San Valentino e frodi romantiche, ricerca Ing: una persona su due finisce nel mirino dei truffatori. A cosa stare attenti

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I dati di uno studio di Ing, digital bank, e YouGov Italia. Nel primo semestre del 2024 la Polizia postale ha indagato su 293 casi di «love scam»

San Valentino, ovvero l’amore ma ai tempi delle truffe online. Conosciute come «love fraud» o «romance scam», sono un rischio sempre più presente in una società iperconnessa e in cui sempre più persone cercano sul web l’anima gemella. Funziona così: il truffatore si finge l’amore perfetto, conquista la fiducia della vittima e poi arriva la richiesta di soldi, regali o informazioni bancarie. Ovviamente, la love story si rivela una farsa e il denaro svanisce nel nulla. E no, non ci sarà mai un primo appuntamento. Ecco perché bisogna diffidare di chi ti dichiara amore eterno dopo pochi messaggi, stare attenti a profili troppo perfetti. E se arriva la richiesta di una videochiamata, è un grosso campanello d’allarme. Secondo una ricerca condotta da Ing, la banca pioniera nel digital banking, in collaborazione con YouGov Italia, un italiano su due ha avuto almeno un’esperienza di contatto da una persona sconosciuta che cercava di instaurare un rapporto affettivo online a scopo finanziario. Ecco la distinzione di chi è colpito per fasce di età: tra 18 e 34 anni: il 51%. Tra 35-44 anni: 47%. Nella fascia 45-54 anni: 49%. Over 55, il 50%. In generale, i maschi al 54%, le femmine 45%. 

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Un fenomeno in aumento

Le donne sono le più consapevoli del fenomeno rispetto agli uomini, infatti ne hanno sentito parlare più spesso (65% contro 47%) e inoltre il 75% degli italiani ha sentito parlare di persone truffate da qualcuno che si fingeva una celebrità. Questo genere di truffe sono in aumento. Stando ai dati dell’ultimo Rapporto Clusit relativo al primo semestre 2024, la Polizia Postale italiana ha indagato su 293 casi di romance scam, deferendo all’Autorità giudiziaria 101 persone (pari a un aumento dell’46,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023 quando i casi trattati erano stati 200).
Sempre secondo la ricerca di Ing e YouGov Italia, i segnali d’allarme più riconosciuti sono la richiesta di soldi per emergenze improvvise (80%), storie drammatiche (64%), l’evitare videochiamate e perfino incontri dal vivo (63%). Su quest’ultimo aspetto, il 70% dei giovani tra i 18 e i 34 anni sono più attenti. Dalla ricerca emerge inoltre che il 65% degli italiani rifiuterebbe subito una richiesta di denaro da parte di un contatto online, con una maggiore diffidenza tra gli over 55 (70%) e le donne (71%).
I social media sono considerati il canale principale per queste attività illecite (71%), seguiti dalle app e siti di incontri (rispettivamente 54% e 37%) email e messaggi diretti (27%).




















































Strategie d’attacco

Il romance scam è solo una delle strategie di attacco dell’ingegneria sociale utilizzata dai truffatori informatici che sfruttano le emozioni, le caratteristiche e i comportamenti fondamentali delle persone per raggiungere i propri scopi che hanno sempre una ricaduta finanziaria.
I truffatori possono assumere qualsiasi ruolo e fingere di essere una persona fidata o vicina alla vittima (amico, parente, collega, datore di lavoro e così via) oppure un’istituzione rispettabile (banca, autorità pubblica, azienda e così via). Secondo la ricerca ING-YouGov Italia, un italiano su tre (34%) ha ricevuto chiamate/messaggi da qualcuno che si presentava come dipendente della propria banca o di un ente ufficiale.
E’ quindi importante sviluppare una cultura della verifica. Le aziende hanno un ruolo chiave nella prevenzione grazie a soluzioni digitali innovative e semplici in grado di proteggere gli utenti. Secondo il sondaggio di ING-YouGov Italia, per un italiano su tre anche le aziende private devono fare la loro parte (per esempio banche per le frodi finanziarie e società Fintech). È il caso della feature in app “È davvero ING?” che con un click consente ai clienti della banca di contrastare lo spoofing telefonico, verificando immediatamente se chi chiama a nome di ING sia effettivamente un dipendente della banca digitale.


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14 febbraio 2025 ( modifica il 14 febbraio 2025 | 15:33)

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