Tumori infantili, guarigioni all’80%: a Perugia si parla di nuove strategie di cura

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“Oggi è San Valentino, festa dell’amore, che precede la giornata mondiale contro il cancro infantile, non poteva esserci giorno migliore per celebrare l’amore per la vita”. Con queste parole Franco Chianelli, presidente del Comitato per la vita “Daniele Chianelli” ha introdotto il 14 febbraio il convegno “Tumori pediatrici, una presa in carico globale tra obiettivi raggiunti e nuovi traguardi”, tenuto alla Sala della Bomboniera del Residence “Daniele Chianelli” e organizzato in collaborazione con la Struttura complessa di Oncoematologia pediatrica diretta dal dottor Maurizio Caniglia.




Diagnosi e terapie personalizzate, cronicità e cure palliative, ma anche la presa in carico globale da parte dei 15 professionisti dell’Equipe multidisciplinare del Comitato Chianelli, così come le ultimissime novità terapeutiche introdotte sono alcuni dei temi affrontati al convegno, la cui partecipazione permesso di ottenere crediti formativi Ecm. “Oggi – ha detto Francesco Arcioni, medico dell’Oncoematologia pediatrica abbiamo presentato risultati e strategie terapeutiche che soltanto cinque anni fa erano inimmaginabili. L’obiettivo è guardare oltre e sempre con maggiore efficacia contrastare le malattie che rimangono ancora inguaribili”.“Quello che viene presentato oggi – ha detto Daniela Donetti, direttrice regionale Sanità e Welfare – è un modello interessante, emozionante e innovativo. Costruire un sistema, con al centro il Comitato Chianelli, che permette alle persone di vivere nella normalità è parte integrante della cura, in una catena che comprende anche la ricerca e l’innovazione terapeutica”. “Saremo sempre al vostro fianco”, ha assicurato la presidente dell’assemblea legislativa Sarah Bistocchi. Le guarigioni dei bambini e degli adolescenti malati di leucemie e linfomi, che sono ancora i tumori più frequenti in campo pediatrico, come hanno spiegato le dottoresse Elena Mastrodicasa e Ilaria Capolsini, ematologhe della struttura complessa di Oncoematologia pediatrica – nella prima sessione del convegno coordinata da Guido Pennoni, direttore dipartimento materno Infantile Usl Umbria 1 e Federica Celi, direttrice Dipartimento materno infantile azienda ospedaliera Santa Maria di Terni – si attestano intorno all’80 per cento, così come le terapie e le possibilità di guarigione nei tumori solidi nei bambini e negli adolescenti, illustrate dalla dottoressa Katia Perruccio, grazie ad un approccio multidisciplinare, crescono ogni anno di più. Di cure palliative, cronicità e le prospettive di presa in carico globale, sia in campo oncoematologico e pediatrico in generale, hanno parlato i dottori Carla Cerri e Daniele Mezzetti nella seconda Sessione guidata da Stefania Troiani, direttrice dell’Unità di Terapia Intensiva neonatale Azienda ospedaliera di Perugia e Guido Camanni, responsabile di Unità complessa Istituto Serafico di AssisiAll’incontro, hanno partecipato, tra gli altri, la nuova dirigente della Sanità, Daniela Donetti, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi. Ampio spazio anche all’equipe multidisciplinare, interamente sostenuta dal Comitato “Daniele Chianelli”, composta da esperti in psicoterapia, assistenza sociale, educazione professionale, nutrizione, neuropsicomotricità, neuropsicologia, arteterapia, musicoterapia, ortoterapia e teatroterapia, prende parte al convegno sulla cura in oncoematologia pediatrica. La sessione a loro dedicata, diretta da Antonella Monaldi coordinatrice infermieristica dell’Oncoematologia pediatrica, ha messo al centro la potenza della relazione terapeutica, fondamentale nel percorso di cura del bambino e della sua famiglia. Attraverso una serie di interventi mirati, la squadra ha esplorato come la presenza di un’equipe multidisciplinare, unita in un progetto condiviso, possa migliorare significativamente la qualità della cura, rispettando la persona nella sua interezza. La relazione tra il sistema di cura e la natura del paziente, l’utilizzo di strumenti terapeutici come il disegno o la musica, e l’importanza del supporto riabilitativo sono stati al centro della discussione. Un messaggio di umanità e competenza, che sottolinea quanto ogni intervento, in ogni sua forma, sia al servizio di una cura della persona nella sua interezza.L’ultima sessione del convegno, coordinata dalla professoressa Maria Paola Martelli, direttrice S.C. Ematologia con Tmo dal dottor Paolo Prontera, responsabile del Centro di genetica medica malattie rare ha affontato, con il professor Antonio Pierini, responsabile programma trapianti, dottoressa Maria Speranza Massei e il dottor Francesco Arcioni il tema delle terapie più innovative come le Car-T, il trapianto di midollo osseo e le terapie geniche. “Una giornata meravigliosa – ha concluso Franco Chianelli, impreziosita dalla presenza della dottoressa Donetti, che ci incoraggia a proseguire il nostro impegno in favore dei bambini e dei ragazzi malati”.

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