11.11 – sabato 15 febbraio 2025
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il presidente Fugatti e l’assessore Tonina hanno partecipato stamani alla conferenza presso l’ospedale Santa Chiara. Porte aperte in cardiologia, il convegno.
Porte aperte in cardiologia è un progetto di prevenzione cardiovascolare giunto alla tredicesima edizione. Oggi al convegno promosso da Anmco – Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri e Fondazione per il tuo cuore, in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e le Associazioni Almac e Cerotto sul cuore, hanno partecipato anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e l’assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina. Fra i presenti anche Stefania Segnana, consigliere ed ex assessore provinciale, a moderare il direttore dell’U.o. di cardiologia Roberto Bonmassari.
“Ridurre il numero di eventi cardiovascolari è una sfida collettiva che riguarda tutti noi” – ha commentato il presidente Fugatti –, in questo è fondamentale la prevenzione, accanto a una presa in carico attenta e tempestiva del paziente, ambiti su cui in Trentino si lavora con impegno e con un approccio innovativo. Ecco, sotto questo profilo, il Polo ospedaliero e universitario, per il quale nei giorni scorsi è stata aggiudicata la progettazione, sarà fondamentale per il nostro sistema sanitario: in quest’opera infatti si potranno unire formazione, tecnologia, ricerca e prevenzione. Sarà un polo ospedaliero strettamente collegato al corso di laurea in Medicina, un punto di riferimento per l’innovazione sanitaria in Trentino”, ha concluso il presidente Fugatti.
“Oggi partecipiamo a un appuntamento scientifico importante, promosso dai nostri cardiologi e aperto alla cittadinanza, per diffondere consapevolezza sui rischi cardiovascolari e sull’importanza della prevenzione. – ha commentato l’assessore Tonina – Prevenzione è la parola chiave che abbiamo voluto nella strategia provinciale, accanto alle sfide dell’invecchiamento e della denatalità. Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte in Europa, ma i progressi terapeutici e le strategie preventive hanno ridotto significativamente la mortalità. Per questo è essenziale agire su più fronti: promuovere stili di vita sani, sensibilizzare sui fattori di rischio e garantire un accesso equo alle cure.
La campagna delle ‘5 A’, ovvero Alimentazione, Attività fisica, Attenzione ai fattori di rischio, Assunzione della terapia e Attivarsi nel modo giusto, che abbiamo messo in campo con Azienda sanitaria e che vede quali testimonial Nadia Battocletti, Francesco Moser e Franco Nones, è un esempio concreto di come ognuno possa contribuire alla propria salute cardiovascolare”, ha concluso l’assessore Tonina, ringraziando infine medici, infermieri e operatori sanitari per il lavoro straordinario che portano avanti ogni giorno.
Durante il convegno medici ed esperti si sono confrontati sulle strategie più efficaci per la prevenzione delle malattie cardiovascolari che rappresentano tuttora la principale causa di morte nei paesi industrializzati, anche se i dati degli ultimi decenni hanno mostrato un calo costante grazie ai progressi terapeutici e, soprattutto, alle misure di prevenzione. In base agli studi più recenti, proprio la prevenzione ha avuto un impatto determinante, contribuendo per oltre il 60% alla riduzione della mortalità cardiovascolare.
Nel corso dei lavori si è spaziato dall’impegno alla prevenzione, alle attività ambulatoriale, quindi si è approfondito il forte impegno dell’ambito ospedaliero, e in particolare delle sale operatorie, sia chirurgiche che interventistiche. Fra i temi affrontati, accanto alla prevenzione indispensabile anche nei soggetti sani, si è parlato della morte improvvisa nell’infarto miocardico acuto e nelle cardiopatie croniche, di scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, nonché delle patologie dell’aorta. Un focus particolare è stato dedicato al ruolo dell’organizzazione sanitaria, del medico di medicina generale, del cardiologo riabilitatore, dell’infermiere e delle associazioni impegnate nella lotta alle malattie cardiovascolari, nonché alla telemeticina.
Infine sono stati descritti gli ambiti ospedalieri con i notevoli progressi della cardiologia interventistica, ma anche della chirurgia vascolare e cardiochirurgia. Procedure sempre più avveniristiche, con soluzioni meno impattanti e gravose per il paziente, permettono di curare pazienti e malattie un tempo considerate non curabili. Fra i numeri presentati, si è evidenziato come anche nel 2024 le attività hanno continuato a crescere, con un numero di angioplastiche coronariche a Trento superiore a 1000 e oltre 100 impianti di valvola aortica transcatetere.
Tanti i medici che si sono alternati negli interventi: il dott. Stefano Bonvini (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), la dott.ssa Lucia Cainelli (Cardiologia Trento), la dott.ssa Susanna Cozzio (Medicina Rovereto), il dott. Maurizio Del Greco (Cardiologia Rovereto), il dott. Marcello Disertori (presidente onorario A.I.Ma.C, Cardiologia Trento), la dott.ssa Carla Franceschini (Direzione medica Santa Chiara), il dott. Antonio Madaffari (Cardiologia Rovereto), il dott. Alberto Maino (Medicina Trento), il dott. Massimiliano Marini (Cardiologia Trento), il dott. Alessandro Motta (Cardiochirurgia Trento), l’infermiera Paola Quaglia (Cardiologia Trento), la dott.ssa Silvia Quintarelli (Cardiologia Trento), il dott. Daniele Penzo (Rianimazione 2 Trento), la dott.ssa Valentina Wassermann (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), il dott. Cristian Scarpari (Cardiochirurgia Trento), la dott.ssa Ngoc Vo Hong (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), il dott. Massimiliano Maines (Cardiologia Rovereto).
In conclusione il direttore dell’U.o. di cardiologia Roberto Bonmassariha descritto la campagna di prevenzione cardiovascolare promossa in Trentino, che punta a trasmettere a tutta la popolazione un messaggio semplice e facilmente comprensibile. Si tratta della 5 A, un metodo chiaro ed efficace basato su cinque azioni fondamentali per ridurre il rischio cardiovascolare: Alimentazione: seguire una dieta mediterranea ricca di verdure, frutta, pesce e grassi sani. Attività fisica: praticare almeno 2-3 ore di esercizio aerobico a settimana e integrare con esercizi di resistenza. Attenzione ai fattori di rischio: monitorare pressione, colesterolo e glicemia, e abolire il fumo. Assunzione della terapia: seguire correttamente le terapie prescritte in caso di necessità. Attivarsi nel modo giusto: riconoscere i segnali d’allarme, come il dolore al petto, e chiamare il 112 in caso di emergenza.
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