nel 2024 censiti dall’Esercito 470 nuovi siti di sversamento

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Sequestrate nove aziende e dodici veicoli, denunciate 20 persone ed emesse sanzioni amministrative per oltre 250mila euro.

Roma – La polemica tra l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa e quello attuale, Gilberto Picchetto Fratin sulle misure in atto per bonificare la Terra dei Fuochi, emergono nuove cifre. Sequestrate nove aziende e dodici veicoli usati per lo sversamento illegale di rifiuti, denunciate venti persone ed emesse sanzioni amministrative per oltre 250mila euro. Sono questi i numeri raggiunti, nelle ultime tre settimane, dall’Esercito impiegato nell’operazione Terra dei Fuochi, nelle province di Napoli e Caserta. Questi risultati sono stati ottenuti anche grazie all’attività di raccolta di informazioni mediante l’analisi di fotografie e filmati aerei provenienti dai droni (Raven e Strix).

“L‘Esercito Italiano, in virtù della legge di conversione del 6 febbraio 2014 n. 6 – viene ricordato -, conduce
ininterrottamente in Campania l’operazione “Terra dei Fuochi”, in concorso alle forze dell’ordine. I militari del raggruppamento Campania, su base 21esimo Reggimento genio guastatori, si dedicano ogni giorno al contrasto dei crimini ambientali, con particolare attenzione agli sversamenti illeciti di rifiuti e ai roghi tossici”.
Inoltre, grazie agli strumenti tecnologicamente avanzati dell’Esercito impiegati dal Raggruppamento Campania, come il sistema di comando e controllo Imperio, è stato possibile realizzare una mappatura dettagliata e costantemente aggiornata di tutti gli illeciti commessi nell’area interessata.

Solo nel corso del 2024 sono stati censiti 470 nuovi siti di sversamento ed emesse sanzioni amministrative per un totale di 8,3 milioni di euro. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impiego di duecento unità, che hanno realizzato circa 9.500 pattuglie (operative h24), controllando 2.213 veicoli, di cui 259 sequestrati e identificando più di 2.800 persone, 290 delle quali sono state denunciate e cinque arrestate. Ieri le parole di fuoco dell’ex ministro Costa: “Se ho preparato le fondamenta del palazzo, ora si dovrebbe solo partire con l’accordo di programma, con la messa in sicurezza e poi la bonifica dell’area, ma il governo Meloni non l’ha fatto. Anzi, la direzione generale sulle bonifiche è stata cancellata. O negligenza, o sciatteria, o idea precisa di mettere da parte la questione. La storia dice che le cose sono state fatte”, ha detto all’Adnkronos. 

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La sentenza del gennaio 2025 della Corte Europea dei diritti dell’uomo sulla situazione di inquinamento ambientale della cosiddetta Terra dei Fuochi sarà inoltre tra i temi oggetto delle interrogazioni che verranno discusse in Consiglio regionale della Campania nel Question Time che si terrà mercoledì 19 febbraio dalle 11 alle 13. A presentare l’interrogazione, diretta all’assessore all’Ambiente e vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, la consigliera regionale Vittoria Lettieri (De Luca Presidente). La sentenza della Corte Europea “impone alle autorità italiane di agire subito, perché tra due anni verrà verificato l’impatto delle misure adottate. Ora servono azioni concrete”, ha detto il sindaco di Qualiano (Napoli), Raffaele De Leonardis.

Nella Terra dei Fuochi

De Leonardis ha fatto sapere che è stato “convocato con urgenza il Consiglio comunale di Qualiano per giovedì 20 febbraio, seduta durante la quale discuteremo delle azioni che possiamo intraprendere a livello locale per garantire la tutela della salute dei cittadini e del nostro territorio. Questa amministrazione comunale continuerà a difendere il suo territorio e il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano. Non faremo un passo indietro. La battaglia per la salute e per l’ambiente – assicura De Leonardis – va avanti. Chi conosce il nostro operato sa bene che Qualiano non ha mai abbassato la guardia contro i reati ambientali. Lo dimostrano i numerosi interventi comunicati dalla mia amministrazione e le costanti operazioni delle forze dell’ordine, che hanno portato a denunce, sequestri e bonifiche nei casi di sversamenti illeciti e roghi tossici”.

E “lo dimostra – conclude il sindaco – la richiesta di stato di emergenza, presentata nel 2019, per i gravi rischi per la salute dei cittadini a causa dei ripetuti roghi tossici. Sul territorio di Qualiano non insistono né discariche né impianti di trattamento dei rifiuti. Purtroppo, però, questo non ci protegge dal dovere subire, comunque, le conseguenze di discariche e impianti rifiuti che si trovano nei paesi confinanti il nostro”. 



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