Palermo, Spaccio allo Sperone: Carabinieri Arrestano Due Uomini, Cocaina in cucina
I Carabinieri delle Stazioni di Palermo Brancaccio e Acqua dei Corsari hanno arrestato due uomini, di 35 e 55 anni, entrambi residenti nel quartiere Sperone di Palermo, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita da un servizio di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di droga, un fenomeno purtroppo radicato in alcune zone del capoluogo siciliano. L’arresto è avvenuto dopo che i militari hanno notato un andirivieni sospetto di giovani da un condominio dello Sperone, un quartiere popolare spesso al centro di cronache legate alla criminalità. L’intuizione dei Carabinieri si è rivelata corretta: all’interno di un appartamento, è stata scoperta una piccola centrale di spaccio, con cocaina già pronta per essere venduta. L’operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga a Palermo, con particolare attenzione ai quartieri più a rischio.
L’Andirivieni Sospetto: l’Intuizione dei Carabinieri
L’operazione è nata da un’attenta osservazione del territorio da parte dei Carabinieri, impegnati in un servizio di pattuglia nel quartiere Sperone. I militari hanno notato un insolito viavai di giovani, ragazzi e ragazze, che entravano e uscivano da un condominio dopo pochi minuti. Questo movimento ha insospettito i Carabinieri, che hanno ipotizzato la presenza di un’attività di spaccio all’interno dello stabile. L’esperienza e la conoscenza del territorio hanno permesso ai militari di cogliere un segnale apparentemente insignificante, ma che si è rivelato decisivo per l’esito dell’operazione. L’andirivieni di persone, soprattutto giovani, in un condominio in orari insoliti è spesso un indicatore di attività illecite, come lo spaccio di droga. I Carabinieri hanno quindi deciso di approfondire i controlli, per verificare la fondatezza dei loro sospetti.
L’Escamotage e la Perquisizione: la Scoperta della Droga
Per entrare nell’edificio senza destare sospetti ed evitare di allertare eventuali spacciatori, i Carabinieri hanno utilizzato un escamotage, di cui non vengono forniti dettagli nel comunicato stampa, per ragioni di riservatezza investigativa. Una volta all’interno, i militari si sono diretti al quarto piano, dove, nell’appartamento nella disponibilità dei due uomini poi arrestati, hanno effettuato una perquisizione. La perquisizione ha dato esito positivo: sopra il tavolo della cucina, i Carabinieri hanno rinvenuto 35 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi e pronta per essere venduta al dettaglio. Oltre alla droga, sono stati sequestrati materiale vario per il confezionamento delle dosi (probabilmente bilancini di precisione, bustine di plastica, ecc.) e la somma di 1900 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il ritrovamento della droga e del denaro in cucina, un luogo di facile accesso e di uso comune, suggerisce che l’attività di spaccio fosse ben avviata e che i due uomini non si preoccupassero eccessivamente di nascondere le prove del loro reato.
Sequestro, Analisi e Convalida dell’Arresto: la Droga al Laboratorio
La cocaina sequestrata, insieme al materiale per il confezionamento e al denaro, è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri. La droga è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, per le analisi qualitative e quantitative. Queste analisi sono fondamentali per determinare la purezza della sostanza e il suo principio attivo, informazioni che influiscono sulla gravità del reato contestato. I due uomini, di 35 e 55 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti in caserma. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Palermo, a seguito dell’udienza di convalida, ha convalidato l’arresto di entrambi e ha disposto per loro la misura cautelare della custodia in carcere. Questa decisione indica che il GIP ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga o di reiterazione del reato.
È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza
Frase chiave: Spaccio Sperone Palermo arresti
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