibili un tanto al kilogrammo, della serie facciamo fessi cacciatori e costruttori che così continuano a votarci.
E dunque riciccia il limite del Parco Regionale dei Castelli Romani sulla cresta dell’Artemisio. Rammentiamo ai tifosi del passato remoto che: “con la Legge Regionale n. 2 del 13 gennaio 1984 allo scopo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei Comuni che occupano l’antico Vulcano Laziale, per contribuire al riequilibrio territoriale e allo sviluppo socio-economico delle popolazioni interessate”. Ricordiamo inoltre che “i confini (sono stati) istituiti con Legge Regionale n. 64 del 1984 e quelli adottati con delibera del Commissario ad acta Regionale, Arch. Paolo Ravaldini, del 31 marzo 1998”.
Quest’ultima delibera, accogliendo in parte le richieste degli ambientalisti, comprende, come è normale e naturale, tutte le aree boscate del Monte Artemisio.
La seconda risibile idea è la riapertura dei termini della sanatoria del 2003. Un intervento urbanistico errato 22 anni fa, vorrebbe essere resuscitato a Velletri. Proprio qui dove abbiamo circa 200 nuclei abusivi, case “fantasma” e più di 50 edifici che dovevano essere abbattuti ed ancora sono in piedi. … ma era una necessità …
Ciliegina sulla torta la superstrada Bretella Cisterna-Valmontone che avendo un “impatto significativo sul territorio”, non se ne chiede l’annullamento per difendere l’ambiente ma ulteriore asfalto per uno svincolo a Velletri. Insomma la cura sarebbe un aggravarsi della stessa malattia. Ma chissà, forse nel Giurassico si usava così…».
La Spinosa per l’Ambiente
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link