In un panorama sempre più orientato alla sostenibilità e all’innovazione biotecnologica, ImmunoVeg si distingue come una delle startup più promettenti, capace di unire innovazione e rispetto per l’ambiente. Spin-off dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e del CNR, questa giovane realtà ha recentemente ottenuto un riconoscimento prestigioso: la selezione per il programma di accelerazione Terra Next, un’iniziativa pensata per supportare le start-up e PMI innovative più all’avanguardia nel campo delle biotecnologie applicate alla sostenibilità.
LA VISIONE
ImmunoVeg è il frutto di una collaborazione tra mondo accademico e ricerca applicata. I suoi fondatori sono Manuela Maria Rigano e Vincenzo D’Amelia del Dipartimento di Agraria della Federico II, Antonio Di Loria del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Simona Maria Monti del’Istituto di Biostrutture e Bioimaging del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e la junior scientist Carmen Laezza. Il team ha sviluppato un sistema innovativo di coltura cellulare da linee vegetali per la produzione di bioingredienti destinati ai settori nutraceutico, cosmetico e novel-food.
Il Sud globale e la partita italiana
Ciò che rende ImmunoVeg davvero rivoluzionaria è il suo metodo produttivo: grazie all’uso di bio-fermentatori e agitatori, la startup è in grado di ottenere bioingredienti senza l’impiego di pesticidi, garantendo così prodotti più sicuri e rispettosi dell’ecosistema. In un’epoca in cui la domanda di soluzioni sostenibili è in costante crescita, questa innovazione rappresenta un passo avanti cruciale per il settore nutraceutico e cosmetico. Inoltre, la produzione basata su colture cellulari permette di superare i limiti della coltivazione tradizionale, eliminando il problema delle variazioni stagionali e migliorando la standardizzazione dei prodotti. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma garantisce anche una qualità costante e affidabile, aprendo nuove possibilità nel settore alimentare e della cosmesi naturale.
IL RICONOSCIMENTO
Con oltre 190 candidature esaminate, solo sette startup sono state selezionate per la terza edizione di Terra Next, e tra queste brilla ImmunoVeg. Il programma, promosso da CDP Venture Capital in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, rappresenta una straordinaria opportunità per le giovani imprese che vogliono lasciare un segno nel settore della bioeconomia.
Federico II, ecco i cani robotici per Agritech: allevamenti e ciechi
Grazie a questo percorso, ImmunoVeg, che ha sede nel Dipartimento di Agraria di Portici, avrà accesso a un significativo investimento iniziale e a un intenso percorso di formazione nel Campus federiciano di San Giovanni a Teduccio, un autentico hub dell’innovazione nel Mezzogiorno. Partecipare a Terra Next non significa, quindi, solo ricevere supporto finanziario, ma anche accedere a una rete di mentorship, formazione avanzata e connessioni strategiche con investitori e aziende leader del settore. Per ImmunoVeg, questo rappresenta un’occasione unica per perfezionare la propria tecnologia, ampliare il mercato di riferimento e stringere collaborazioni industriali di alto livello. «Un traguardo importante che premia il nostro impegno e ci dà la spinta per continuare a innovare con determinazione» hanno dichiarato i fondatori.
SETTORE IN ESPANSIONE
L’ingresso di ImmunoVeg in Terra Next si inserisce in un contesto di forte crescita della bioeconomia in Italia. Secondo i dati presentati durante l’ultimo Demo Day del programma, il settore ha registrato nel 2023 un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 437,5 miliardi di euro e impiegando circa due milioni di persone. Le startup giocano un ruolo chiave in questa trasformazione, con oltre 800 imprese innovative attive nel Paese.
Dati Eurostat Campania, innovazione e talenti: la spinta della crescita
Questa crescita è il risultato di un impegno sempre più marcato verso modelli economici circolari e a basso impatto ambientale. La bioeconomia non è più solo un concetto futuristico, ma una realtà tangibile che offre soluzioni concrete alle sfide globali legate al cambiamento climatico e alla sicurezza alimentare. In questo scenario, startup come ImmunoVeg rappresentano un tassello fondamentale per costruire un futuro più sostenibile. Il percorso di crescita potrebbe anche aprire la strada a nuove sinergie con grandi realtà del settore agroalimentare e farmaceutico. La possibilità di sviluppare bioingredienti su larga scala, senza impattare negativamente sull’ambiente, rappresenta una prospettiva di grande interesse per le multinazionali che cercano soluzioni più etiche e innovative. ImmunoVeg ha appena iniziato, il suo cammino ma il suo impatto in futuro potrebbe essere rivoluzionario.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link